Chi non ha mai tentato, anche solo per provare il brivido della novità, a mettersi in contatto on line con una persona con cui scambiare pensieri, opinioni e magari anche … parole dolci?
Incontri-ExtraConiugali.com, il portale dedicato a chi cerca un’avventura al di fuori del matrimonio o della coppia, sostiene che, dai dati raccolti, oggi l’infedeltà è diventata uno «status symbol», facilitato dalla sicurezza e dalla semplicità di poterlo fare dal pc di casa: basta andare sul sito oppure optare per l’applicazione da scaricare sul telefonino o sul tablet che, grazie a un rilevatore di distanza, consente perfino di identificare l’amante ideale più vicino a voi, facendovi risparmiare tempo e fatica.
I dati raccolti mettono in evidenza che la crescita dei portali di incontri per persone sposate è stata inarrestabile nel 2014, con una media di 5 mila nuovi iscritti ogni mese. Un fenomeno ancora in espansione nel 2015, anno in cui la ricerca di un’amante online raggiungerà il suo picco massimo dall’introduzione di questa nuova modalità di incontro online.
«La maggiore sicurezza è uno dei vantaggi che hanno contribuito al successo dei portali di incontri per persone sposate, ma è anche stata determinante la velocità» commenta Alex Fantini, ideatore del portale Incontri-ExtraConiugali.com. E sì, perché online è tutto più veloce, si evitano alcune tappe obbligatorie del tradimento tradizionale e, soprattutto, non si rischia di ritrovarsi coinvolti in appuntamenti al buio, perché su siti come Incontri-ExtraConiugali.com si possono consultare in anticipo i diversi profili degli uomini e donne disponibili senza perdere tutto il fascino della trasgressione. «Se oggi l’amante anche solo di una notte si conquista con un semplice clic, su Incontri-ExtraConiugali.com non mancano certo attesa, brivido e mistero» puntualizza Alex Fantini.
Seppure «status symbol», tuttavia, vi è qualcosa che rimane essenziale nelle relazioni extraconiugali: la discrezione. «Queste non sono dunque relazioni di cui ci si possa vantare proprio con tutti: bisogna invece ostentarle con moderazione» suggerisce l’ideatore del sito. Uno status symbol sì, ma discreto, da sfoggiare con parsimonia.