Chiara Iezzi è una giovane attrice nata a Milano, che recentemente ha partecipato a varie produzioni televisive e cinematografiche.
Durante i primi anni dell’adolescenza ha iniziato ad appassionarsi all’arte della recitazione guardando film e anche grazie al suo primo insegnante di italiano e filosofia che era anche scrittore a attore di teatro.
All’età di 17 anni inizia a lavorare per un’agenzia di modelle apparendo in riviste per prodotti cosmetici per adolescenti e moda per ragazzi.
Più recentemente, ha frequentato alcune accademie e corsi per teatro e cinema a Roma e Milano e successivamente vivendo anche un anno a Los Angeles, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la propria formazione, sempre con diversi corsi specifici per attori.
Debutta nella serie Under come co-protagonista nel ruolo di un’attivista a fianco di Gianmarco Tognazzi e prodotta da Anele, grazie alla quale riceve ottime critiche da alcuni giornali di settore.
Diventa più popolare come attrice nella serie TV di successo Alex&Co (stagione 2), dove interpreta Victoria Williams, un personaggio fashionista alla Cruella De Vil prodotta da Disney Channel.
Nella serie l’attrice mostra ottime doti attoriali eclettiche anche nel genere teen comedy.
La serie è trasmessa in tutti i Disney Channel del mondo ed è disponibile su Disney plus.
Viene scelta nella pellicola per il cinema The Broken Key in un guest role (Esther, la direttrice del museo Egizio) e girato a Torino dove nel cast figurano anche attori internazionali come Geraldine Chaplin, William Baldwin e Michael Madsen.
È stata coinvolta da Unicef Italia in un progetto charity per bambini.
Ha recentemente vinto un premio come miglior attrice all’Hollywood Gold Award per il ruolo nel corto Sleep Well e una Honorable Mention come attrice al Florence Film Festival per Rollercaoster che è stato trasmesso da Rai Cinema Channel e premiato anche al Festival dei Tulipani di Seta Nera sempre in ambito di Rai Cinema.
Recentememte ha preso parte alla serie Unlockdown diretta da Gianluca Leuzzi per DeaKids (canale 601 di Sky) ed è nel cast come co-protagonista nel film mistery horror The Solemn Vow diretto da Eros D’Antona che sarà distribuito su Amazon prime Usa, Canada ed Europa.
Partecipa nel ruolo di una Dottoressa procuratore antimafia in un episodio della nuova stagione 8 dell’Ispettore Coliandro in onda su Rai 2 quest’autunno diretta da Manetti Bros.
Lo scorso agosto ha fatto esperienza con una piccola partecipazione su un set a Los Angeles, città dove appunto ha vissuto per studiare e perfezionarsi come attrice. Attualmente vive a Milano.
Chiara Iezzi: “Recito per sentirmi libera e diversa ed esplorare gli altri”
L’attrice racconta il suo amore per la recitazione, una passione che ha consolidato qualche anno fa frequentando l’Accademia di Cinema e Teatro.
Dalla Rai alla Disney, dal piccolo al grande schermo, ogni ruolo, anche piccolo, è un’opportunità unica per esplorare nuovi punti di vista e universi emotivi. Un’occasione straordinaria per comprendere meglio sé stessi e gli altri.
INTERVISTA
1. Nell’ultimo episodio di Coliandro hai vestito i panni di una dottoressa procuratore antimafia, quali emozioni hai provato a stare sul set di questa serie cult?
Chiara: La cosa bella di recitare è entrare nella vita di qualcuno e mostrarla, durante la scena ricordo solo le emozioni legate alle emozioni del personaggio e non le mie. Una settimana prima di girare ho camminato con i tacchi, pensando di camminare come avrebbe fatto lei.
In scena poi ero seduta, ma studiarsi movenze e comportamenti mi aiuta a uscire da me stessa.
Le mie emozioni contano in verità poco, ma dopo aver girato era bello godersi il momento, sapere di aver fatto parte, anche se per due scene, di un progetto super-cult come Coliandro, lavorando con registi incredibili come i Manetti Bros. È stato bellissimo.
2. Un’esperienza che arriva dopo una fortunata serie Disney e due riconoscimenti all’Hollywood Gold Award e al Florence Film Festival, per due corti. Come ti sei preparata per questo nuovo ruolo?
Chiara: Ecco, qualcosa ho già detto nella risposta precedente, ma molto del lavoro è anche nella voce per quel che mi riguarda. Questo procuratore donna è un po’ tutta d’un pezzo, ma il suo ruolo non le permette errori, cerca di andare a fondo e leggere tra le righe dei suoi interlocutori.
Allora prima delle riprese mi sono dedicata a questa particolare attività: ascoltavo persone e amici parlare, in silenzio, cercando di decifrare il non detto.
Una persona può parlare ore, ma è ciò che non dice che conta, o ciò che dice di te quando te ne sei andato.
3. Parlando della serie Disney, Alex&Co, si dice che ogni personaggio lasci sempre un pizzico di sé all’attore che lo interpreta. Cosa ti è rimasto di Victoria Williams?
