In occasione del suo venticinquennale in Italia, Herbalife Nutrition ha promosso un’indagine che racconta l’evoluzione della popolazione italiana in tema di corretta nutrizione e stili di vita sani. Una fotografia inedita sui cambiamenti di valori che hanno interessato più di una generazione, segnando il passo verso una svolta sempre più all’insegna della promozione del proprio benessere.
Correva l’anno 1993: Bill Clinton è eletto, per la prima volta, alla Casa Bianca, Nelson Mandela viene insignito del premio Nobel per la Pace, Internet, nato appena un paio di anni prima, conosce il suo primo boom, Quentin Tarantino gira Pulp Fiction e Federico Fellini riceve il premio Oscar alla carriera, mentre, sulle passerelle di tutto il mondo, si afferma il fascino di Kate Moss. In Italia, dove di fatto comincia la ‘seconda Repubblica’, è l’anno che vede il Milan di Capello perdere la finale di Champions con l’Olympique Marsiglia, Vasco Rossi e Laura Pausini scalare le classifiche musicali e Roberto Baggio vincere il Pallone d’Oro.
In generale, ricordando come eravamo, la vita di venticinque anni fa sembra essere più facile e spontanea con le carte telefoniche in tasca al posto degli smartphone, ma allora cosa sapevamo in fatto di corretta nutrizione, cosa consideravamo prima dell’acquisto di un prodotto alimentare e, soprattutto, quale e quanta attenzione riservavamo alla nostra salute e al nostro benessere? E come siamo cambiati, dopo venticinque anni, per diventare quelli che siamo, oggi, nel 2018? Tutte domande che si è posta, per prima, Herbalife Nutrition che, proprio in occasione del suo venticinquennale in Italia, ha commissionato a Pepe Research l’indagine “Dagli anni ’90 ad oggi, come sono cambiati l’alimentazione e gli stili di vita degli Italiani?”, condotta su un campione rappresentativo di 1.000 persone tra i 18 e i 74 anni di età, che offre la fotografia più aggiornata dell’attuale cultura della sana alimentazione e un interessante confronto con il sentiment di 25 anni fa.
«Dallo studio condotto per Herbalife Nutrition – spiegano Paola Merulla ed Elena Salvi di Pepe Research – emerge chiaramente come oggi, molto più di venticinque anni fa, gli Italiani siano sempre più attenti in fatto di alimentazione sana e corretta, volta a raggiungere un benessere personale legato sì al cibo ma anche ad uno stile di vita sano. Dal confronto con la situazione del 1993 sono emerse, inoltre, anche altre differenze molto interessanti. Innanzitutto, è un dato di fatto come 25 anni fa si era meno attenti all’aspetto prettamente salutistico rispetto ad oggi. Se guardiamo ai dati ISTAT di allora, infatti, l’Italiano medio del 1993 era sicuramente più agiato, più colto e informato rispetto a trent’ anni prima, più incline alla cura meticolosa del proprio corpo ma poco attento, ad esempio, all’assunzione di una dieta varia. I ventenni degli anni ’90, ovvero gli ultraquarantenni di oggi, dichiarano invece di aver diminuito l’attività sportiva negli ultimi 25 anni, ma di aver aumentato l’attenzione ad uno stile di vita sano e al cibo salutare».
Gli italiani di oggi: attenti all’alimentazione, in forma e salutisti quanto basta
Una maggiore cura per la propria salute, che si manifesta specialmente con l’attenzione a una sana condotta di vita sembra caratterizzare, oggi, la maggioranza della popolazione. Dallo studio promosso da Herbalife Nutrition emerge, infatti, come la gran parte degli intervistati ammetta di fare molta attenzione ad assumere una dieta bilanciata (50%), a condurre uno stile di vita sano (40%) e a ricercare un’alimentazione più corretta (38%). «Sono proprio gli ultraquarantenni di oggi – sottolineano le due ricercatrici – ad aver accresciuto, negli ultimi 25 anni, la loro attenzione a tutte le componenti nutrizionali e in particolare alla provenienza delle materie prime dei prodotti alimentari. Si tratta evidentemente di un cambiamento culturale che interessa, ormai, tutte le fasce della popolazione perché, anche da un confronto con i millenials, nati tra il 1981 e il 1996, si osserva un’accresciuta attenzione ad aspetti specifici dell’alimentazione come origine delle materie prime, ma anche apporto calorico, vitaminico, proteico e di minerali».
