La musica spesso fa giri strani. In ogni genere musicale ci sono classici grandi e piccoli che in un certo periodo sono ben più importanti, conosciuti e riconosciuti di chi quei brani li ha creati, almeno per un certo periodo. In ambito techno e dintorni questo è senz’altro per ora il destino di “Devils” del giovane dj producer pugliese GZL che di nome fa Alessandro Larghezza. Uscito a metà marzo 2017 su Petra Beat Records all’interno dell’EP “Break The Chain” il brano è stato ormai ascoltato più di 43.000 volte su Spotify, di cui circa 10.000 nell’ultimo mese. Sono numeri importanti, soprattutto perché reali e non aumentati ad arte tramite ormai consuete operazioni di marketing. Ovvero “Devils” è ormai un classico, un brano che i dj e gli appassionati di elettronica ormai conoscono bene. Infatti sono numeri davvero importanti, per un brano da club, anzi esclusivamente da club. La top dj Maya Jane Coles l’ha proposto più e più volte nei suoi dj set su BBC One, così come tanti dj italiani ed internazionali.
In effetti “Devils” il suo fascino ce l’ha, anche quando la ascolti al mattino. Perché ha sonorità minimali ma potenti. Perché ha una struttura aperta, ben diversa da quella frenetica di tanta musica che gira intorno. Perché la sua armonia non indugia troppo su accordi minori, ovvero lugubri, bensì continua, come certa musica barocca, a ripetere lo stesso giro armonico mettendo e togliendo parti e strumenti… Il bello è che tutto l’EP “Break The Chain” ha sonorità e qualità di questo tipo, anche “Devils”, evidentemente, è balzata subito all’attenzione di dj ed appassionati.
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