Sgombro subito il campo da ogni equivoco, sono “atlantista” da sempre, sostenitore dell’importanza storica e geo-politica della NATO, aborro ogni forma di dittatura e autocrazia.
Sarò politicamente scorretto, ma la richiesta di adesione alla NATO da parte della Svezia è un eclatante esempio di doppiopesismo egocentrico.
Durante le ondate pandemiche il Paese scandinavo ha applicato un’aberrante strategia basata su minime misure di contenimento, lasciando correre il virus tramite l’infezione dei più piccoli “usati” come diffusori del patogeno; agli anziani veniva somministrata morfina anzichè ossigeno. Fin dai primi mesi fu condotta una politica sanitaria raccapricciante basata sulla scelta su chi curare e chi no (sanità di guerra).
“Nefandezze” ed errori emerse dallo studio sistematico scientifico riguardo la strategia covid della Svezia prodotto da Nature.com.
Sono emersi omissioni, segretezza di informazioni, errori strategici, manipolazione dei dati, ecc.
Al limite della eugenetica, si potrebbe definire, la strategia svedese.
Del resto le persone “forti, gagliarde”(li definirebbe Tiberio Braschi alias M.Mastroianni nel film cult , I soliti ignoti) e , aggiungo, potenti (politici, CEO) il virus era, evidentemente meno dannoso, meno letale e con maggiori possibilità di cura (strano…).
Oggi con il pericolo di una guerra nucleare rappresentata dalla Federazione Russa e dal despota Putin, il laissez faire sanitario non è più linea di condotta adottata dall’elite politica socialdemocratica vichinga.
La secolare neutralità, immolata sull’altare della paura di perdere la vita tanto svilita durante la pandemia.
E già, perchè , le temibili testate nucleari incastonate sui missili , eventualmente puntati, in direzione Stoccolma potrebbero causare decessi e gravi feriti anche tra coloro che il Sars CoV2 non produceva danni.
Classe dirigente, governanti, casa reale, oltre i cosiddetti “forti e gagliardi”.
Il più sconcertante, orribile, ributtante “doppiopesismo” politico, meglio definibile esistenziale, che si sia mai veduto nel nuovo millennio.
Alla “solidale”, “progressista”, (ex) “neutrale” , “tollerante” Svezia , sarebbe d’uopo la dedica di un vecchio striscione esposta quasi 50 anni fa dalla curva rossonera per contestare le scialbe prestazioni pallonare dei giocatori. “Per i milioni tutti campioni, ma in campo tutti c……”
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Massimo Puricelli
Castellanza(VA)