L’attenzione vera e propria verso il salutismo è, però, prerogativa di 1 italiano su 4, soprattutto donne e persone con un tasso di istruzione più elevato. «Non stupisce – commenta il Prof. Maurizio Fraticelli, specialista in medicina estetica e dietologia – che le donne italiane siano più attente alla sana alimentazione e a un corretto stile di vita rispetto agli uomini, vuoi per motivi estetici che le spinge a mantenersi snelle e in forma, vuoi per una maggiore sensibilità sui temi che riguardano la promozione della salute e del benessere. Non dimentichiamo, inoltre, che le donne hanno anche dei bisogni nutrizionali del tutto particolari e che il loro corpo subisce continui cambiamenti legati ai cicli ormonali che regolano la loro fisiologia. Generalmente, nell’arco della nostra vita, ognuno di noi si pone diversi obiettivi salutistici, ad esempio per migliorare la propria forma fisica o le proprie prestazioni atletiche se si fa dello sport, obiettivi che però non sempre si perseguono con costanza».
Oltre che più attenti alla promozione del proprio benessere e all’alimentazione corretta, la maggioranza degli Italiani si definisce anche in forma ed in salute (l’88%) Tuttavia, solamente 4 su 10 hanno una percezione del proprio benessere a livello ottimale, gli altri per lo più riconoscono che, forse, ci possono essere dei margini di miglioramento. In generale, se gli uomini (45%) dichiarano di sentirsi meglio rispetto alle donne (36%), le differenze più importanti si osservano, tra i più giovani e le persone over 60, per le quali solo il 15% giudica il suo stato di forma come ottimale.
Sempre dall’indagine risulta, inoltre, che poco meno di un terzo degli italiani (il 29%) si percepisce in sovrappeso, mentre i 2/3 si dichiarano, invece, normo-peso. In questo caso non si riscontrano particolari differenze tra uomini e donne, mentre ce ne sono soprattutto Nord e Sud, con il 76% degli abitanti del Nord-Est che si dichiara in peso-forma, contro il 60% del Sud e Isole. In fatto di peso, percezioni differenti ci sono anche tra chi dichiara di prestare attenzione ad uno stile di vita sano e chi invece non lo fa affatto: tra i primi il 73% si sente di rientrare nel proprio range di peso, mentre tra i non salutisti la quota scende al 55% e aumenta quella di coloro che si sentono oversize (38%).
Rispetto agli anni ’90, la vita di oggi è decisamente più frenetica e complessa, ma quali sono gli stimoli per cercare di assumere comportamenti coerenti ad uno stile di vita sano? Sicuramente, per i più anziani, la spinta è la prevenzione rispetto a problemi di salute che potrebbero sopraggiungere con l’età, mentre per i più giovani il fattore estetico e la voglia di sentirsi in forma sono le motivazioni maggiori. Al contrario, i fattori che invece ostacolano l’adozione di stili di vita sani sono la pigrizia (36%), seguita dalla mancanza di tempo (30%) dovuta soprattutto a ritmi di vita e lavorativi più frenetici rispetto a 25 anni fa.
l’attenzione alle diete e l’uso di integratori nutrizionali
Interrogati sugli obiettivi di benessere personale perseguiti negli ultimi 3 anni, l’82% degli Italiani ha dichiarato di aver cercato di mantenere il peso forma, mentre il 66% si è detto impegnato a perdere peso. Ma quali sono le strategie più utilizzate per il controllo del proprio peso? La maggioranza degli intervistati ha dichiarato di intervenire sulle proprie abitudini alimentari, mangiando meno (54%) o in modo più salutare (44%), soprattutto se si tratta di uomini. L’utilizzo di programmi più strutturati, come diete consigliate da un nutrizionista o l’utilizzo di sostitutivi del pasto, è invece più frequente tra le donne che, tuttavia, possono anche essere attratte da metodi improvvisati o fai da te, scaricati dalla rete (15%).
