Contemporanea 2022, dal 18 maggio al 26 giugno, un festival dedicato alla creatività giovanile che coinvolgerà diversi linguaggi artistici: teatro, danza, musica, arte visiva, comicità d’autore, cinema, filosofia. Una nuova esperienza che ci porterà ad esplorare l’Arte nelle sue molteplici forme.
Musica – 18 maggio 2022 ore 20.00 GODOT.
LIVE 2022
CONTROTEMPO A TEATRO
Con Godot
Durata: 60 min.
GODOT.
Nasce e cresce alle porte di Milano. Coltiva sin da piccoli sogni e tulipani. Per anni scrive canzoni nella quiete della sua cameretta, fino a quando poi quella stanza sembra stargli troppo stretta. Comincia allora un viaggio che affonda le sue radici nella musica pop e cantautorale italiana, e che porta GODOT. a conoscersi e scoprirsi ad ogni suo nuovo testo. “Me ne vado a Londra” è il suo primo EP, a cui segue, nel 2020, “Controtempo”, il suo primo album.
Con il cuore sempre in fermento e le orecchie colme di suoni, oggi GODOT. è alle prese con la produzione di un nuovo capitolo della sua vita, desideroso di sperimentare e conoscere nuovi mondi e nuovi modi per raccontarsi. Nel 2022 sarà live con un set acustico in cui verranno raccolti i brani pubblicati sino a questo momento ed alcune anticipazioni dei prossimi lavori. Lo spettacolo si dividerà tra musica e parole.
Controtempo a teatro
Un viaggio tra musica e parole, aneddoti e racconti legati alle emozioni che sono alle base delle canzoni del giovane cantautore milanese. Il pubblico sarà trasportato in un’atmosfera intima in cui emergeranno sogni e ricordi. Per la prima volta a teatro in un concerto live, Godot. presenta brani del disco Controtempo e pezzi inediti Prezzo: € 11,50
Teatro – 19 e 20 maggio 2022 ore 20.00
Nutrimenti Terrestri
LIBERAMENTE ISPIRATO A LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA DI E.A. POE
Testo e regia: Simone Corso
Drammaturgia: Jovana Malinarić
con Carmelo Crisafulli, Giuditta Pascucci, Claudio Pellegrini
Produzione Nutrimenti Terrestri Durata: 60 min.
Nutrimenti Terrestri
Una compagnia teatrale fondata nel 1988 dal regista Ninni Bruschetta e l’attore Maurizio Puglisi che, dal 1998, gode del riconoscimento ministeriale quale impresa di produzione teatrale nell’ambito della ricerca e della sperimentazione. La compagnia ha collaborato negli anni con le maggiori strutture teatrali nazionali, come il Teatro di Roma, Il Teatro Stabile dell’Umbria, il Teatro Stabile delle Marche, il Teatro Stabile di Catania, l’Ente Teatrale Italiano, l’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina. Tra gli elementi fondanti della compagnia e le finalità artistiche che Nutrimenti Terrestri coltiva e persegue storicamente, trovano ampio spazio l’attenzione nei riguardi della drammaturgia contemporanea italiana, la ricerca e la valorizzazione dei nuovi autori e, nello specifico, l’attenzione che questi ultimi riservano nelle loro opere al mondo attuale e ai nodi critici del nostro tempo.
Liberamente ispirato a La maschera della Morte Rossa di E.A. Poe
Partendo dalla figura di Prospero fuori dalle fattezze simbolico-allegoriche cui lo destina il racconto originale, il personaggio e la sua vicenda vengono prese in esame quale exemplum da indagare attraverso l’obiettivo dell’oggi, nell’ancora perpetrarsi della crisi pandemica. Prospero, investito della responsabilità di essere re di un popolo che muore fuori dalle mura della sua roccaforte a causa della pestilenza che imperversa per il Paese, è schiacciato tra il ricordo del passato e il sogno del futuro da costruire dopo la quarantena. La sua tragedia si consuma proprio tra questi due poli, rappresentati dialetticamente dai personaggi di Laumone(l’Uomo, lo speziale, la ragion di Stato, la conservazione del prima) e Diana (la Donna, l’amore, le ragioni del popolo, la creazione). Liberamente ispirato tenta quindi di tradurre il dramma del principe nel dramma di questo tempo: sognare un domani diverso dopo i giorni tetri della pandemia è necessità e compito di tutti, ma ciò richiede responsabilità nell’azione e la prima di queste, forse, sta proprio nel riuscire a “vedere il mondo per com’è e amarlo”. Prezzo: €11,50
Teatro 21 maggio 2022 ore 20.00
Antonio Perretta
ANTONIO – VITA DI UN GUITTO
nato come progetto di formazione a cura di Tindaro Granata
alla scuola del Piccolo Teatro di Milano
di Antonio Perretta
con Antonio Perretta
durata 60 min.
Antonio Perretta
Nasce a Gaeta (LT) il 9 dicembre del 1994 e cresce a Sessa Aurunca (CE). Si dedica al teatro sin da bambino, entrando a far parte del Gruppo Teatrale Aurunkatelier di Tonino Calenzo. Dopo la maturità classica si trasferisce a Roma, dove, nel 2014, prende parte a L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello, regia di Ennio Coltorti. L’anno successivo è nel cast di Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, regia di Mario Baldini, al teatro di Pietrabbondante (IS), ed è il Blogger Emantik nella decima stagione di Un medico in famiglia. Studia presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Carmelo Rifici. Durante il percorso accademico partecipa all’iniziativa Dante in Duomo, a cura di Massimiliano Finazzer Flory, leggendo il terzo canto del Purgatorio all’interno del Duomo di Milano, e scrive e interpreta il suo primo monologo, dal titolo Antonio. Subito dopo il diploma al Piccolo, è nel cast di Doppio Sogno di Riccardo Favaro, dalla novella di Arthur Schnitzler, con la regia di Carmelo Rifici, e di M – Il Figlio del Secolo, dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, con Massimo Popolizio, Tommaso Ragno e Sandra Toffolatti, regia di Massimo Popolizio.
Antonio – Vita di un guitto
Il testo, nato come progetto di formazione a cura di Tindaro Granata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano sulla base del pluripremiato e meraviglioso “Antropolaroid”, affronta il mio rapporto con il teatro e il rapporto della mia famiglia con la figura di Totò. È possibile che l’essere stato chiamato Antonio, proprio in onore del Principe, abbia definito il mio percorso da prima che nascessi? Poi c’è Milano, e l’importanza che questa città ha avuto e ha per me e per gli artisti. È un testo che parla della mia terra, del teatro con cui sono cresciuto, di ciò che credo il teatro debba essere, di tempi che non esistono più, nei quali la semplicità era la chiave di tutto. I tempi dei contadini, della terra, dei paesi di campagna, e il racconto guarda nella loro direzione con una certa nostalgia, perché non è attraverso la semplicità che il mondo di oggi vuole che si viva. Ma da quant’è che non ci raccontiamo una storia intorno al fuoco?
Un ringraziamento speciale a Tindaro Granata, Leda Kreider, Emilia Tiburzi e Carmelo Rifici. Senza di loro, niente di tutto ciò sarebbe stato possibile.
Antonio Perretta Prezzo: €11,50
Teatro 22 maggio 2022 ore 20.00
Leda Kreider
K
Di Antonio Perretta
Interpretato da Leda Kreider Durata 60 min.
Leda Kreider
Italoamericana, classe 1991, si diploma alla Scuola del Teatro Piccolo di Milano sotto la direzione di Carmelo Rifici nel 2017. Tra le varie esperienze formative studia con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein, Fausto Paravidino, Serena Sinigaglia, Giorgio Sangati, Massimo Popolizio, Annamaria Guarnieri, Pupi Avati e Massimiliano Civica.
