L’anemia affligge 2 miliardi di persone, secondo  l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I sintomi tipici dell’anemia sideropenica (IDA) sono pallore, stanchezza, palpitazioni, mancanza di fiato, scarsa resistenza allo sforzo, ma possono essere presenti anche lesioni della cute e fragilità delle unghie.

L’IDA è una malattia ancora frequente nella pratica clinica quotidiana e in medicina generale e per i medici è importante avere nuovi strumenti terapeutici in modo da agire in tempo con le terapie orali al fine di evitare la necessità di terapia con ferro endovena, che è essenziale nei pazienti con IDA grave quando i livelli di emoglobina sono troppo bassi e non è più sufficiente il trattamento con terapie orali.
Purtroppo, le tradizionali terapie orali a base di ferro (come il ferro solfato) presentano spesso scarsa tollerabilità ma, sono tutt’oggi ancora molto utilizzate, con ripercussioni negative sulla compliance dei pazienti.

Tra gli studi per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento dei sintomi nella pratica quotidiana, la rivista Journal of Medicine and Healthcare ha pubblicato “Evaluation of Oral Therapy Based on Ferric Sodium Edta, in Combination With Vitamin C, Folic Acid, Copper Gluconate, Zinc Gluconate and Selenomethionine, in Iron-Deficiency Anemia: A Real-Life Study” di Aqma Italia su Ferachel forte®.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con il team di ricerca della Dott.ssa Antonietta Incarnato, dell’Unità di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’AORN Sant’Anna E San Sebastiano di Caserta e della Dott.ssa Antonella Giliberti del dipartimento di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli).

Si tratta di uno studio real-life (l’arruolamento è avvenuto durante la quotidiana pratica ambulatoriale) in cui sono stati arruolati 103 pazienti (45 uomini e 58 donne), con un’età media di 49.84 (+17.92) anni e con recente diagnosi di IDA – ha spiegato Annalisa Curcio, R&D and Medical Operations Manager-.
Sono stati valutati in prima istanza i parametri ematici di emoglobina e sideremia e poi  il miglioramento dei sintomi come stanchezza, affaticamento, debolezza, tachicardia, e pallore. Per quanto riguarda l’obiettivo primario, i risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo dei valori di Hb e sideremia.
Inoltre, in merito agli esiti secondari i risultati mostrano un importante miglioramento della sintomatologia associata alla patologia già dopo 24 giorni di trattamento e una quasi totale risoluzione dei sintomi dopo i 72 giorni di trattamento.
Per quanto riguarda la sicurezza d’uso, il trattamento con Ferachel forte si è dimostrato sicuro e ben tollerato e quasi tutti i pazienti hanno riferito di aver beneficiato del trattamento
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Confermate, dunque, l’efficacia e la sicurezza del trattamento con Ferachel forte® nei pazienti con IDA nella pratica clinica quotidiana, dimostrando di rappresentare una valida alternativa terapeutica in tutti i pazienti che necessitano di una supplementazione di ferro.