Al giorno d’oggi, siamo abituati, quando ci rechiamo in un locale, sia esso ristorante o bar, a vedere il personale di servizio in divisa. L’abbigliamento dei camerieri, che ha caratteristiche specifiche, al giorno d’oggi, sia per motivi di immagine, sia per ragioni legate all’igiene, è cambiato molto nel corso del tempo.

Rispetto alle divise formali che rappresentavano l’abbigliamento dei camerieri anche solo fino a 30 o 40 anni fa, lo scenario odierno – e ne sono una prova questi abiti da lavoro personalizzati di Fullgadgets, azienda operante nella customizzazione online – è caratterizzato da un’immensa varietà di soluzioni che vanno dall’elegante al casual al rustico.

Per raccontare il percorso dell’abbigliamento da lavoro dei camerieri e, in generale, del personale di sala nei contesti in cui viene somministrato cibo, bisogna fare un ulteriore salto indietro nel tempo.

A quando, per la precisione? Al XVII secolo. A tale periodo della storia, infatti, risalgono testimonianze che parlano della presenza di figure che avevano il compito, nelle taverne, di servire a tavola. Un particolare interessante riguarda l’abitudine di indossare guanti bianchi. Il motivo? Dimostrare, con questo semplice dettaglio che, oggi come oggi, passa quasi inosservato, di non aver toccato le pietanze che portavano in tavola ai clienti.

Cameriere: quando è nata la professione come la conosciamo oggi?

La storia della professione del cameriere, come già accennato, è cambiata molto nel tempo. Un’altra tappa importante sono gli anni ‘30 del XIX secolo: nel 1837, è stato aperto a New York il primo ristorante, ossia il Delmonico’s.

Nasce così, dal punto di vista sociale e culturale, il concetto di uscire a mangiare. 

Questo mutamento ha avuto un impatto notevole sulla professione del cameriere che, anno dopo anno, si è diffusa sempre di più.

Ciò ha portato, tra le varie conseguenze, anche a cambiamenti nell’abbigliamento. All’inizio del XX secolo, le figure professionali a cui è dedicato questo articolo, infatti, hanno iniziato a indossare delle divise decisamente più leggere e confortevoli rispetto al passato.

Negli anni sopra menzionati, si è consolidata la tendenza, in qualche modo presente ancora oggi, del ricorso a capi come il gilet bianco e il pantalone nero per l’abbigliamento dei camerieri nei ristoranti di livello.

Un dato curioso: per tanti anni, le divise dei camerieri sono state disegnate e scelte con lo scopo di attirare soprattutto una clientela di sesso maschile. 

Con gli anni, però, le cose sono cambiate e i locali hanno cercato, per quanto possibile, di allinearsi alle tendenze fashion del momento, virando, in alcuni frangenti, addirittura verso il casual.

La situazione oggi

Se si guarda alla situazione di oggi, si può parlare, in linea generale, di uniformi caratterizzate da pantaloni scuri, capispalla bianchi ed eventualmente grembiuli.

La grande differenza si può notare nel momento in cui si guardano i camerieri di ristoranti di lusso e quelli di locali di livello più basso. Nel secondo caso, soprattutto quando si parla di bar invece che di ristoranti, è più frequente notare camerieri che indossano magliette o camicie con il logo aziendale.

In tutti i casi, come accennato all’inizio dell’articolo, l’obiettivo è quello di migliorare la brand awareness e di creare un’atmosfera piacevole per il cliente.

Guardando agli anni più recenti, quali sono le tendenze del momento? A prescindere dalle caratteristiche del locale e dal concept dietro a esso, non si può non chiamare in causa la sostenibilità.

Sono sempre di più i ristoranti, i bar e gli altri locali dove viene somministrato cibo che, quando scelgono l’abbigliamento dei propri camerieri e del personale di sala, si focalizzano sul rispetto dell’ambiente.

Dalla scelta di fibre tessili che non richiedono quantità ingenti di risorse naturali come l’acqua, fino al focus su poliestere e altri materiali plastici riciclati, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.