Cercasi masochista con fisico bestiale, grande pazienza e soprattutto tanti soldi, per lavare il peccato originale di Expo.
È stato lanciato il bando per il dopo-Expo: Arexpo, la società pubblica che ha comprato i terreni e li ha messi a disposizione di Expo Spa, ha lanciato una gara pubblica per rivenderli e far rientrare i soldi a suo tempo sborsati da Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Fiera, Provincia di Milano, Comune di Rho e prestati dalle banche.
Le offerte dovranno essere consegnate entro il 15 novembre 2014. Una commissione indipendente sceglierà la migliore entro il 30 novembre.
Le condizioni sono buone per il bene comune, ma non proponibili ad un privato. Secondo il bando, l’area potrà andare all’operatore o al gruppo di operatori, che sborserà almeno 315,4 milioni di euro.. L’acquirente dovrà lasciare a parco metà dell’area (440 mila metri quadrati) ed edificare il meno possibile, mischiando residenza, uffici, spazi produttivi e negozi (480 mila metri quadrati), Sarebbero preferite opere di uso pubblico, come, ad esempio, il nuovo stadio del Milan, la cittadella dello sport, un nuovo centro di produzione della Rai ed attività che abbiano a che fare con il tema Expo (cibo, agricoltura, ambiente).
Giovanni Scotti