In generale, comunque, 1 italiano su 4 considera integratori e prodotti sostitutivi del pasto come possibili incentivi per adottare e mantenere una dieta bilanciata che consenta anche di conquistare e mantenere il proprio peso forma. Soluzioni utili, pratiche, sicure ed efficace che aiutano a contrastare, per esempio, la mancanza di tempo. Prodotti che piacciono soprattutto alle donne (29%), alle nuove generazioni (18-24enni 38% – 25-34enni 46%), alle persone con un maggior grado di istruzione (37%) e ai più attenti al salutismo (34%). Gli integratori nutrizionali sono, inoltre, utilizzati anche per l’attività fisica e la pratica sportiva (12%).
«I prodotti sostitutivi del pasto vantano oltre trent’anni di ricerche scientifiche a supporto – afferma a questo proposito Maurizio Fraticelli – e sono oggi autorizzati in tutto il mondo, dall’America del Nord, all’America Latina, Europa, dal Medio Oriente all’Africa e anche l’Asia. In particolare, la valenza del pasto sostitutivo è riconosciuta, sia a livello italiano che a livello europeo, attraverso due indicazioni sugli effetti benefici che questi possono apportare: la prima dice che il consumo di un pasto sostitutivo al giorno contribuisce al mantenimento del peso, la seconda consiglia l’utilizzo dei sostituti del pasto, in sostituzione di due dei pasti principali, nel caso in cui si vogliano utilizzare questi prodotti per perdere peso. Mentre gli integratori alimentari sono prodotti che favoriscono l’assunzione di alcuni principi nutritivi non presenti o scarsamente presenti negli alimenti che consumiamo giornalmente che possono contribuire al nostro benessere quotidiano perché, nella grande maggioranza dei casi, riescono a colmare quelle carenze nutrizionali dovute alla vita sempre più frenetica, che spesso ci porta ad adottare abitudini alimentari non corrette».
«Migliorare il peso corporeo – spiega Serena Chiavaroli, Ph.D. in Discipline delle attività motorie e sportive e preparatrice atletica della squadra di rugby San Donà – richiede tempo e passa attraverso un percorso disegnato con metodo, e legato soprattutto al cambiamento di alcune abitudini quotidiane. Oltre all’alimentazione è fondamentale l’attività fisica, che costituisce un passo fondamentale per mantenere il risultato nel lungo periodo. Per ottimizzare la propria composizione corporea non basta “bruciare” più calorie di quelle introdotte con l’alimentazione anzi, a volte, questo approccio può risultare controproducente, correndo il rischio di intaccare anche la massa magra, soprattutto quando la dieta non è bilanciata e l’attività fisica non adeguata alle necessità del soggetto».
La filosofia herbalife, wellness company globale
Con sede centrale a Los Angeles, in California, Herbalife Nutrition è oggi l’azienda leader mondiale nel settore della nutrizione che, fin dagli anni Ottanta, ha l’obiettivo aiutare le persone a condurre una vita sana e attiva, anche con programmi completi che mirano al raggiungimento del benessere psico-fisico. I principi alla base dello stile di vita proposto da Herbalife sono l’alimentazione corretta, basata su prodotti nutrizionali di elevata qualità, e la regolare attività fisica.
«Da sempre la filosofia di Herbalife Nutrition – dichiara Cristiano Napoli, Amministratore Delegato Herbalife Italia – si basa su un approccio equilibrato che combina cibi sani a integratori nutrizionali e prodotti sostitutivi dei pasti, per aiutare a mantenere uno stile di vita sano e attivo e il benessere nel lungo periodo dei nostri consumatori. Siamo in Italia da 25 anni e, se prima eravamo conosciuti soltanto per i prodotti per la perdita del peso, oggi veniamo riconosciuti come una wellness company globale, che interpreta i bisogni dei suoi consumatori ideando e sviluppando prodotti sempre nuovi, frutto del nostro costante impegno in R&D e formulati scientificamente in conformità con le normative più rigorose in materia di ricerca, sviluppo e produzione. Non più soltanto soluzioni per il controllo del peso, ma proprio perché sappiamo che l’evoluzione della vita moderna è, oggi, fonte di stress, anche integratori specifici che possono efficacemente supplire ad ogni carenza, per un’efficace outer e inner nutrition».