[dropcap]N[/dropcap]el mese di maggio il Ministero per lo Sviluppo economico ha autorizzato l’emissione di ben sette francobolli. Un’enormità, se si pensa che ormai i francobolli sono pochissimo usati e sono soppiantati da sistemi automatizzati, da sistemi elettronici, da spedizioni in abbonamento e da organizzazioni autorizzate alla raccolta e al recapito della corrispondenza.
Si potrebbe discutere anche sulla effettiva necessità di alcuni di questi francobolli, ma è noto che si può arrivare a mettere i dentelli solo se si è ben raccomandati a livello di ministero. Solo così si possono spiegare certe emissioni come i 110 anni del CSI o la centesima edizione della Targa Florio. Se il CSI era così importante andava celebrato nel 2006, in occasione del centenario. Ma allora non ha trovato spazio, forse per spinta insufficiente, o forse per necessità di lasciare spazio al 70° anniversario della scuola di sci del Cervino. Altra grande celebrazione! A proposito, sempre nel 2006 si è celebrato il centenario di quella stessa Targa Florio di cui sopra. Non è che uno dei prossimi anni dobbiamo sorbirci anche il secondo centenario della prima bottiglia di marsala Florio?
Una delle celebrazioni di maggio, in questo caso doverosa, è il ricordo dei due magistrati Francesco Coco e Vittorio Occorsio, vittime del terrorismo. In questo caso l’importanza della celebrazione non può essere messa in dubbio. Semmai si potrebbe pensare che forse sarebbe stato bene attendere la scadenza del mezzo secolo da quell’anno 1976 in cui i due vennero uccisi, unitamente a due uomini di scorta di Coco.
Il francobollo raffigura, rispettivamente a sinistra e a destra, i ritratti dei due magistrati vittime del terrorismo nel 1976. Completano il francobollo le leggende “VITTIME DEL TERRORISMO”, “FRANCESCO COCO” e “VITTORIO OCCORSIO”, le date “1976 – 2016”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”.
Come è doverosa la celebrazione di questi due personaggi è però doverosa la critica al livello estetico del francobollo. Fermo restando che il gusto estetico è diverso per ogni persona, per riuscire a trovare un francobollo italiano più brutto di questo son dovuto risalire al 1965, per l’inaugurazione del traforo del Monte Bianco. Credo che i due poveri Coco e Occorsio meritassero qualcosa di meglio.
Alessandro Fabbri