Dopo il periodo accademico prende parte allo spettacolo Uomini e No al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Carmelo Rifici, con il quale debutterà nuovamente a gennaio 2020 in Macbeth, le cose nascoste al LAC di Lugano. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Alex Rigola, al Teatro Stabile del Veneto. Aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, coreografie e regia di Alessio Maria Romano. Nel luglio 2018 debutta alla Biennale Teatro di Venezia in Orestea – Agamennone, Schiavi, Conversio della Compagnia Anagoor, regia di Simone Derai, in scena a Parigi e Mulheim. Ha seguito come collaboratrice-assistente alla regia Cuore di Cane, regia di Giorgio Sangati al Piccolo Teatro di Milano, e Se Questo e’ un Uomo, regia di Valter Malosti al TPE di Torino. A maggio 2019 debutta al Teatro Fabbricone di Prato nel ruolo di Margherita in Scene da Faust con la regia di Federico Tiezzi. Nel 2020 al Teatro della Tosse di Genova cura il movimento per gli attori ne I Rifiuti, la Citta` e la Morte di Fassbinder con la regia di Giovanni Ortoleva, e per il LAC di Lugano è diretta da Leonardo Lidi in un primo studio di Fedra, con il ruolo di Strofe. Nel 2021 ha debuttato con il ruolo di Beatrice in Purgatorio, La notte Lava la Mente, dalla seconda cantica di Dante nell’adattamento di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi. Inizia a sperimentare la scrittura per il teatro in un laboratorio con Lucia Calamaro, Angela Dematte` e incontra Monica Capuani durante un workshop sulla drammaturgia contemporanea inglese. È nel cast di alcune serie cinematografiche: Bella da Morire per Rai1-Cattleya diretta da Andrea Molaioli, nella prima stagione di Romulus per Groenlandia-Sky con la regia di Matteo Rovere, Fedeltà per Netflix e Fiori Sopra l’Inferno per Rai 1 con la regia di Carlo Carlei in lavorazione.
K
Cinque quadri, connessi e disconnessi. Schizofrenia ordinata di lingue e pensieri. Lame lucenti di ricordi lucidi e navigazioni emotive. Ricordi e denunce dal presente, dal passato, dal futuro. Voce femminile, in un tempo non precisato e allo stesso tempo cosciente, si avvicina ogni volta a immagini sicure, per poi cercare la risposta in una verità altrove. È la necessità di una martire che parli. Cosciente di dover bruciare di fronte alla folla, alla quale cerca di parlare ad alta voce del tempo che vede, che ha visto e che verrà. Si erge un urlo di lingue mescolate, di canto e di visioni multiple che parlano direttamente alla folla presente, evocando i morti che non ci abbandonano mai. E della forza, che sprigiona Amore sulla morte. È cinica, ironica e convinta. Una voce tragica Millennial. È sull’orlo del baratro. Ed è la nuova Storia, che vuole farsi largo. Prezzo: €11,50
Teatro 24 e 25 maggio 2022 ore 20.00
Le Ore Piccole/ Compagnia Dunamis
AUDIZIONE
Un progetto di Le Ore Piccole e Compagnia Dunamis
regia Daniele Santisi
con Matteo Carabelli, Chiara Arrigoni e Andrea Ferrara. Durata 80 min.
Le Ore Piccole
Un collettivo teatrale fondato da quattro ex allievi dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico (Chiara Arrigoni, Andrea Ferrara, Massimo Leone e Francesco Toto) che si dedica a progetti di nuova drammaturgia. Il gruppo debutta nel 2017 al Teatro India di Roma al Festival Dominio Pubblico con Audizione, scritto da Chiara Arrigoni, che viene selezionato per diversi festival e rassegne in Italia, Francia e Regno Unito e riceve diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Giovani Realtà del Teatro 2016, il Premio Nazionale delle Arti 2017, il Best Drama Performance allo Swindon Fringe Festival 2018 (UK); vincendo il Milano Off 2018 il collettivo porta lo spettacolo al festival di Avignone in collaborazione con il Campus International e poi vince il Trentatram Festival di Napoli come Migliore Spettacolo. Nel 2021 il collettivo le Ore Piccole incontra la Compagnia Dunamis: i due gruppi iniziano una collaborazione con un riallestimento del progetto Audizione.
Compagnia Dunamis
Fondata da Daniele Santisi, Matteo Carabelli e Paola Arcuria nel 2018 come settore di produzione teatrale dell’associazione Dunamis con sede a Milano. I principali riferimenti artistici della compagnia sono lo studio del corpo e della voce nel terzo teatro, in particolare Eugenio Barba e l’Odin Teatret, e il lavoro di regia e direzione dell’attore a partire dal testo drammaturgico di Peter Stein. I suoi tratti distintivi sono la contaminazione dei linguaggi e dei metodi di studio. Una grande influenza ha, inoltre, lo studio della musica, che condividono sia Daniele Santisi che Matteo Carabelli. Nel 2021 si inserisce nel lavoro della compagnia anche la ballerina Giada Vitteritti, che già insegna danza moderna e contemporanea nella Dunamis dal 2018.
Audizione
Ispirato a un fatto di cronaca avvenuto di recente nel Regno Unito: «party con roulette russa sessuale, in cui una persona è segretamente affetta da HIV e nessuno dei partecipanti alla festa è legittimato a usare preservativi». Lo scopo di questo gioco pericoloso è proprio «gustare il brivido di non sapere se si finirà contagiati». La notizia passa quasi inosservata, ma Chiara Arrigoni decide di trasformare l’episodio in un testo teatrale, rendendo protagonisti, però, non i ricchi e incauti giocatori di questo “sport estremo”, ma le vittime sacrificali che sono disposte a fare da untori silenziosi, forse per soldi, o forse per disperazione. L’idea è quella di raccontare la storia di due ragazzi costretti a sottostare alla dinamica di un ingiusto e crudele processo di selezione. Il gioco di potere e sopraffazione a cui sono sottoposti, infatti, racconta di tutto il mondo del lavoro, che sottopone chi vuole farne parte a dinamiche crudeli e predilige chi è disposto a fare il “lavoro sporco” mettendo a tacere la propria coscienza. Un crudele fatto di cronaca illumina uno scenario su un folle rito contemporaneo. Sullo sfondo di questa lotta tra disperati, infatti, incombe oscura la presenza di un folle rito contemporaneo, il baccanale tetro di una élite smarrita e perversa che gioca lungo il confine tra vita e morte: non vuole più sacrificare una vittima per perpetuare se stessa, ma al contrario, ambisce al contagio per tornare in contatto con la vita. Prezzo: €11,50
Comicità d’autore 26 e 27 maggio 2022 ore 20.00
Marianna Folli
WORK, BITCH!
Scritto e interpretato da Marianna Folli
Collaborazione drammaturgica Teo Guadalupi
Durata 55 min.
Marianna Folli
Tragicomica sin da quando, bambina, trascriveva i gialli di Agatha Christie per poi metterli in scena. Frequenta il corso attori della Paolo Grassi di Milano dove conosce Greta Cappelletti e Liv Ferracchiati, con i quali lavorerà a diversi spettacoli. Una volta diplomata lavora in teatro con numerosi artisti, ai quali deve molto della sua formazione, tra i quali Paolo Rossi e Fausto Paravidino. In tv, su La7 e sul 9 è a fianco di Maurizio Crozza e ricopre numerosi ruoli. Partecipa ai video de Il Terzo segreto di Satira ed è co-protagonista nella web serie modenese Rudi. Il debutto nel mondo cinematografico avviene nel film Call me by your name di Luca Guadagnino e a seguire Lamborghini di Bob Moresco. Scrive, con la collaborazione di Teo Guadalupi, lo spettacolo Work, bitch! Nel tempo libero suona piuttosto male il saxofono.
