Fino al 4 giugno prossimo è di scena a Palazzo Accorsi, sede del Museo di Arti decorative Accorsi, la mostra Dal Futurismo al ritorno all’ordine. Pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920.
La mostra, curata da Nicoletta Colombo, presenta un percorso di oltre settanta dipinti, per lo più poco visti perché provenienti da collezioni private, che ripercorrono, per la prima volta in una visione complessiva, il clima culturale italiano delle nuove tendenze artistiche del secondo decennio del Novecento, il cosiddetto Secolo breve.
La mostra pare dai futuristi storici (Marinetti, Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Russolo, Depero), passa dal Primitivismo (Carrà, Soffici, Garbari) e dal Secessionismo di area italiana (Casorati, Moggioli, Trentini, Rossi, Ferrazzi, Chini, Lionne, Oppo) per poi arrivare all’altra “faccia della modernità”, la Metafisica (De Chirico, Carrà, Morandi, de Pisis) e il cosiddetto “Ritorno all’ordine” (Casorati, Soffici, Funi, Guidi), cioè il recupero dell’antico mediato dalle recenti avanguardie.
Con questa mostra Palazzo Accorsi continua il percorso di approfondimento delle tendenze pittoriche italiane del Novecento che il Museo ha intrapreso nel 2015 con la rassegna Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla.
La mostra è visitabile con biglietto a parte rispetto al resto del Museo ed è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Elena Romanello