[dropcap]L[/dropcap]a Juve si aggiudica il trentaduesimo scudetto grazie alla sconfitta all’ultimo minuto dei partenopei a Roma, nella sfida valida per la 35°giornata di serie A. Infatti gli uomini di Sarri avrebbero dovuto vincere a Roma(impresa non facile) per poter nutrire le residue speranze di poter tenere testa ai bianconeri fino alla fine.
Un primo tempo in cui il Napoli tenta di fare la partita con il rientrante Higuain(dopo i tre turni di squalifica), ma il “Pipita” si scontra contro il muro giallorosso. Si ha l’impressione che gli uomini di Sarri dipendano molto dall’estro dell’argentino e nella ripresa i giallorossi crescono.
Decisivo l’ingresso di Totti a pochi minuti dalla fine al posto di El Shaarawy : con l’ingresso del capitano si alza il baricentro della manovra giallorossa con gli uomini di Spalletti che all’ultimo minuto passano con Nainggolan, servito da un assist di Salah.
Domenica gli uomini di Allegri avevano battuto la Fiorentina al “Franchi” in un match dominato dalle polemiche arbitrali in cui il direttore di gara, Tagliavento, aveva annullato una rete regolare a Bernardeschi e non aveva assegnato un rigore netto alla Viola. Nel finale, per compensazione, ne decreta uno inesistente agli uomini di Sousa che però lo falliscono. Ieri pomeriggio la notizia ufficiale dello scudetto matematico, con i giocatori che si ritrovano a Vinovo a festeggiare(nella foto), mentre i tifosi bianconeri gioiscono, accorrendo numerosi nelle principali piazze italiane(tripudio in piazza S.Carlo , a Torino).
Gli uomini di Spalletti, invece, con il successo sul Napoli blindano il terzo posto, portandosi addirittura a due lunghezze dalla seconda posizione e mantenendo un +7 sull’Inter. Che comunque fa il suo dovere, vincendo in rimonta su un’Udinese che non ha più nulla da chiedere al campionato. Gli uomini di Mancini vedono allontanarsi la zona Champions, soprattutto in virtù del cammino della Roma che dovrebbe perdere due partite su tre. Restano, però, in corsa per l’Europa League, mantenendo un distacco dalla Fiorentina di cinque lunghezze.
La Viola, in ogni caso, ha un vantaggio sul Milan di sei lunghezze, un discreto margine per poter affrontare con serenità le ultime tre sfide di campionato. Se l’Inter ride, non possono farlo di certo i rossoneri, sconfitti dal fanalino di coda Verona. Gli uomini di Brocchi non vincono da due giornate, con un pari e una sconfitta contro due squadre che lottano per non retrocedere. Un cammino non certo esaltante, se si vogliono cullare speranze europee.
I rossoneri potranno altresì ottenere l’Europa attraverso la Coppa Italia, ma battere questa Juventus con prestazioni come quella di ieri attualmente non sempre fattibile. Il Milan gioca solo venti minuti e gli scaligeri non hanno difficoltà ad assicurarsi l’intera posta in palio. Insidia il posto ai rossoneri il Sassuolo che, nel giorno dell’inaugurazione dell’ormai ex Stadio Olimpico al Grande Torino, passeggia sulle rovine granata con un secco tre a uno.
Gli emiliani si trovano a un solo punto dagli uomini di Brocchi e nutrono speranze europee. Per i granata, invece, si tratta del secondo stop consecutivo. In chiave salvezza importante vittoria del Palermo a Frosinone che inguaia fortemente i ciociari, mentre il Carpi con il successo sull’Empoli torna a sperare in una permanenza in A.
Nelle altre sfide successi di Atalanta, Bologna e Sampdoria che hanno la meglio rispettivamente su Chievo, Genoa e Lazio.
Stefano Sconti