Lo scorso mese di luglio il Professor Rappuoli, responsabile scientifico e capo della ricerca vaccini della multinazionale GSK, uno dei più importanti “accademici” in fatto di vaccini, ha rilasciato alla stampa un’ intervista dopo l’incontro tenutasi alla Casa Bianca tra vari esperti per come affrontare la pandemia che ancora affligge il nostro Pianeta.
Le parole espresse dal cattedratico di Siena suscitano un certo sconforto e preoccupazione per i mesi a venire.
In estrema sintesi, Il Professor Rappuoli esorta a trovare nuovi vaccini che proteggano dal contagio e che possano così prevenire il diffondersi di nuove varianti sempre potenzialmente pericolose e diffusive.
Nuovi vaccini “universali” e sterilizzanti”.
Il problema reale e che “…questi vaccini non li sappiamo fare. Due anni fa abbiamo intrapreso una strada che conoscevamo creato i vaccini iniettabili.
Da 40 anni si ricercano vaccini spray nasali ma nessuno è riuscito a produrli. Oggi non ci sono più i finanziamenti e non c’è più lo sforzo di due anni fa…”.
E’ evidente che non sono stati sufficienti oltre 6 milioni di morti (ufficiali, in realtà il triplo), una crisi economica epocale e la guerra mondiale alle porte.
I Governi e le istituzioni dei secoli scorsi erano previdenti , lungimiranti e con profondo senso civico, oltre ad un elevato rispetto della salute pubblica.
Oggi vige e viene applicata le teoria darwiniana.
Nessun stupore se ci saranno guerre civili e sommosse in caso di ripartenza della pandemia o di una nuova pandemia.
Massimo Puricelli