LA ECM OLTRE LA ECM
[dropcap]I[/dropcap]l mercato, gli operatori e le istituzioni chiedono a viva voce un nuovo approccio, più completo, all’educazione continua in medicina, capace di misurare la vera ricaduta delle attività formative e di allargarsi ai complessi problemi di politica sanitaria. Una rivoluzione poi si prospetta forse già dal gennaio 2017, con l’avvio del dossier formativo.
Nell’ambito della IX Convention nazionale di Federcongressi&eventi, in corso a Bologna presso Palazzo Re Enzo, si è svolta un’interessante tavola rotonda dal titolo PCO e Provider ECM: presente e futuro, organizzata congiuntamente da Federcongressi&eventi e da FISM (Federazione italiana delle società medico-scientifiche).
La tavola rotonda ha avuto come tema conduttore una riflessione sull’evoluzione del professionista PCO e Provider ECM, che oggi, da qualificato regista di eventi congressuali e formativi, è divenuto vero e proprio consulente in grado di proporre e realizzare progetti complessi e integrati. L’irrinunciabile momento congressuale e gli eventi formativi non possono più prescindere da sessioni di grande interattività, supportate da sempre più innovativi e sofisticati supporti tecnologici. In questo scenario assumono un ruolo ancora più determinante le società medico-scientifiche, che ovviamente possiedono intrinsecamente le competenze didattico-scientifiche, ma che potrebbero trarre grande giovamento da partnership con professionisti in grado di progettare eventi tecnologicamente avanzati e coinvolgenti.
Moderati dal Presidente Federcongressi&eventi Mario Buscema (Planning), hanno partecipato Luigi Conte, Segretario generale FNOMCeO (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), componente Commissione Nazionale ECM, Coordinatore IV sezione e Coordinatore del gruppo di lavoro sul Dossier Formativo; Andrea Montagnani, Medico internista, esponente di Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti; Susanna Priore, componente del Comitato esecutivo di Federcongressi&eventi e titolare di Formedica; Paolo Zambonardi, Amministratore delegato di Ferring Italia; Carlo
Proposte e novità
I partecipanti si sono mostrati tutti allineati riguardo lo scenario futuro della ECM, affermando unanimi che essa dovrà sempre più misurare la vera ricaduta delle attività formative e allargare tutto il discorso ai problemi di politica sanitaria, molto complessi.
Luigi Conte ha inoltre annunciato che la Commissione nazionale per la formazione continua sta facendo il possibile per partire già da gennaio 2017 con l’introduzione del rivoluzionario dossier formativo, in forza del quale ogni operatore sanitario dovrà individuare le proprie esigenze di formazione e i provider dovranno indirizzare i propri progetti in maniera congruente alle indagini sulle necessità formative che emergeranno dai dossier di ogni singolo professionista.
Vimercati ha auspicato che i momenti formativi giungano sì a una rendicontazione della conoscenza ma anche a una rendicontazione dell’efficacia, e in questo gli ha fatto buona eco Zambonardi, chiedendo ai PCO e ai provider di pensare che c’è qualcosa oltre la formazione. «Scopriremo che c’è un altro mondo, un mondo di prodotti innovativi sul mercato, di spesa sostenibile. Considerate che l’ultima settimana del mese noi non riceviamo ordini dalle Asl, perché hanno esaurito il budget. Poi recuperano la prima settimana del mese successivo, ma intanto in quella settimana mancano i prodotti sul territorio. E questo è un problema, uno dei tanti, che richiedono una sinergia di interventi per essere risolti».
Luigi Conte, oltre a caldeggiare la disponibilità di fondi per offerta formativa di professioni sanitarie che non hanno frequente visibilità ECM, ha infine fatto notare che in Italia «sono registrate 670 società medico-scientifiche. Questo fa perdere credibilità al sistema, e noi come FnOMCeO ci siamo proposti come ente accreditante delle società scientifiche».
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