Non usa mezzi termini Giorgio Pecchioli: “Se muore la Lucchini, muore Piombino e moriamo noi”. Per Andrea Galli “non c’è persona migliore che possa aiutarci”. Dario Giannaneschi si associa: “Francesco, qui siamo alla fine. Fai qualcosa…”.
E’ un canto meraviglioso e pieno di appassionata dignità, ma disperato, quello delle operaie e degli operai della Lucchini, raccolto da Klaus Davi e dalla Cgil Toscana in un video (realizzato gratuitamente) di cui è stata diffusa un’anticipazione e che verrà consegnato al Papa, ma anche a tutti i deputati e senatori, nonché alla Presidente della Camera, Laura Boldrini.
Mancano ormai pochi giorni alla chiusura dell’altoforno della storica acciaieria toscana Lucchini. Se saranno confermate le ultime ipotesi, le operazioni di spegnimento avranno inizio a decorrere da mercoledì prossimo e l’altro ieri si e svolto un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sfociato in un accordo che prevede la possibilità di fare ricorso ai contratti di solidarietà per tutti i lavoratori della Lucchini Spa e di utilizzare gli ammortizzatori sociali per quelli dell’indotto.
Nel video alcuni operai dell’acciaieria di Piombino si appellano al Santo Padre affinché salvi dalla morte la loro impresa. Si parte da Paolo Tempini, che supplica: “Gradirei, vorrei, pregherei che il Papa intercedesse per le acciaierie”. Poi c’è Andrea Galli , che chiede a Papa Francesco di “prendersi a cuore la vicenda: siamo disperati, non c’è persona migliore”. Dario Giannaneschi rincara: “Francesco, qui siamo alla fine di un percorso…”. E chiede al Pontefice di “prendere in mano la situazione e coinvolgere tutte le parti politiche”. Si passa quindi a Giuseppe Garito, secondo il quale Bergoglio “deve pregare anche per noi perché saremo i nuovi poveri del futuro, saremo i disperati”. Poi Salvatore, che ammette che “una parola di conforto da lui sarebbe importante per tutti”. E si chiude con Francesco Masangui, che auspica una preghiera per “una zona che rischia di morire e 4.500 persone che rischiano di essere mandate a casa…beh, una bella fetta di patrimonio culturale e lavorativo che se ne va”.
Vi segnalo al link https://www.youtube.com/watch?v=1i0ku4T1_qs&feature=youtu.be