Il diabete, con 4 milioni di italiani consapevoli di avere la malattia e un altro milione che ne è ignaro, è una delle patologie più diffuse, sottovalutate e insidiose della nostra epoca.
Oltre a rendere più difficile la vita di chi ne soffre e dei familiari, impatta in maniera importante anche sui costi che il sistema sanitario deve affrontare. Per questo oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, nella Sala Alessi del Comune di Milano è stato presentato il progetto “Sfidiamo il Diabete”, la più massiccia campagna divulgativa sul tema mai promossa in Italia, che include un’ampia serie di iniziative ed eventi pensati per sensibilizzare le istituzioni, le imprese e la società civile in merito a prevenzione, diagnosi precoce, cura e ricerca.
Durante l’incontro è stata presentata la campagna di comunicazione, partita nei giorni scorsi con affissioni e street box e oggi ospitata sulle pagine dei principali quotidiani nazionali e locali, che prevede anche pop up sul web, immagini e post sui social network e distribuzione di opuscoli informativi, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica anche attraverso un messaggio forte che inquadra il diabete per quello che effettivamente è: un “bastardo” che deve essere arrestato. Il diabete è una malattia che va sfidata per essere sconfitta e che può essere affrontata aggredendo i suoi punti deboli, uno dei quali è la scarsa percezione della sua potenziale gravità.
Obiettivo ulteriore della campagna, partita in questi giorni in centinaia di luoghi in tutta Italia e che proseguirà nel 2018 con molte altre iniziative legate a vari temi fra cui “diabete e attività fisica” e “diabete e alimentazione”, è stimolare le donazioni per sostenere la eccellente ricerca italiana in diabetologia, anche attraverso la destinazione del 5×1000, poiché il progresso delle conoscenze scientifiche rappresenta il primo fondamentale passo per sconfiggere un nemico che oggi, solo in pochi, considerano potenzialmente mortale. Allo stato attuale, infatti, le donazioni per la ricerca sul diabete in Italia sono di appena 100mila euro per anno (meno di 1 millesimo rispetto al sostegno per la ricerca sul cancro).
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il libro TRENT’ANNI DI SFIDA AL DIABETE Legge 115/87 e non solo…, a cura di Emanuela Baio e Tamara Grilli, un volume che racconta uno dei primati della sanità dell’Italia, il primo Paese al mondo a varare una legge in difesa delle persone con diabete. Il libro, con la prefazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del Prof. Guido Pozza e del Direttore del Lions Clubs International Sandro Castellana, è stato presentato dagli autori con la partecipazione straordinaria dell’On. Stefania Craxi e le testimonianze dell’On. Francesco Lussignoli, dell’On. Aldo Pastore e dell’On. Cristiana Muscardini.
L’incontro è stato promosso dall’Associazione Diabete Ricerca Onlus, dalla omonima Fondazione Onlus e dalla Società italiana di Diabetologia (SID), con il patrocinio di Ministero della Salute, Regione Lombardia, Comune di Milano e FAND (Associazione Italiana Diabetici). All’incontro ha partecipato un panel di relatori che ha illustrato gli ultimi dati sull’incedere della patologia, sui costi sociali e sulla scarsissima consapevolezza che gran parte degli italiani ha del diabete. Tra loro Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, la Sen. Emanuela Baio, Presidente dell’Associazione Diabete Ricerca Onlus, Enzo Bonora, Presidente della Fondazione Diabete Ricerca Onlus, Giorgio Sesti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, Franco Guidetti, Governatore del Distretto Lions 108 Ib1, Guido Pozza, Caposcuola della Diabetologia Italiana, Albino Bottazzo, Presidente di FAND, e Tamara Grilli, Presidente di FAND Lombardia.
Il diabete è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle tre emergenze sanitarie globali, insieme a tubercolosi e malaria, anche per le sue temibili complicanze. Tra i diabetici italiani ogni anno si registrano molte migliaia di casi di ictus (circa 50.000), scompenso cardiaco (circa 50.000), infarto del miocardio (circa 50.000), avvio di terapia dialitica per insufficienza renale (circa 2000), cecità in età lavorativa (circa 15.000), e amputazione traumatica degli arti inferiori (circa 10.000). Il diabete è un fattore di rischio per tutte le malattie, compresi i tumori. Numeri in crescita per una malattia sempre più diffusa che ha visto raddoppiare i casi in Italia negli ultimi 30 anni, con uno scenario allarmante se si considera che:
– ogni 10 minuti una persona con diabete ha un infarto;
– ogni 10 minuti una persona con diabete sviluppa un deficit visivo importante;
– ogni 10 minuti una persona con diabete ha un ictus;
– ogni 52 minuti una persona subisce un’amputazione a causa del diabete;
– ogni 4 ore una persona con diabete comincia la terapia dialitica;
– ogni 5 minuti una persona muore a causa del diabete (circa120mila all’anno, un numero quasi pari a quello dei morti per cancro).
La creatività della campagna è stata firmata da Komma – Comunicazionisociali, storica agenzia del settore no profit, che ha costruito il messaggio a sostegno dello slogan “Sfidiamo il Diabete” e ha curato la pianificazione sui vari media.