Sabato 4 5 ottobre, presso l’Expo Gate a Milano, Florêncio de Almeida, Ambasciatore dell’Angola, Albina Assis Africano, Commissario Generale dell’Angola, Ditutala Simão, Vice Commissario dell’Angola, l’architetto e Project Manager António Gameiro e Stefano Gatti, Direttore Generale della Divisione Partecipanti di Expo 2015 S.p.A., hanno presentato il progetto architettonico dello spazio espositivo angolano.
Il progetto sarà valorizzato da un interessante palinsesto di attività, con cui l’Angola darà forma al Theme Statement “Cibo e Cultura, Educare per Innovare”. L’educazione è interpretata come impegno ad accrescere la consapevolezza della società angolana nei confronti del cibo, partendo dalle scuole e dalle Università, fino a giungere alla definizione di norme che regolino la produzione dei cibi locali e importati, introducendo dei livelli qualitativi anche nei mercati locali. L’innovazione implica il costante incoraggiamento delle buone pratiche locali, figlie di antichi saperi e secolari tradizioni rivelatesi sostenibili e sane. Si prefigge anche di integrare le migliori tecnologie che la scienza offre per un percorso di sviluppo sostenibile “a tutto tondo”.
Centro del padiglione, realizzato in legno e calcestruzzo, sarà l’albero sacro del Paese, il baobab, elemento centrale nella storia e nella cultura del Paese.
Nel percorso espositivo sarà riservato grande spazio alle donne che, nella società angolana, rivestono un ruolo cardine per la crescita economica del Paese: sono un punto di riferimento in differenti settori produttivi, oltre che nella filiera agroalimentare e nella preparazione dei cibi: nell’agricoltura domestica, ad esempio, la donna é responsabile dell’80 per cento della produzione.
Il padiglione ospiterà anche laboratori, workshop, laboratorio-ristorante, mostre temporanee di pittura, scultura e artigianato, spettacoli teatrali, sfilate di moda e settimane tematiche.
Giovanni Scotti