Insonnia o disturbi del sonno, secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), affliggono in Italia oltre 12 milioni di persone. 

Le statistiche mostrano che circa 1 adulto su 4 e 1 minore su 5 è colpito da questi disturbi, con un’incidenza maggiore nelle donne, che rappresentano il 60% dei casi.
Durante i cambi di stagione, e in particolare in autunno, si registrano i picchi di insonnia transitoria, legata a stress, ansia e cambiamenti nelle abitudini quotidiane.

Insonnia autunnale: le cause principali

Il passaggio dall’estate all’autunno, con la diminuzione delle ore di luce, i primi freddi e la ripresa delle attività lavorative e scolastiche, influisce negativamente sul ritmo circadiano.

Camilla Pizzoni, Direttore Ricerche di Pool Pharma, spiega: “Durante il cambio di stagione, il nostro corpo fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi. Dopo mesi di orari estivi, il ritorno a impegni strutturati e ai primi freddi può destabilizzare l’organismo, contribuendo all’insorgenza dell’insonnia”.

Chi soffre di insonnia: donne, uomini, giovani e over 50

L’insonnia può avere cause diverse a seconda delle fasce d’età e del genere.
Tra le donne, sono comuni i disturbi legati a cambiamenti ormonali, come menopausa e ciclo mestruale.
Negli uomini, soprattutto over 50, l’insonnia può essere correlata a stress lavorativo e a disturbi legati alla salute, come apnee notturne.
Anche i giovani non sono esenti da questi problemi, spesso legati all’uso di dispositivi elettronici e all’irregolarità delle ore di sonno.

Consigli per migliorare il sonno in autunno

Per contrastare l’insonnia autunnale, è importante adottare alcune buone abitudini. Camilla Pizzoni suggerisce di andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, evitando l’uso di smartphone, TV e PC prima di coricarsi.
L’attività fisica, sebbene benefica, deve essere praticata lontano dall’orario di riposo, poiché può stimolare eccessivamente il sistema nervoso, rendendo difficile prendere sonno.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Mangiare troppo tardi la sera, una consuetudine diffusa soprattutto nei mesi estivi, può compromettere la qualità del sonno.

“Cenare entro le 19 e scegliere un pasto leggero facilita la digestione e contribuisce a una notte più tranquilla”, afferma Pizzoni.

Rimedi naturali per l’insonnia: camomilla, lavanda e integratori

Esistono diversi rimedi naturali per favorire un sonno di qualità. Dalla camomilla alla lavanda, molte piante hanno proprietà rilassanti che possono aiutare a migliorare il riposo notturno.

Per chi necessita di un supporto più specifico, rivolgersi al proprio farmacista per consigli su integratori è un’ottima soluzione.

“La linea Melasin di Pool Pharma – spiega Pizzoni – è stata sviluppata per rispondere a diverse esigenze. Le formulazioni mirano a risolvere problemi temporanei, tenendo conto dell’età, delle abitudini e delle necessità lavorative.”

Quando rivolgersi al medico

Se l’insonnia persiste per un periodo prolungato, è importante consultare un medico. “Il sonno è un bisogno primario – conclude Pizzoni – e non va sottovalutato. Se non si ottengono miglioramenti con i rimedi naturali o con gli integratori, è fondamentale indagare le cause alla radice del problema, piuttosto che concentrarsi solo sui sintomi.”

L’insonnia è un problema diffuso in Italia, che colpisce milioni di persone, soprattutto durante i cambi di stagione.
Adottare abitudini sane, prestare attenzione all’alimentazione e considerare rimedi naturali possono essere soluzioni efficaci per migliorare la qualità del sonno.
Tuttavia, se il disturbo persiste, è importante rivolgersi a un medico per individuare le cause e ricevere un trattamento adeguato.