Chiara: Victoria era un personaggio proprio folle, in certe scene non era facile entrare nella sua mente, a volte mi sono trovata a non giustificare pienamente il suo agire, ma da attrice ho dovuto restare fedele al suo scopo in scena. Forse alcuni personaggi ti mostrano proprio come non bisognerebbe agire. Un bell’insegnamento.
4. Restando sulla stessa falsariga: tre cose che ti hanno insegnato tre personaggi a cui hai prestato il volto?
Chiara: Dal personaggio di Tea (Under The Series) ho imparato che a volte fingere con qualcuno che ha cattive intenzioni può aiutarti a salvare vite altrui e anche te stesso. Da Victoria (Alex&Co), che ci sono modi più tolleranti per affrontare un dolore non superato, da Lea (Roller Coaster), che con un po’ di fortuna e un’amicizia sincera da una malattia forse ci si può riprendere.
5. Per Roller Coaster, ti abbiamo anche vista anche sul Lido di Venezia per questa pellicola che, come detto, racconta la lotta alla malattia. Quanto sono diversi i meccanismi per entrare nel personaggio a seconda del contesto?
Chiara: L’aspetto della vita reale merita diversi ragionamenti. Non ero sicura di poter interpretare una donna in quelle condizioni e di poter affrontare quel tipo di dolore, non avendolo mai provato. Avevo dubbi se accettare il ruolo in effetti. Con timore poi mi sono decisa. Ho visionato molti video di persone che parlavano delle proprie esperienze e spesso mi sono confrontata con la regista Manuela Procaccia che è anche figlia di medici. Conosceva molto bene questi profondi aspetti psicologici legati a una situazione simile.
6. Cosa ti ha fatto innamorare della recitazione e come è nata questa passione?
Chiara: Fin da ragazzina era il mio sogno segreto.
Non mi sembrava interessasse agli altri e me lo tenevo li, nei pensieri. La timidezza mi ha spinto a fare un corso di teatro e cinema, dove invece ho scoperto che essere timidi non è un male anzi, molti attori lo sono.
Mentre recito mi sento più libera che nella realtà, dove diverse paure e tanto senso del dovere non mi hanno mai fatto sentire granché libera.
Non amo molto essere me, preferisco avere l’opportunità di raccontare gli altri. È come scomparire, il vero scopo di ogni attore secondo me.
7. Nell’ultimo periodo hai attraversato l’Oceano per continuare a crescere professionalmente. Cosa ha dato alla tua recitazione l’esperienza negli Stati Uniti?
Chiara: Volevo stare un po’ lì, fare l’esperienza. In particolare, Los Angeles è un luogo dove quasi tutti sono attori e non si può prescindere dai provini e dalla formazione che anche le agenzie ti richiedono, oltre al curriculum.
Non è diverso dall’Italia, fatta eccezione per la lingua e per il coaching che è davvero molto usato per i dialetti e gli accenti, ma anche l’acting coach per recitare presente sul set.
Però mi mancava vivere in Italia.
Ho avuto una piccola esperienza recente su un set a Los Angeles per la Paramount e mi sono divertita molto, ma poi ero felice anche di tornare a casa dal mio cane.
8. Invece, se esiste, un tratto distintivo dei set italiani che fa molto profumo di casa?
Chiara: Non posso dire di avere ancora quell’esperienza di carriera importante, spero sarà così se il destino vorrà, ma essere a casa in generale è bello, ti senti sempre bene nelle tue radici. Più viaggi più lo senti profondamente.
9. Su quali aspetti hai lavorato in particolare per la prossima pellicola in uscita? Vediamo se riusciamo a strapparti anche qualche indiscrezione…
Chiara: Per il ghost-film The Solemn Vow per Amazon ho parlato molto con il regista Eros D’Antona.
Il mio personaggio è Carol, una madre che fa un patto con un’entità per salvare il figlio, perché non ha altre possibilità di agire.
Spesso un attore deve considerare le motivazioni del perché un personaggio fa delle scelte particolari. In scena ci sono anche le scelte dell’attore, gli aspetti tecnici da integrare a quelli emotivi.
Carol vive isolata in un caseggiato, ho cercato una sorta di isolamento per un periodo, per capire come ci si sente distaccati dal mondo.
Sono andata a casa di un’amica in campagna, per me che vivo a Milano è una dimensione totalmente diversa. Per la tecnica credo di aver trovato un mio modo, dopo che studi a un certo punto ti ritrovi a recitare e ti accorgi di questo step che hai conquistato con il lavoro all’accademia.
Integrare la tecnica e utilizzarla in scena è una bellissima sensazione, ti senti un attore in grado di fare ciò che il regista ti chiede di fare, di metterti a servizio della scena, del progetto.
10. Come in un finale di stagione, lasciaci un indizio su quello che accadrà nella prossima. Dove ti vedremo?
Chiara: posso dire che ho in uscita come co-protagonista, un film per Amazon Prime, un horror movie che si intitola The Solemn Vow e che uscirà sul mercato americano per poi arrivare subito dopo in Europa.
Nel frattempo, come ogni attrice, faccio provini e cerco di non pensare troppo agli esiti dei casting.
Una cosa è certa, farò vedere a mia nonna questo film di Amazon, fin da quando era ragazzina mi ha trasmesso la passione per questo genere, anche se io forse amo di più il drama classico.