Work, bitch! (Traduzione: ma vai a lavorare, stronza!)
Secondo le peggiori enciclopedie è: una canzone di Britney Spears; la frase di un padre bresciano schifato dai perditempo; la supplica di un compagno che non sopporta più la partner casalinga. Partendo da questo titolo lo spettacolo si accende sul lavoro, che ha la grande capacità di rendere piene o vuote le nostre vite. Lo sa bene chi vive nella precarietà che, come equilibrista, si muove dal pieno al vuoto, dalla frenesia al silenzio. In un dialogo continuo con il pubblico nella forma dello stand up e del teatro di improvvisazione, Work, bitch! cerca di far ridere MA ANCHE RIFLETTERE (scherzo, perché c’è sempre bisogno di specificarlo?) sulle contraddizioni e le distorsioni delle nostre vite, destinate a prendere il ritmo del lavoro che scegliamo o siamo costretti a fare. Ma mica si lavora e basta. La vita è fatta di tanto. A volte si ama, si mangia e si sta in silenzio. Per chi ci riesce. Chi ci riesce?
Comicità d’autore 26 e 27 maggio 2022 ore 21.00
Luisa Bigiarini
HO PORTATO UN COCOMERO
Una millennial fuori luogo -tratto da una storia vera
Scritto e interpretato da Luisa Bigiarini
Durata 50 min.
Luisa Bigiarini Laureata in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Firenze, si diploma in Arte Drammatica alla Scuola Internazionale del Teatro Arsenale di Milano nel 2012 con la direzione artistica di Marina Spreafico e Kuniaki Ida. Perfeziona la sua formazione con John Strasberg, Karina Arutyunyan, Renata Ciaravino, Cesar Brie, Jean Paul Denizon, Michele Abbondanza, Silvia Gallerano, Cesare Ronconi, Virgilio Sieni e i Baro D’Evel Cirk Cie a La Biennale di Venezia. Lavora con Walter Leonardi in “Coma quando fiori piove”. È attrice e autrice di “Ho portato un cocomero” e attrice e co-autrice di “Va’ Gina!”. Ha collaborato per oltre tre anni con la Compagnia Teatrale Fenice dei Rifiuti. Conduce laboratori teatrali e di formazione per adulti e bambini.
Ho portato un cocomero Siamo cresciuti negli anni ’90, e mentre gli adolescenti degli anni ’80 ascoltavano i Sex Pistols, i Joy Divisione, i Clash, noi ballavamo con i Backstreet Boys e Ragazzi Italiani. Gli anni ’90 sono gli anni delle Boy Band, un insieme di ragazzi bellocci che cantano di amori perduti o inseguiti, dimenandosi all’unisono su basi musicali. E proprio come le Boy Band, gruppi musicali a metà, che cantavano senza saper suonare, anche la mia generazione si è sempre sentita a metà. Mai radicata in un credo, in una forte ideologia, spesso superficiale, approssimativa, in una parola persa. Il tutto si amplifica se nasci in un paesino di 700 abitanti, immerso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a due ore di distanza dal mondo. “Ho portato un cocomero” è la prima frase che Baby dice a Johnny in Dirty Dancing, poi lui se ne va e lei giustamente: “Potevo dire frase più cretina di questa? Potevo essere più fuori luogo di così?” Ecco, questa è la sensazione che caratterizza la mia esistenza. Perché non metto mai a fuoco i miei obiettivi, perché chiedo sempre “permesso”? Perché non sono più coraggiosa? Perché non sono nata Carola Rackete!?
Un monologo che cerca nell’infanzia in provincia, nei batticuori dei primi amori, nelle passioni e nelle ossessioni, nelle amicizie e nel loro tradimento le risposte alle domande del presente. Racconto ironico di alcuni fondamentali momenti di passaggio da una vita adolescente e immatura alla realtà della età adulta.
Cinema 28 maggio 2022 ore 20.00
Federico Frusciante
FRUSCIANTE RACCONTA IL CINEMA
di e con Federico Frusciante
Durata 80 min.
Federico Frusciante è un critico cinematografico e youtuber italiano. È noto principalmente per i suoi video in cui parla di cinema, dalle recensioni di singoli film alle analisi di un determinato genere, dai suoi consigli mensili alle monografie su un singolo regista. Oltre al cinema, trova uno spazio considerevole nel suo canale anche la musica, altro argomento di cui è molto appassionato. Il suo amore verso il cinema e verso la musica nasce durante la visione di Profondo Rosso da ragazzino. È stato tra i primi a parlare di cinema su YouTube e continua imperterrito ancora oggi a portare roba buona sul tubo.
Musica 29 maggio 2022 ore 20.00
KENTO
BARRE live!
Durata 80 min.
Kento Rapper e scrittore di Reggio Calabria con all’attivo 3 libri, 10 dischi e più di 1.000 concerti. Da oltre dieci anni tiene laboratori di scrittura in carceri, scuole e comunità di recupero. È stato ospite speciale del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo e sul main stage di Umbria Jazz. Premiato da ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cultura Contro le Mafie. Autore e interprete di serie trasmesse su Rai Gulp (Entra Nel Cerchio, 2020) e Repubblica TV (Barre Aperte, 2022).
BARRE live! Grazie ai laboratori di scrittura rap all’interno delle carceri minorili nasce il libro BARRE, edito lo scorso anno da Minimum Fax. Per la prima volta sul palco si esibiranno insieme a lui due giovani artisti, SIMBA e 33,formati nei suoi laboratori e pronti a farsi sentire con stile ed argomenti anche nel mondo dei liberi. Una serata che racconta l’urgenza del rap come mezzo di espressione e il suo ruolo ormai imprescindibile nel vivere e raccontare il nostro presente.
Teatro 31 maggio e 1° giugno 2022 ore 20.00 e 21.00
Alessandro Anglani
SEPHIROT IL GIOCO – UNO STUDIO SU CYRANO
Direttore: Alessandro Anglani
Iperdrammaturgia: Alessandro Anglani
Performer: Elisa Armellino, Ettore Chiummo, Edoardo Rivoira
Durata 40 min.
Alessandro Anglani
Laureato in Informatica e Comunicazione Digitale presso l’Università di Bari nel 2014, diplomato presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna nel 2017, ha lavorato con Cesar Brie, Vittorio Franceschi, Mario Gonzales, Walter Pagliaro. Ha seguito masterclass alla Biennale College di Venezia con Fabrice Murgia e Jakop Ahlbom. Nel 2018 inizia a collaborare con Robert Wilson nella pièce Oedipus Rex, con una tournée in importanti teatri italiani ed europei. Ha unito le conoscenze nell’ambito del corpo in scena con l’identità digitale, arrivando a sviluppare il workshop “Let ‘em feel your presence” al Watermill Center di New York. I suoi progetti di performance interattiva sono arrivati nel 2019 e 2020 semifinalisti alla Biennale College Teatro per registi under 30: “Eliogabalo – l’Anarchico incoronato” e “Montecchi e Capuleti”. Attualmente il suo progetto di interactive storytelling SEPHIROT – IL GIOCO ha vinto, in collaborazione con MAV Reality Srl, il bando “Sostegno alle startup innovative nel settore dei videogame” dell’Istituto Luce Cinecittà e LazioInnova che permetterà lo sviluppo di un videogioco basato su ipertesti con performer in motion capture. Al contempo, sviluppa con CIRMA e l’Università di Torino il software per interactive storytelling DOPPIOGIOCO nella sua versione compatibile con SEPHIROT.
