“Non ci sono dubbi: il premier Renzi sta fungendo da testimonial della camicia bianca e i risultati si vedono”.
A parlare è Tullio Marcati, responsabile comunicazione di Nara Camicie, catena milanese estesissima su base nazionale e leader in questo specifico settore, intervistato da Klaus Davi per il suo programma “KlausCondicio”, in onda su You Tube (www.youtube.com/klauscondicio).
“Possiamo parlare tranquillamente – ribadisce Marcati – di effetto Renzi: se devo fare 100, ho un buon 70 per la vendita della camicia bianca, dovuto proprio al nostro premier, un ottimo portabandiera. Ha un effetto quasi istituzionale nel portare il consumatore finale ad amare di più la camicia bianca: di questo sono sicuro. Direi che questo suo aspetto avvicina anche un pubblico giovane, ma, a parer mio, anche meno giovane, meno formale, per come uno intende portare la camicia bianca. In realtà può essere benissimo portata come fa lui e sono sicuro che produce un effetto, come per dire, ‘me la compro anche io, ne ho già una, ma me ne compro altre due’. Si tratta di un fatto di tendenza”.
Il settore, nonostante la crisi del tessile, è in assoluta controtendenza. “Per la stagione estiva, che adesso si chiude, abbiamo registrato un aumento nelle vendite – conferma a Klaus Davi il responsabile comunicazione di Nara Camicie – su tutto il territorio italiano, e anche internazionale, di un 3%: una percentuale bassa, se vogliamo prendere in considerazione i tempi precedenti, ma diciamo buona per i tempi attuali. Sicuramente la camicia bianca è la più gettonata, anche perché è un passepartout sia per l’uomo che per la donna: per la donna, per quanto concerne il suo lavoro, sotto un tailleur, per sottolineare l’aspetto un po’ manageriale, ma anche per le ragazze di un target più giovane con i jeans, che si sentono sempre a posto; per l’uomo è ovvio che vince la camicia bianca, ma notiamo che ultimamente molti la stanno portando anche azzurra, modello Oxford, e non parlo del target che fa tutt’altro mestiere al di là del politico oppure il bancario o l’impiegato. Secondo me, però, è in atto un’inversione di tendenza: stanno portando della camicie un pochino, non dico più colorate, se parliamo dell’inverno che andiamo ad affrontare, ma un filo più sul prugna, sul marrone e ho visto anche il blu. Almeno nella collezione di Nara ho visto parecchio il blu ottanio, non il solito blu insomma”.