Presso l’Università degli Studi di Bergamo Sant’Agostino l’11 dicembre scorso si è svolta la terza edizione del convegno “Il Turismo Culturale Europeo, Città d’arte e cibo ad arte”.
Il convegno ha visto avvicendarsi importanti relatori, che hanno sottolineato l’importanza della gastronomia ai fini della promozione turistica di un territorio, per cui molte località si sono attivate nel creare prodotti turistici ad hoc, che valorizzino le culture locali e uno stile di vita ispirato alla genuinità dei prodotti, alla sostenibilità e alle tradizioni. Tutto ciò individuando in anticipo i settori di mercato a cui rivolgersi, al fine di promuovere in modo mirato l’occupazione e le varie economie locali anche nei periodi di bassa stagionalità.
Gli assessori del Turismo di otto città d’arte della Lombardia – Monza, Parma, Pavia, Cremona,Bergamo, Brescia, Lodi, e Piacenza – hanno messo in evidenza l’impegno delle varie città nell’organizzare eventi culturali, festival e sagre che attirino il turista, che oggigiorno, nel corso dei suoi viaggi, è molto interessato ad abbinare cultura ed enogastronomia, al fine di rendere più completa la conoscenza del territorio che va a visitare e di rendere la degustazione di un vino o di un cibo un’ esperienza imperdibile.
Il turismo enogastronomico si configura, così, come un turismo di nicchia di grande valore, anche economico, che le città d’arte non possono non valorizzare e potenziare, in considerazione della grande importanza che la gastronomia ha nella cultura italiana e dell’apprezzamento che i turisti stranieri, e non solo, mostrano verso il nostro cibo.
Claudia Di Meglio