Sephirot il Gioco – uno studio su Cyrano
La commedia originale, pubblicata nel 1897 dal poeta francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, è una storia di denuncia delle convenzioni imposte dalla società che è sempre stata rappresentata come una forza che circonda. Con Sephirot – il Gioco è possibile spostare la responsabilità di questa forza nelle mani del pubblico, che può scegliere se punire o assecondare l’arroganza del Guascone o premiare la caparbietà di Rossana che cerca nell’ amore la realizzazione di sé stessa: ciò non dipenderà più dal “destino o dal “giudizio morale” della storia, ma dalla volontà espressa dal pubblico che potrà interagire durante lo spettacolo.
COME AVVIENE L’INTERAZIONE? Il pubblico incontrerà in prima battuta il Direttore, che spiegherà le dinamiche di gioco, con particolare attenzione ai momenti in cui è richiesto l’intervento dei NON PROTAGONISTI. Ogni persona verrà munita di una SCHEDA NON PROTAGONISTA che indicherà il nome delle Scene Gioco e dei Bivi e le possibili modalità di interazione: si spazia dal semplice pronunciare il nome del protagonista, all’ alzata di mano, a vere e proprie azioni fisiche coerenti al contesto dell’ambientazione, o che emulano le azioni dei performer, giocando con o al loro posto.
Comicità d’autore 2 giugno 2022 Ore 20.00
Lorenzo Balducci
ALLEGRO, NON TROPPO
con Lorenzo Balducci
regia Mariano Lamberti
scritto e diretto da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti
Durata 60 min.
Lorenzo Balducci
È sicuramente uno degli attori più eclettici del panorama italiano, in grado di lavorare sia nella classica commedia nostrana (Verdone e Vanzina) che nel più ricercato cinema d’autore (Carlos Saura, Zulawsky, André Téchiné). Ma se al grande pubblico Balducci è tutt’al più un volto noto, nella comunità LGBT è una vera e propria celebrità, grazie a una serie di folli video en travesti che hanno ottenuto decine di migliaia di visualizzazioni, trasformandolo in una star del web.
Allegro, non troppo
È un progetto di stand up comedy che si inserisce nella tradizione di grandi performer del passato come Lenny Bruce o, per restare in tema LGBT, di Hannah Gadsby, autrice di “Nanette”, spettacolo di grandissimo successo. È proprio a questo modello di stand up che il nostro progetto si ispira, con un testo molto divertente ma allo stesso tempo graffiante, duro e toccante, destinato sicuramente a far parlare di sé.
Con l’ausilio di video, nel suo inimitabile stile da grande performer, Balducci ci porterà per mano alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT, non tralasciando momenti intimi ispirati ad elementi strettamente biografici (il suo difficile coming out) e pause di riflessione più serie sul problema.
Musica 3 giugno 2022 ore 20.00
THE CROWSROADS
CONCERTO LIVE
Durata: 60 min.
The Crowsroads – Concerto Live
Evento dedicato a L’Isola che non c’era, realtà editoriale che da oltre 20 anni è attiva sulla musica italiana attraverso un aggiornamento quotidiano sul sito www.lisolachenoncera.it e i social collegati. Una volta all’anno organizza il Premio L’Artista che non c’era, giunto alla 19ª ediz. Tra i vari vincitori ci sono The Crowsroads, protagonisti di questa serata. Un duo folk-rock-blues dal sound ruvido e coinvolgente, caratterizzato da un uso originale dell’armonica e solide ritmiche di chitarra a cui si aggiungono riusciti intrecci vocali. Si sono esibiti al Pistoia Blues e negli anni hanno collaborato con Sarah J. Morris, Jono Manson, Frankie Chavez e aperto i concerti di Robben Ford, Stef Burns, Treves Blues Band, Danny Bryant.
Teatro 5 giugno 2022 ore 20.00
Chiara Tomei
VIA NOMENTANA
“Mise en lecture”
di e con Chiara Tomei
Durata: 60 min.
Chiara Tomei
Classe ’89. Si diploma nel 2015 alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Lavora come attrice in teatro per il Teatro Binario 7 di Monza nelle produzioni “Uno che conoscevo” (2017) e “Come sono diventato stupido” (2018), testi e regia di C. Accordino. Per il Teatro Menotti di Milano nelle produzioni “Ticket to ride” (2017) e nella rassegna “Fragili come la terra” (2021) dirette da E. Russo. Sotto la direzione artistica di G. Solari nei progetti internazionali “Metropolis (2017)” e “Bussole Rotte” (2016). Lavora con la compagnia di Paolo Rossi dal 2018 nelle produzioni Il “Re anarchico e i Fuorilegge di Versailles” e “Microteatro on the road”. Nella produzione “Ana contro la muerte” testo e regia di G.Calderon (2021) prodotta da Ert. Come autrice, debutta nel 2016 con il monologo scritto e interpretato “In-cinta, storia di una forza gravitazionale.” (finalista del premio Tangram Teatro di Torino). Dal 2019 è fondatrice e autrice del collettivo Talia’ s Machine, con il quale vincono il premio Scintille e La giovane scena delle donne con il testo “Hot- chiamate in attesa.”
Via Nomentana
Alle 6.39 di un giovedì mattina del 1999 Clara aveva già trascorso 18.142 ore e ascoltato 520 storiellette dagli intrecci pressoché ripetitivi, inventate dal padre per trascorrere il tempo sulla trafficatissima via Nomentana, quando la grigio pollution Renault 19 decide di fermarsi e non ripartire. Scappo o resto? is not the question per Clara già lontana dal veicolo e dal padre inconsapevole-colpevole. Sotto l’ombra dei famosi pini di Roma che costeggiano la strada, si imbatte in tutti i figli del traffico: tutti quelli che si svegliano sempre un’ora prima per fottere segretamente chi arriva in tempo, sono i mediocri o i miserabili, che l’accompagneranno o ostacoleranno nella sua corsa verso la verità. Ma un incidente non le consentirà più di andare avanti e la metterà di fronte alla storia più tragica e più dolorosa della sua vita: un Fratello dimenticato su quella strada, morto anni prima. Via Nomentana, è un Romanzo di formazione sullo sfondo mitico delle strade di Roma e su quello storico degli anni 90, della sua musica e dei suoi corruttori, sotto la stella e le speranze di un nuovo millennio in arrivo e la catastrofe che invece ci avrebbe consegnato. Clara ha 9 anni anche se non sembra. In un gioco continuo fra persona-personaggio-attore, è una discesa agl’inferi quella di Clara, Orfeo femminista alla ricerca della sua Euridice, che altro non è se non la sua consapevolezza. Al centro della scena non un semplice veicolo ma forse una macchina del tempo, o una macchina della verità, laddove il ricordare al pari del ricercare offrono il vettore per il più arduo dei viaggi, quello dentro noi stessi, con le nostre ferite, sensi di colpa, negazioni. Inventare storie, narrare e narrarsi sarà per Clara il carburante della sua ricerca. Per quello sciocco antico bisogno umano di vedere e di vedersi. Intorno al fuoco, in un salotto, in un cortile, su uno schermo al cinema o su un telefonino, in un teatro.
Danza 7 giugno 2022 ore 20.00
DanceHaus Company
LITANIA
Idea, regia e coreografia MATTEO BITTANTE
Durata 60 min.
