Malattie reumatiche: riabilitazioni determinante per qualità di vita. Riabilitazione non significa solo fisioterapia.
“La riabilitazione affianca le terapie farmacologiche nella gestione di una delle più importanti malattie reumatiche, l’artrite reumatoide, introduce Magda Scarpellini, Direttrice del Reparto di Reumatologia, Ospedale Fornaroli di Magenta, ed è proprio la riabilitazione il tema del corso teorico-pratico promosso da APMAR, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatiche, in collaborazione con GIS, Gruppo Interesse Specialistico Riabilitazione Reumatologica e AIFI, Associazione Italiana Fisioterapisti, che si tiene a Milano il 9 maggio presso la sede AIFI Lombardia”
“Oggi la riabilitazione considera la disabilità come un processo dinamico e quindi modificabile, continua Tiziana Nava, Vice presidente GIS, in cui i danni fisici e le limitazioni nelle attività quotidiane lamentati dai pazienti non sono i soli a giocare un ruolo importante, ma nella valutazione deve essere considerato anche il dolore, e l’ambiente familiare e sociale che lo circonda. La riabilitazione non è quindi più solo fisioterapia e questa visione obbliga a valutare aspetti più complessi della persona, che coinvolgono la sfera affettivo-relazionale, la stima e il rispetto di sé, la dignità rispetto all’ambiente esterno. In tal senso il ruolo giocato dalla riabilitazione è fondamentale e parte integrante della terapia medica, per la funzione basilare che essa può svolgere al fine di migliorare la qualità di vita della persona. Collaborando con un team multidisciplinare insieme al medico, lo psicologo, l’infermiere e il terapista occupazionale si può attuare un reale processo attivo di cambiamento attraverso il quale la persona, che ha delle disabilità, viene motivata ad acquisire ed utilizzare le conoscenze e i comportamenti necessari per ottimizzare le funzioni fisiche, psicologiche e sociali. Nel programma riabilitativo vanno considerate le priorità che ogni persona si pone, concordando insieme gli obiettivi realisticamente raggiungibili al fine di migliorare la qualità della vita. L’instaurarsi di un’alleanza terapeutica tra fisioterapista e persona permette di intervenire più efficacemente con opportune scelte fisioterapiche sulla limitazione funzionale”.
“L’artrite reumatoide è la più conosciuta delle malattie reumatiche e interessa almeno 300.000 pazienti in Italia, continua Magda Scarpellini. Ha un sostanziale impatto sulla qualità di vita delle persone, sull’utilizzo di risorse sanitarie, sull’economia nazionale ed è una frequente causa di dolore cronico e di assenza dal lavoro. La diagnosi precoce è fondamentale, infatti, il danno alle articolazioni caratteristico di questa malattia si produce con maggiore velocità nei primi anni. La diagnosi precoce e il trattamento dell’artrite reumatoide sono condizioni essenziali per indurne la remissione, evitare disabilità permanenti e ridurre la mortalità per cause cardiovascolari. La riabilitazione è parte integrante della terapia medica e interviene nelle differenti fasi e nei diversi stadi della malattia”.
“Come pazienti sappiamo che l’attività fisica, conclude Antonella Celano, Presidente APMAR, effettuata sotto l’attento controllo di personale specializzato, è di grande aiuto. Il recupero delle capacità residue, la possibilità di riacquistare la mobilità su articolazioni che se non adeguatamente trattate vanno incontro a deterioramento, ci ha spinto ad organizzare questo corso di formazione. La riabilitazione in reumatologia è ancora poco praticata e questo corso vuole sopperire a queste carenze”.