L’edizione 2020 del Festival del Buon Vivere di Forlì, il tradizionale festival romagnolo, assume una nuova forma, per adattarsi alle norme COVID-19.
L’undicesima edizione del Festival del Buon Vivere sarà, perciò, digitale.
La manifestazione, infatti, si è evoluta in un format in rete adattandosi responsabilmente alle nuove esigenze di sicurezza e distanziamento sociale imposte dalla recente emergenza.
La manifestazione, che tradizionalmente si svolgeva a fine settembre, avverrà in due movimenti: il primo a settembre e il secondo il prossimo autunno.
Il tema cardine sarà “il punto di vista femminile” da cui il titolo “Femminile Plurale”.
Il primo movimento da venerdì 18 a domenica 20 settembre il DiGiBV, il Festival del Buon Vivere in formato digitale.
Come di consueto questa occasione sarà preceduta dalla conferenza stampa di lancio nel quale, insieme ai principali promotori (Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e il Comune di Forlì) si sveleranno gli ospiti e gli appuntamenti.
Tre giorni di eventi in live streaming o pre-registrati visibili sul sito e sui social e trasmessi da Forlì. Le giornate saranno divise in tre momenti: una rassegna stampa il mattino, un “dialogo di Buon Vivere” con presentatore e ospiti nel tardo pomeriggio e la “BV TV” la sera con presentatori e ospiti a dialogare sui tradizionali temi del festival. Il palinsesto sarà impreziosito dai contributi delle associazioni e delle realtà del territorio.
Il secondo movimento si svolgerà a novembre in occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica.
LE ASSOCIAZIONI E LE REALTÀ DEL TERRITORIO
Come sempre le associazioni e le realtà del territorio avranno un ruolo fondamentale nella creazione della manifestazione e nella programmazione. I primi giorni di giugno verrà lanciata una chiamata pubblica per invitare chi lo desideri a presentare idee e progetti sui temi del BV20.
“L’ideazione del Buon Vivere 2020 – dichiara Monica Fantini, ideatrice del Festival – ci ha messo di fronte a una sfida impensabile fino a pochi mesi fa. La nostra manifestazione è per sua natura fondata sulla condivisione e sullo stare assieme, tutte cose che ora sono impossibili. Abbiamo perciò pensato questa struttura, modulabile e interattiva, che non solo si adatta alle nuove esigenze di sicurezza ma che ci aiuta anche a uscire dai nostri tradizionali confini nella speranza di incontrare quanti più spettatori e allargare la discussione rispetto al Buon Vivere di cui, mai come ora c’è bisogno.”