Matteo Bittante
Formatosi a metà degli anni ’90 come danzatore tra la Fondazione Teatro Nuovo di Torino e l’Hamburg Ballettschule “J. Neumeier”, oggi è co-direttore del Centro Nazionale di Produzione della Danza di Milano DANCEHAUS più, riconosciuto dal MIC, Regione Lombardia, Comune di Milano e direttore artistico e coreografo della DanceHaus Company. Nel 2011 è cofondatore di Contart, associazione artistica che si occupa di formazione del pubblico e promozione della danza contemporanea, che dal 2014 fa parte del network DANCEHAUSpiù. Attualmente Art Director per il marchio Tom Rebl, nella sua carriera ha affiancato personaggi del calibro di: Tiziano Ferro, Filippa Giordano, Giusy Versace, Raimondo Todaro, Raffaella Carrà, Antonio Marras, Dolcenera, Neffa, Hot Dust. Dal 2006 è docente di Accademia Susanna Beltrami – Triennio di formazione per danzatori contemporanei. Ha lavorato come danzatore per: Ballet National de Marseille Roland Petit; Teatro alla Scala di Milano, Stadtheater Bremenhaven, Compagnie Aenaon Daniel Lommel, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Balletto dell’Esperia, Teatro Nuovo Torino, con le coreografie di Neumeier, Petit, Duato, North, Dell’Ara, Nureyev, Bourmaister, Kemp, Berriel, Della Monica,Lommel. Ha danzato accanto alle étoiles Myrna Kamara, Oriella Dorella, Carlotta Zamparo, Luciana Savignano. Si avvicina alla coreografia nel 1999 fondando assieme a Margherita Miralli il Giovane Balletto Italiano grazie al quale sperimenta i primi lavori artistici. Dal 2003 collabora con Susanna Beltrami in tutte le sue creazioni. Nel 2005 è direttore artistico di Modeldanzando fondata da Chiara Benedetti.
Litania
Un trasporto in una dimensione ultraterrena e un grido di una stessa generazione verso l’uomo che invade il territorio naturale in cui risiede l’anima. Ciò che emerge è un corpo che trascende verso la comunità e l’armonia collettiva, per battersi, ma soprattutto per vivere. Litania è una performance in cui vivono in contrapposizione due diverse entità: da una parte l’azione analitica e razionale che spinge l’uomo verso la forma macchinosa delle cose; e dall’altra, la spinta emotiva e sensibile dell’istinto. In un incontro e in una lotta per la supremazia, o per una resa, si compie un equilibrio delle due parti, a favore di una sopravvivenza che non eleva le vittime ma loda i carnefici.
Teatro 8 e 9 giugno 2022 ore 20.00
Peso Piuma
ALL YOU CAN HITLER
Testo BR Franchi
Regia scene e costumi Andrea Piazza
con Riccardo Bursi, Simone Cammarata, Riccardo Vicardi
Produzione Peso piuma
Durata 70 min.
Peso Piuma
Cioè: leggeri, agili e diretti. Come ogni altra compagnia under 30, il gruppo nasce infatti perché convinto della necessità che serva tornare a fare un teatro “per tutti” che, pur toccando temi seri e profondi, non dimentichi mai il divertimento e l’ironia. Decidono per questo di partire dalle storie più che dai concetti e dai personaggi più che dai performer, mettendo la vita reale, anche se non sempre raccontata realisticamente, al centro della loro ricerca. Conosciutisi tra i corridoi della Paolo Grassi e quelli dello Stabile di Genova, con All you can Hitler vincono il bando Richiedo Asilo Artistico (PimOff e Associazione Quarantasettezeroquattro): debuttano al festival Contaminazioni Digitali nel 2020, per approdare poi nel 2021 al Festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25
All you can Hitler
Siamo nel mezzo del Pacifico, nel Kiribati, primo Paese a rischio di sparizione a causa dell’innalzamento del livello dei mari. Su questo sfondo drammaticamente reale, troviamo un’immaginaria ditta italiana di merendine e il suo gestore, che cerca il modo di tornare a casa mentre una pioggia sempre più fitta impedisce l’arrivo di un aereo che lo salvi. Con lui, solo il tuttofare Chao: immigrato cambogiano, “nero, cinese, albino e omosessuale”, naufragato sull’isola da bambino. L’equilibrio cede con l’arrivo dello studente Garelli, emulo di Che Guevara venuto a liberare il popolo del Kiribati, senza che questo gliel’abbia mai chiesto. Ne nasce una commedia cinica, ritmata e politicamente scorretta: la sala break della ditta diventerà presto il terreno di una lotta identitaria, con echi alle condizioni climatiche, sociali e politiche che costituiscono i demoni di ognuno. L’ultimo baluardo di un capitalismo che ha infranto le sue promesse, circondato da un deserto di acqua salata.
Musica 10 giugno 2022 ore 20.00
GARA00
CONCERTO LIVE
Durata: 60 min.
Evento dedicato a L’Isola che non c’era, realtà editoriale che da oltre 20 anni è attiva sulla musica italiana attraverso un aggiornamento quotidiano sul sito www.lisolachenoncera.it e i social collegati. Nel corso delle varie attività, molte le occasioni per conoscere giovani talenti musicali, come il protagonista della serata, Giuseppe Garavana. Oltre alla sua attività solistica, ha fondato ‘Gara00’, progetto dal taglio rock (sporcato da blues, psichedelia, prog…). Frequentando il Cpm di Milano e L’Associazione Minuetto, ha potuto accompagnare già in giovane età artisti come: Ornella Vanoni, Omar Pedrini, Bernardo Lanzetti, Ghemon ed altri.
Musica classica 11 giugno ore 20.00
Quintetto Conservatorio Svizzera Italiana
TRA IL CLASSICO E IL ROMANTICO
Tomer Sharoni – clarinetto
Katariina Maria Kits – violino I
Nadzeya Saladukhina – violino II
Jone Diamantini – viola
Pedro Fernàndez Millàn – violoncello
Durata: 70 min.
Il quintetto del Conservatorio della Svizzera italiana
Una formazione di giovani che offre due tra le opere più celebri e affascinanti del repertorio che unisce al tradizionale quartetto d’archi la presenza del clarinetto. La voce sognante di questo strumento crea un tessuto di melodie e ornamenti che arricchiscono l’articolazione timbrica degli archi e si salda in un dialogo che alterna frasi musicali con una fortissima potenza emotiva.
Tra il classico e il romantico
Mozart e Brahms coinvolgono profondamente il pubblico con la stessa intuizione timbrica trattata all’apice di due stili storicamente differenti: il classicismo delle forme e del mondo mozartiano si trasfigura nel crepuscolo romantico di Brahms per una serata che saprà dimostrare l’intramontabile attualità di questa musica.
Wolfgang Amadeus Mozart – Quintetto in La Maggiore KV 581
per clarinetto, due violini, viola e violoncello
Allegro, larghetto, minuetto e allegretto con variazioni
Johannes Brahms – Quintetto in Si minore op.115 per clarinetto,
due violini, viola e violoncello Allegro, Adagio, Andantino, Finale
Teatro 12 giugno 2022 ore 20.00
Riccardo Dal Ferro
SENECA NEL TRAFFICO
Di e con Riccardo Dal Ferro – Rick Dufer
Durata 70 min.
