Nuovi player per il biosimilare? Una buona occasione per abbandonare chiusure preconcette
“Ci felicitiamo con Boehringer ed Elli Lilly per quanto oggi hanno espresso spiegando l’importanza del lancio del loro biosimilare dell’insulina glargine.
Favorevole impatto economico per il Servizio sanitario, allargamento della platea dei pazienti in trattamento, profilo di efficacia e sicurezza del biosimilare sovrapponibile a quello del farmaco originatore” dice Stefano Collatina, coordinatore dell’Italian Biosimilar Group “sono gli argomenti chiave che le società produttrici di biosimilari propongono dal 2006 e che spesso sono stati oggetto di sottovalutazione.
Ora che anche altre due grandi case farmaceutiche hanno assunto questa linea è auspicabile che si crei un’atmosfera più propizia per assicurare al biosimilare il ruolo che gli spetta nel mercato e nella sanità italiana”. Per l’associazione dei produttori di biosimilari è quindi opportuno che riprendano con spirito più costruttivo i lavori del tavolo di confronto tra IBG, Farmindustria e Assobiotec organizzato sotto l’egida del Ministero dello sviluppo economico: da ciò dipende non soltanto il destino di un settore produttivo strategico oggi, ma anche la compatibilità economica e l’universalità delle cure nel nostro Paese.
“L’augurio è che questo ingresso nelle scelte terapeutiche di altro farmaco biosimilare, ampli la consapevolezza che questi farmaci rappresentano un’opportunità imperdibile per tutti gli attori del sistema salute” conclude Collatina.