Home Sharing Day 2022: la pandemia non ferma la crescita degli affitti brevi, una soluzione scelta da oltre un milione di turisti nell’ultimo anno
La diffusione nel mercato italiano del settore degli affitti brevi – ha dichiarato Francesca Zirnstein, Direttore Generale di Scenari immobiliari – è stata influenzata da diversi fattori: storici, topografici, economici e strutturali, oltre che immobiliari, per la tipologia dello stock e, soprattutto, la distribuzione della proprietà nel nostro Paese. Il segmento degli affitti brevi si è caratterizzato per una crescita costante dell’offerta per un utilizzo turistico o transitorio. A testimonianza di quanto questo comparto sia stato capace di acquistare peso crescente nel mercato del turismo nazionale, nel 2021 si contano 1,37 milioni di nuovi contratti di nuovi contratti di locazione, in aumento di oltre il sei per cento sull’anno precedente, di questi circa 250 mila sono di breve durata, in aumento del 12 per cento. A superamento della fase acuta dell’emergenza sanitaria – ha inoltre aggiunto – si stanno oggi delineando e talvolta solidificando delle tendenze abitative emerse durante il periodo di maggiore tensione dovuta alla diffusione del virus. Sono attese ricadute che coinvolgeranno il settore degli affitti brevi, anche per periodi maggiori rispetto a quelli di vacanza, per dare risposta a chi cercherà soluzioni abitative temporanee per le attività di smartworking in zone dove la qualità della vita è considerata maggiore o, viceversa, per chi necessiterà di spazi in prossimità degli uffici nei momenti di esigenza di contatto con la società e con i colleghi.
Secondo la ricerca a cura di Airdna a Milano, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, la domanda degli affitti brevi ha superato i livelli del 2019 ad agosto 2022 (+3%). L’offerta della città è però ancora in ritardo rispetto ai livelli pre-pandemia (-30% rispetto ad agosto 2019), pur mostrando una crescita anno su anno (+17% rispetto ad agosto 2021). Questo ha portato a un innalzamento della tariffa media giornaliera, che non ha comunque scoraggiato i turisti, disposti a spendere di più, dopo il lungo periodo trascorso senza vacanze.
Milano segue un trend di crescita osservato in tutta Europa dall’inizio dell’anno: ad agosto 2022, i primi 50 mercati più grandi dello Short Term Rental hanno aumentato i loro livelli di occupazione a una media del +10,5% e l’Italia registra il tasso di occupazione più alto di sempre (80%), poiché l’offerta deve ancora soddisfare l’aumento della domanda. Nel nostro paese l’85 % delle prenotazioni di affitti brevi è di viaggiatori internazionali, il 51,3% provenienti da paesi europei, mentre il 16,6% dagli Stati Uniti.
Giacomo Trovato Country Manager per l’Italia di Airbnb, che è partner dell’evento, afferma “L’ospitalità in casa è sempre più determinante per lo sviluppo turistico di Milano. Da una parte consente alla città di ampliare l’opportunità offerta dal ritorno dei grandi eventi e degli stranieri a livelli pre-pandemia. Dall’altra, abilita nuove tendenze come i soggiorni a lungo termine esmart working, con ottimi risultati sui pernottamenti infrasettimanali e fuori stagione.”
La pratica della condivisione della propria casa è in grado di ridare impulso alla socialità e all’economia rivitalizzando quartieri periferici e altrimenti meno di appeal, stimola opportunità di lavoro e la riqualificazione di alloggi altrimenti destinati al degrado o comunque alla poca manutenzione, con risvolti positivi anche sull’indotto dei quartieri (negozi, e attività varie) e sul fattore della multiculturalità come avvicinamento umano.
L’Home Sharing, basato sulla fiducia, sulla collaborazione e sui rapporti fra persone e sulla riduzione degli sprechi, porta anche positività e crescita del benessere personale, dando origine a un meccanismo virtuoso di sviluppo sul territorio in chiave anche solidale.