Riccardo Dal Ferro
Consegue il diploma classico a indirizzo linguistico presso il liceo “G. Zanella” di Schio (VI) e si laurea successivamente in filosofia presso l’Università di Padova. Collabora con numerose riviste, cartacee e online, trattando di attualità, filosofia, letteratura. Si occupa di storytelling e copywriting attraverso vari progetti multimediali. Dal 2007 insegna scrittura creativa e sceneggiatura e nell’anno 2009/10 collabora con la cattedra di “Storia del pensiero scientifico” del professor Fabio Grigenti, all’Università di Padova. Porta avanti un progetto di divulgazione letteraria e filosofica sul web attraverso il suo canale YouTube “Rick DuFer” e il suo programma podcast “Daily Cogito “, partecipa periodicamente a conferenze e organizza seminari. È autore e interprete di molti monologhi teatrali a sfondo letterario, filosofico e satirico. Inventa la Stand-Up Philosophy, spettacolo di satira filosofica che nel 2016 porta in tutta Italia. Nel 2014 pubblica il suo romanzo d’esordio “I Pianeti Impossibili”, edito da Tragopano Edizioni. Nel 2015 fonda la sua scuola di scrittura e creatività “Accademia Orwell” che nel 2016 trova sede anche a Padova, Bologna e Roma. Collabora con vari enti formativi e culturali sparsi su tutto il territorio come per esempio ENAC Lab, e l’associazione Popsophia. Nel 2016, su invito di Umberto Eco, interviene al Festival della Comunicazione di Camogli con una conferenza dal titolo “Divulgo Ergo Sum”. È presidente di giuria alla decima edizione (2017) del Festival Internazionale “Fiuggi Film Festival”. È direttore della rivista accademica ENDOXA, patrocinata dall’Università di Trieste ed edita da Mimesis. Nel giugno 2018 esce il suo libro “Elogio dell’idiozia”, saggio filosofico che nel 2021 vedrà una seconda edizione ampliata e rivista. Nel 2019 il suo nuovo monologo “Seneca nel Traffico” va in tour per l’Italia. Nel 2019 esce per De Agostini il suo “Spinoza e Popcorn “, libro che racconta le più importanti idee filosofiche analizzando le serie televisive. Nel 2020 esce la raccolta di racconti gotici “I Racconti della Vera Nuova Carne “, per edizioni Poliniani, illustrata da sua moglie Ary De Rizzo. Nel 2020 pubblica per Audible il podcast originale “Parole Preziose “, in collaborazione con l’amico e collega Roberto Mercadini. Nello stesso anno esce il podcast originale “A Mente Libera” per Storytel.
Seneca nel traffico
Facile sopravvivere da stoici in epoca romana: non c’era mica Facebook, non c’erano nemmeno gli ingorghi di Milano, il Black Friday, i gratta-e-vinci, i terrapiattisti (anzi, quelli c’erano anche allora). Insomma, essere stoici in un’epoca diversa dalla nostra sembra facile, accessibile, quasi inevitabile. Eppure, le cose non stavano esattamente così: c’erano le congiure, i senatori avidi, gli imperatori che ammazzavano tutta la famiglia, gli esili e le accuse di piazza. Insomma, il frastuono, il caos, il casino c’è sempre stato, anche ai tempi di Seneca. Così, è bello immaginare come i grandi filosofi del passato, da Socrate a Marco Aurelio, da Platone ad Epitteto, avrebbero vissuto la nostra epoca. Partendo dagli scritti di questi grandi uomini, che hanno saputo trovare (non sempre) la serenità in mezzo al trambusto, lo spettacolo “Seneca nel Traffico” cerca di scovare alcuni indizi utili a vivere con tranquillità nell’epoca dei social network. Ma con moderazione.
Teatro 14 e 15 giugno 2022 ore 20.00
Enrico Ballardini e Helena Hellwig
SOLI COME I PINK FLOYD
Scritto e diretto da Enrico Ballardini
Con Enrico Ballardini e Helena Hellwig
Arrangiamenti di Enrico Ballardini
Durata 60 min.
Enrico Ballardini
Attore, regista, autore, musicista e cantautore. A diciannove anni entra alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano (per fuggirne a 20). Si è formato con il regista Claudio Orlandini. Approfondisce la sua formazione con artisti quali Danio Manfredini, César Brie, Tahdashi Suzuki, e con actor coach statunitensi quali: Lola Cohen, Bernard Hiller, Greata Seacat, Francesca Viscardi Leonetti. A teatro è stato diretto e ha collaborato con diversi registi italiani e stranieri, tra cui Emma Dante, Simon Mc Burney, Mary Zimmerman, Theodoros Terzopulos, Claudio Orlandini, Emilio Russo, Stefano De Luca, Claudio Autelli, Giuseppe Isgrò, Omar Nedjari. Esordisce come regista nello spettacolo “In panne” di Friedrich Durrenmatt. Insieme a Davide Gorla e Giulia D’ Imperio, fonda la compagnia teatrale “Odemà”, con la quale ottengono la Segnalazione speciale al Premio Scenario 2009, Premio dello spettatore per il miglior spettacolo 2009-2010, con il progetto da loro scritto, diretto e interpretato “A tua immagine”, di cui firma anche le musiche. Spettacolo che approda al Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2015-2016. Sempre per Odemà firma la drammaturgia di “Mea Culpa” e “Acordo di Mare”. Tra le principali produzioni cinematografiche alle quali ha partecipato: “Il capitale umano”, di Paolo Virzì, “Vallanzasca – gli angeli del male”, di Michele Placido, “The International” di Tom Tykwer, “La cura del gorilla”, di Carlo Sigon, “L’ultimo giorno d’inverno”, di Sergio F. Ferrari, Miglior Film nel 2010 al festival internacional de Cine GLBT di La Paz (Bolivia). Partecipa inoltre a diversi film, sceneggiati e sit com per la TV italiana e svizzera. Come musicista e cantautore, nel 2010, viene premiato al concorso Note Scordate indetto dall’A. N. M. I. L. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro).
Helena Hellwig
Madre milanese e padre tedesco, nasce a Milano e pur non essendo figlia d’arte, fin da piccola mostra una spiccata predisposizione per la musica e contemporaneamente agli studi classici, all’età di 15 anni si iscrive al CET-Centro Europeo Toscolano, la scuola fondata e diretta da Mogol conseguendo il diploma E.V.T.S Voicecraft. Nel 2001 in occasione di un provino presso una casa discografica Helena conosce Andrea Bocelli che la sceglie per farla cantare nel duetto “L’Abitudine”, pubblicato nell’album “Cieli di Toscana” e partecipa al tour promozionale del disco, esibendosi dal vivo in tutto il mondo, al fianco di Bocelli. L’anno seguente, sempre attraverso un provino musicale, incontra il Maestro Ennio Morricone che le chiede di collaborare alla colonna sonora del film a cartoni animati “Aida degli alberi” interpretando la canzone “Frange di nuvole”. È grazie a queste prestigiose partecipazioni che nel febbraio del 2004 viene pubblicato l’album di debutto di Helena intitolato “Per conto mio”. Frequenta un corso di teatro alla scuola “Quelli di Grock” e un corso di “Storia e conservazione dei beni teatrali, cinematografici e televisivi” all’Università Statale di Milano. Nel 2006, in collaborazione con Planet Funk, Helena è scelta dalla Coca Cola per incidere il brano “We stand together”, inno ufficiale delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, e segue il viaggio della fiamma olimpica, esibendosi in concerti in tutta Italia. Nel marzo 2006 partecipa nella categoria Giovani alla 56^ Edizione del Festival di Sanremo con il brano scritto per lei da Mango, “Di luna morirei”, classificandosi terza (prima fra le interpreti femminili) e riceve il premio A.F.I. Nell’ottobre 2015 ha preso parte al Concorso Nazionale per Cantautrici “Io sono un’isola” Bianca d’Aponte aggiudicandosi ben 3 premi: -Premio della Critica-Premio per la miglior interpretazione-Premio per il miglior testo. Ha partecipato per cinque stagioni sulla “7” e successivamente la “Nove” alla trasmissione di Maurizio Crozza “Crozza nel paese delle meraviglie” in qualità di attrice e cantante.
