Al Palazzo di Giustizia di Milano chiude tra pochi giorni la mostra dedicata a malati psichici e disabili durante nazismo e fascismo.

Allestita dal 7 gennaio nei suggestivi spazi dell’atrio principale della Corte d’Appello del Palazzo di Giustizia di Milano, la mostra storica internazionale “Schedati, perseguitati e sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo” portata a Milano da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e SIP, Società Italiana di Psichiatria, racconta attraverso le storie dei protagonisti le persecuzioni ai danni dei malati psichici durante il nazionalsocialismo.

 

Vicende poco conosciute su cui le istituzioni tedesche hanno iniziato a fare luce solo a partire dagli anni ’80 grazie alla Società Tedesca di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica (DGPPN).
La mostra esposta in varie città come Berlino, Vienna, Londra, Osaka, Toronto e Città del Capo, nel suo allestimento italiano è stata arricchita dalla sezione “Malati, manicomi e psichiatri in Italia – dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale” che racconta le vicende nazionali, fortemente voluta dalla SIP e realizzata grazie all’adattamento del Network europeo per la ricerca e la formazione in psichiatria psicodinamica (Netforpp).
Nel periodo di apertura la mostra è stata visitata da oltre 3.000 persone di cui 1.000 studenti che sono stati accompagnati da Onda in occasione di 30 visite guidate dedicate alle scuole alla scoperta delle storie dei perseguitati a cui la mostra ha voluto restituire l’individualità e la dignità cancellata dagli autori dei crimini.
“La mostra è il primo progetto di stampo culturale promosso da quando Onda è diventata una fondazione”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda. “Abbiamo voluto che fosse allestita al Palazzo di Giustizia, una sede fortemente simbolica per rendere giustizia a chi è stato perseguitato.
Siamo molto soddisfatti per come questa mostra è stata accolta dai milanesi che l’hanno visitata e apprezzata lasciandoci tanti messaggi di consenso e ringraziamento per aver fatto conoscere questa triste pagina della Storia. Perché la memoria è un dovere civile”.
La mostra può essere visitata fino a sabato 16 febbraio alle ore 13.00. È inoltre disponibile sul sito www.ondaosservatorio.it un e-book dedicato alla tappa milanese che raccoglie gli interventi dei protagonisti dell’evento di inaugurazione.