Oramai è conclamata, la dicotomia destra-sinistra non esiste più.
O meglio, non esiste più la rappresentazione del mondo suddivisa tra due ideologie che hanno caratterizzato i secoli scorsi.
L’ attuale suddivisione del mondo politico internazionale verte sempre, tuttavia, su una contrapposizione tra poteri elitari e popolo.
Una contrapposizione insita nella natura umana che nel corso della storia assume connotati e denominazioni differenti, ma la sostanza rimane inalterata.
Poteri elitari che colonizzano o vogliono colonizzare il globo, trasformandolo in un proprio feudo dove la maggior parte della razza umana soggiace o dovrebbe soggiacere ai voleri del “dominus”.
Soggiacere o dovrebbe soggiacere, visto che nell’evoluzione storica dell’ uomo è sempre stato presente l’antidoto chiamato democrazia.
Oggi i nuovi colonialisti worldwide che si possono definire 4.0, ricalcano le gesta dei loro avi nei millenni passati.
Colonialismo senza frontiere e senza ostacoli, almeno così si prefiggono i dominanti.
Già, perchè, i colonialisti 4.0, sovvertono qualunque principio etico, politico, sociale per ottenere la totale giustificazione del loro operato.
E chi sono i nuovi padroni del mondo ?
Risposta facile, facile.
I globalisti, terzomondisti, “progressisti” ex componenti dell’internazionale comunista, socialista, che nel corso degli ultimi decenni hanno mutato pelle, sigle, acronimi, ma il “core business” resta identico, immutato.
La loro patria è il mondo; le frontiere devono essere abbattute; il valore dell’omologazione uber alles; il tutto, però, in un contesto di assoluto dominio e controllo del comitato centrale (l’URSS docebat) con schiavizzazione materiale, e soprattutto, morale del popolo “ex lavoratore” più propriamente definibile schiavo.
Esempi concreti, tangibili attuali si possono percepire anche in queste ultime settimane.
Il governo italico denuncia l’operazione coloniale finanziaria della Francia in terra africana con il signoraggio della moneta CFA.
Una delle principali cause di impoverimento e mancato sviluppo delle ex colonie transalpine, ed ecco, che il minculpop maistream emette la sua dichiarazione ufficiale con cui pone l’accento sui pericoli di isolazionismo che rischia il nostro Paese.
La fantasmagorica UE “emette” il solito silenzio assordante in fatto di politica estera (Lady Pesc, Mogherini dica qualcosa, batta un colpo, se è viva politicamente, ma forse si chiede troppo per una commissaria di cui si sono perse le tracce fin dalla sua nomina), mentre il commissario all’economia il “sciovinista” Moscovici in tandem con la sua connazionale Lagarde del famigerato FMI, stigmatizzano le parole dei ministri italiani, aggiungendo anche una bacchettata unitamente ad una”velata” minaccia di azione, per i nostri conti pubblici (dando, invece, via libera agli sforamenti delle ” ferree” regole della Ue, per il loro amato Paese).
Del resto la”Gallia” possiede nel suo dna lo spirito coloniale da secoli.
Non più con i galeoni o con gli eserciti in armi, ma con altri mezzi, il fine ultimo è sempre l’estensione del suo potere in tutti i punti cardinali.
E allora, ecco, così per ridestare la memoria, gli esperimenti nucleari nel 1995 sull’atollo di Mururoa, o l’ attacco aero in Libia nel 2011, per sovvertire il tiranno Gheddafi, ostacolo agli interessi petroliferi transalpini.
La maggioranza del popolo elettore italiano chiede di bloccare l’immigrazione clandestina nel nostro Paese, ed ecco che il ministro dell’Interno viene indagato per sequestro di persona, per il fatto di aver applicato la legge e realizzato il suo mandato elettorale.
Non potevano, ovviamente, mancare gli strali dei colonialisti 4.0 che inneggiano alla libertà di movimento e di immigrazione dei popoli, ma non nei loro agresti e “agreables”confini.
E poi, non poteva mancare a suggellare il nuovo impero sulle orme del vecchio Sacro Romano Impero, il patto d’acciaio dell’ asse franco-tedesco ad Aquisgrana, tra due dei più eminenti rappresentati del colonialismo moderno (Macron e Merkel).
Rientrando in suolo italico, come scordare la tragedia del crollo del viadotto autostradale Polcevera a Genova, con decine di vittime innocenti.
La causa sembrerebbe (la magistratura sta completando le indagini) dovuto ad incuria, mancati controlli, negligenza vomitevole. 
I concessionari, che acquisirono la gestione di una delle più importanti reti autostradali europee “a debito” (grazie ad istituti di credito “munifici”), realizzando profitti enormi, pronunciano a fatica il vocabolo “scusa “( debbono essere imparentati con Fonzie della sit com degli anni 70 Happy-days”), ma non si assumono la totale responsabilità dell’ accaduto.
Indignazione e lutto nazionale, con l’esecutivo intenzionato a recedere dal contratto di concessione richiedendo il pagamento dei danni al gestore supposto negligente (usiamo il condizionale visto le indagini in corso).
Reazione dei “colonialisti 4.0” del pensiero mainstream della finanza globale: l’estromissione dell’attuale gestore di Autostrade è un danno economico e di immagine per l’intero Paese.
E sì, nel terzo millennio con le tecnologie, i sistemi di monitoraggio e controllo avanzati, il danno di immagine di un Paese non è il crollo di centinaia di metri di un viadotto in cemento armato, ma la revoca delle concessioni di coloro che dovrebbero vigilare e controllare la sicurezza delle infrastrutture da cui percepiscono lauti profitti a 9 zeri, ogni anno, grazie al pagamento di pedaggi salati da parte degli automobilisti.
L’esecutivo decide di investire in welfare seguendo, almeno in parte, gli insegnamenti delle politiche economiche keynesiane del secondo dopoguerra, che produssero un “compromesso” tra capitale e forza lavoro fornendo dignità, sicurezza, e futuro ai lavoratori, ed ecco balenarsi dai palazzi “tecnocratici” del nuovo colonialismo ogni sorta di ammonimento, intimidazione, critica per aver osato stravolgere, ribaltare e abiurare il dogma dell’austerity imposto dal supremo ente trasnazionale, denominato Troika (Commissione Ue, FMI, Banca Centrale Europea).
Una domanda è lecito porsi.
L’ancien regime del colonialismo 4.0 (scusate l’ossimoro) può cancellare il Rinascimento, l ‘ Illuminismo, il Risorgimento, movimenti epocali della storia dell’uomo ?
E’ più appropriato affermare che vuole cancellare l’ epopea di civiltà di un millennio, ma come ci insegna la storia, qualunque “Reazione” pur ammantata di vesti moderne non ha possibilità di successo contro il progresso dettato dalla volontà popolare.
“Il maggio” elettorale europeo è ormai alle porte.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)