Soli come i Pink Floyd
Un arrangiamento in solitaria di alcune tra le opere più conosciute dei Pink Floyd accompagna le riflessioni deliranti di un personaggio solo, che pare appena uscito da un quadro surreale di Magritte, stretto al suo ideale di amore, di vita, di nascita e di morte. Inseguito dalla voce prorompente di un amore perduto, il nostro omino nero si immerge in atmosfere psichedeliche senza ritorno.
Lui, che barcolla tra il senso e le parole.
Lei, per cui le parole sono solo suoni.
Loro, per i quali i pensieri sono come sogni.
La scena, piazza comune che accoglie l’Altro, in ragione e follia.
L’uomo dalla schiena infuocata che incontra il suo doppio della copertina di “Wish you were here” e la voce di “The great gig in the sky”, si ritrovano a girare nello stesso spazio, come passanti sul marciapiede di una vita comune. Una. Unica.
Come due soli solitari: risplendono, anche se distanti anni luce.
Cinema 16 giugno 2022 ore 20.00
EASY LIVING – LA VITA FACILE
Proiezione film diretto da Orso e Peter Miyakawa
Durata: 80 min.
Definiti «la nuova coppia di fratelli del cinema italiano», Peter e Orso Miyakawa hanno un trascorso cosmopolita che li ha portati a vivere tra Torino, Tokyo, Parigi, gli Stati Uniti e Milano. Il loro primo lungometraggio «Easy Living», con un cast tutto milanese, racconta l’amicizia tra un quattordicenne, la sorellastra universitaria che contrabbanda medicine sulla frontiera italo-francese, un bizzarro maestro di tennis americano che sogna di fare il pittore e un migrante clandestino intenzionato a raggiungere la moglie incinta a Parigi. Orso e Peter saranno presenti in sala per rispondere alle domande del pubblico.
Teatro 18 e 19 giugno 2022 ore 20.00
PREMIO SCINTILLE 2022
Concorso rivolto a compagnie teatrali professionali under 35 finalizzato alla produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale. Il concorso, giunto alla dodicesima edizione, è promosso e realizzato da Teatro Menotti di Milano in collaborazione con Festival AstiTeatro e con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Si svolgerà il 17 e 18 giugno ad Asti, nei cortili dei Palazzi storici, all’interno di AstiTeatro 44, e il 18 e 19 giugno a Milano al Teatro Menotti. Possono partecipare compagnie professionali composte da un massimo di 8 attori, residenti in Italia, i cui membri non abbiano più di 35 anni, che abbiano un progetto non ancora realizzato di spettacolo, di drammaturgia contemporanea originale o riscrittura di classici, preferibilmente sul tema della multiculturalità. Dopo una prima selezione tra le proposte pervenute, saranno individuate otto compagnie che presenteranno un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo ad Asti e Milano. Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2022/2023 di Asti e del Teatro Menotti di Milano.
La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si svilupperà attraverso la programmazione di una recita dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese. La compagnia selezionata circuiterà con un cachet fisso stabilito in 1.500 euro + iva (onnicomprensivo di scheda tecnica e aiuti su piazza).
Ingresso libero
Danza 26 giugno 2022 ore 17.00
Pietro Marullo
RESIDENZA PIETRO MARULLO – HERMANDAD
Idea, regia e coreografia Pietro Marullo
Creazione suono Jean Noel Boisse
Scenografia Pietro Marullo & Diana Ciufo
luci Ryoya Fudetani
Consigliere drammaturgia Enrico Pitozzi
Durata 50 min.
Pietro Marullo
Regista, scrittore, artista visivo e coreografo. Il suo lavoro artistico è al confine tra teatro e arti visive, danza, video e installazione sonora. Dal 2017 è artista associato al Festival Oriente Occidente di Rovereto (Italia), dal 2019 è associato alla piattaforma internazionale asiatica CROSSING THE SEA e dal 2020 alle Halles de Schaerbeek di Bruxelles. Dal 2022, diventa artista associato al Dance Haus di Milano. Pietro Marullo è nato nel 1985 a Napoli dove ha frequentato la Facoltà di Filosofia e Lettere e l’International Center for Actor Research (ICRA Project). Tra il 2001 e il 2007 si interessa al teatro fisico e visivo, movimento e maschera: ricerca che sviluppa attraverso stage internazionali diretti da Marise Flach, (Milano, Piccolo Teatro), da Thomas Leabahrt (Parigi, Seahorse Theatre), da Corinne Soume (Londra, Théâtre de l’Ange Fou). Nel 2008 si è trasferito a Bruxelles per studiare regia all’Institut National Supérieur des Arts de la Scène (INSAS). Artisticamente moltiplica le esperienze tra Francia, Italia e Germania: recita in Morte a Venezia diretto da Thomas Ostermeier alla Biennale di Venezia 2011. Nell’agosto 2017 ha realizzato WRECK-List of extinct species, spettacolo sul tema del naufragio, la cui prima assoluta ha aperto il Festival Oriente Occidente di Rovereto, nella splendida cornice del MART (Museo d’Arte Contemporanea della città di Rovereto – Trento). Questo progetto, frutto di una coproduzione internazionale tra Belgio (Théâtre Varia, Commission Intedisciplinaire della FWB, Théâtre Marni), Francia (Ramdam un centre d’art de Lyon, CNCD La Briqueterie de Val-de- Marne), Svizzera (TanzHaus a Zurigo) e Italia (Festival Oriente Occidente, MART Museum), è stata selezionata dalla rete AEROWAVES, che ne garantisce un’ampia distribuzione in Europa e nel mondo, sotto l’etichetta “Aerowaves Twenty18 Artist”. Questo progetto è anche finalista al PREMIO ARTE LAGUNA 2018 e al concorso internazionale DANCE ELARGIE 2018 organizzato dal Théâtre de la Ville de Paris e dalla Fondazione Hermès. Questo spettacolo è attualmente in tournée in Europa, America e Asia.
Hermandad
È una parola bellissima, con una acca iniziale che le dà il giusto soffio vitale per saltare sulle tre vocali di cui è composta. Ci sono parole senza sapore e che hanno perso il loro gusto. Una di queste è sicuramente la parola «fratellanza». Nella mia bocca, questo suono non riesce più ad accendere immaginari. Poi però un giorno, in terra straniera, ti cade nell’orecchio un suono nuovo, che d’un tratto ha il potere di rifarti sentire quello slancio antico, quel sentimento oceanico del mondo. HERMANDAD proviene dal latino / germanus / germoglio. La usiamo per indicare, senza distinzione di genere, i legami di fraternità e sorellanza. Questo spettacolo nasce da questa mancanza di parole. Da questo non saper più nominare quella ‘cosa’ e quel bisogno di stare insieme. Cos’è l’Altro e cosa sono io per l’altro quando siamo al di là dei rapporti di conflitto e profitto? Questo spettacolo nasce da questa mancanza di parole. Da questo non saper più nominare quella ’cosa’ e quel bisogno di stare insieme. Cos’è l’Altro e cosa sono io per l’altro quando siamo al di là dei rapporti di conflitto e profitto? L’artista Pietro Marullo sarà in residenza al Teatro Menotti dal 20 al 26 giugno.
Teatro. 23 e 24 giugno 2022 ore 20.00
Valeria Fornoni
MUTA
Ritratto di un Prato
Di Zeno Piovesan
Regia di Valeria Fornoni
Con Eleonora Fuser
Sound di Maurizio Berta
Scenografia di Marianna Cavallotti
Comunicazione a cura di Matilda di Nardo
Produzione INLUOGO
Durata 50 min
Il collettivo InLuogo
È composto dal drammaturgo Zeno Piovesan, dalla regista teatrale Valeria Fornoni e dalla producer Matilda Di Nardo. Il collettivo ha creato e organizzato il progetto InLuogo 2021, evento site specifico di teatro, danza e musica a Prato della Fiera (TV), in collaborazione con il comune di Treviso. Dal 2021 il collettivo raccoglie testimonianze nazionali e internazionali audiovisive per restituire un confronto a più voci sul tema del luogo.
Muta
Ritratto di un Prato nasce in occasione del progetto site specific InLuogo che si è tenuto il 4 settembre 2021 a Prato della Fiera di Treviso. L’evento, attraverso l’unione di diversi punti di vista offerti da performance musicali, di danza, di teatro di prosa, ha cercato di indagare in profondità il rapporto tra teatro e luogo, tra uomo e natura e il possibile equilibrio tra spazio urbano e spazio naturale. Il testo dello spettacolo è stato scritto a partire dallo studio del luogo e della sua Storia, dall’analisi delle sue caratteristiche fisiche e antropologiche. Le informazioni raccolte hanno costituito un terreno fertile per la creazione di una narrazione che prende avvio dalla specificità della realtà di Prato della Fiera, ma che aspira ad una sua indipendente autonomia e che suggerisce diversi spunti di riflessione su varie tematiche e su innumerevoli altri luoghi che hanno avuto un simile destino. Una Vecchia, con più di mille anni, è l’ultima abitante rimasta a Prato della Fiera. Un luogo che in origine era un grande prato verde, circondato dal fiume Sile, nel quartiere di Fiera a pochi passi dalla città di Treviso e che nel tempo è stato trasformato in un parcheggio abusivo. La Vecchia, una figura mitologica in punto di morte, fa il bilancio della sua strana vita, rivivendone alcuni momenti salienti.
SEZIONE ARTI VISIVE –Dal 19 al 25 maggio
VERYSERI LAB X TEATRO MENOTTI
Lo studio Very Seri Lab nasce dalla mente creativa di tre artisti emergenti: Tiziano Crisanti, Farouk El Sharkawy e Lorenzo Gerletti.
Specializzati in stampa d’arte, approdano al Menotti con 6 appuntamenti imperdibili che vi catapulteranno in una realtà fatta di arte, divertimento e intrattenimento.
- 19 maggio ore 18
Vernissage| Eppur tutto si muove
Inaugurazione della mostra nel foyer del teatro e incontro con gli artisti
- 20 maggio dalle ore 10 alle 18
Talk&prove di stampa xilografica
50 posti disponibili – Incontri suddivisi in 4 sessioni da 2 ore
Attraverso l’uso di moduli xilografici si comporranno una serie di stampe per spiegare la tecnica e le curiosità di questa arte. I partecipanti porteranno a casa una copia della tiratura realizzata.
- 21 maggio ore 10
Talk Veryseri
I ragazzi del Veryseri Lab racconteranno la loro realtà condividendo con il pubblico la loro esperienza
- 22 maggio ore 10
Live Painting
Farouk, Lorenzo e Tiziano eseguiranno un dipinto a 6 mani accompagnati dalla musica live degli artisti della Petricore Sounds
- 24 maggio dalle 10 alle 18
Live printing serigrafia
20 posti disponibili – Incontri suddivisi in 4 sessioni da 2 ore
Verrà approfondita la storia e la tecnica della stampa serigrafica seguita da una dimostrazione live
- 25 maggio ore 17
Presentazione libro V.I.P.
a cura del professore Daniel Tummolillo
V.I.P., Various Italian Printmake, è il primo libro italiano incentrato sul mondo della serigrafia in Italia scritto da Daniel Tummolillo, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera
Tutti gli eventi sono a ingresso libero
Mostra fotografica dal 17 al 20 giugno
AGNEMAG
SBAVA PIANGI AMA
Agnemag (Agnese Carbone)
È una giovane fotografa di Milano. Gran parte della sua ricerca artistica si concentra sull’esperienza umana dell’esserci, in una costante e paradossale relazione, scambio e chiasmo tra sé stessi e il mondo circostante. Un’esperienza che prescinde dal pensiero e che le viene naturale rappresentare visivamente attraverso un’atmosfera che va incontro al metafisico.
Recentemente è uscito il suo primo libro fotografico, Sbava Piangi Ama, pubblicato con SelfSelf books.
Sbava Piangi Ama
Il paradosso dell’Altro è che esso ci sfugge ma ci rispecchia allo stesso tempo. Per anni mi sono ritrovata a scontrarmi con questa sensazione cercando di convincermi che questa non fosse la realtà dei miei rapporti. I miei quaderni e la fotografia sono sempre stati il tentativo di dare forma a questo disordine emotivo: lo spazio che si crea tra l’Altro a prescindere da me e l’Altro come accadere inverato dal mio esistere. Sbava Piangi Ama è la concretizzazione di una acquisita consapevolezza della necessità di accettare e abbandonarsi a questo paradosso, riconoscerci e percepirci come identità sfaccettate e in continuo movimento; una ricerca analogica, intima ed estetica che presento sotto forma di brevi storie tratte dai rapporti che vivo. Le esposizioni multiple sono state realizzate direttamente su pellicola.
Contemporanea 2022 18 maggio ore 20
Controtempo a teatro Live 2022– Godot.
19|20 maggio ore 20
Liberamente ispirato a la maschera della morte rossa di E.A Poe – Nutrimenti Terrestri
21 maggio ore 20
Antonio – Antonio Perretta
22 maggio ore 20
K – Leda Kreider
24|25 maggio ore 20
Audizione – Le ore piccole – Compagnia Dunamis
26|27 maggio ore 20
Work Bitch! – Marianna Folli
26|27 maggio ore 21
Ho portato un cocomero – Luisa Bigiarini
28 maggio ore 20
Frusciante racconta il cinema – Federico Frusciante
29 maggio ore 20
Barre Live! – Kento
31 maggio | 1° giugno ore 20 e 21
Sephirot il gioco – Uno studio su Cyrano – Alessandro Anglani
19|25 maggio ore 20
VerySeri Lab X Teatro Menotti – VerySeri
2 giugno ore 20
Allegro, non troppo – Lorenzo Balducci
3 giugno ore 20
Concerto live – The croswroads
5 giugno ore 20
Via nomentana – “Mise en Lecture” – Chiara Tomei
7 giugno ore 20
Litania – Matteo Bittante
8|9 giugno ore 20
All you can Hitler – Peso piuma
10 giugno ore 20
Concerto live – Gara00
11 giugno ore 20
Tra il classico e il romantico – Quintetto del Conservatorio della Svizzera Italiana
12 giugno ore 20
Seneca nel traffico – Rick Dufer
14|15 giugno ore 20
Soli come i Pink Floyd – Enrico Ballardini e Helena Hellwig
16 giugno ore 20
Easy Living – La vita facile – Film diretto da Orso e Peter Miyakawa
17|20 giugno
Sbava Piangi Ama – Mostra fotografica – Agnemag
18|19 giugno ore 20
Premio Scintille 2022
23|24 giugno ore 20
Muta – Valeria Fornoni
26 giugno ore 17
Hermandad – Pietro Marullo
BIGLIETTERIA
biglietteria@teatromenotti.org tel. 0282873611
Teatro Menotti
Via Ciro Menotti 11
Dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
PREZZI
- Biglietti €11,50
- ABBONAMENTO
Acquisti online
Con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
Menotti Teatro Filippo Perego:
Dal martedì alla domenica: ore 20.00
Domenica 26 giugno ore 17.00
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Teatro Menotti - Possiamo salvare il mondo prima di cena - Le News
2 anni ago[…] Al Teatro Menotti di Milano va in scena dal 15 al 20 novembre Possiamo salvare il mondo prima di cena. […]
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