Ad ascoltare certe dichiarazioni mi convinco sempre più che il calcio sia defunto da tempo.

Un fondo speculativo , o come lo definiscono gli economisti, un edge fund, ha come suo principale obiettivo di realizzare elevati rendimenti da titoli azionari ritenuti sottostimati per poi rivenderli con quotazioni superiori.

L’ AD Gazidis bacchetta i tifosi rossoneri esacerbati per la condotta della proprietà, ritenendoli ingrati (oltre che smemorati) per aver evitato il rischio fallimento e il declassamento in serie D.

Ebbene, mi permetto di fornire al poliglotta (eccezion fatta per la nostra lingua, di cui non possiede ancora la dovuta padronanza dopo quasi un anno dall’insediamento), super manager rossonero qualche reminiscenza passata, presente e futura. 

Dovrebbe ricordarsi quale sia il core business del suo datore di lavoro; dovrebbe ricordarsi che, con la metà del valore di acquisto da parte della vecchia proprietà, hanno acquisito il Milan (uno dei club con maggior valore in fatto di brand, nel mondo); dovrebbe ricordarsi che con la serie D a seguito della bancarotta da lui paventata nel anno 2018, il suo datore di lavoro avrebbe realisticamente svalutato il credito elargito a Mr Yonghong Li, e non più rimborsato (sarebbero stati necessari molti più anni per riportare l’AC Milan 1899 ad un valore superiore i 350 milioni di euro); dovrebbe ricordarsi che la loro mission è unicamente il raggiungimento di una quotazione maggiorata per poter rivendere questo asset al miglior offerente e generare una plusvalenza cospicua; dovrebbe ricordarsi che più che giocatori per “coppe e campionato”, vogliono edificare stadi-supermercato e che i trofei da conquistare sono solamente dettagli minori.

Morale, parlare di serie D, ed ergersi come filantropi e i salvatori del sodalizio rossonero, del suo blasone, della sua storia ultracentenaria, è una “favola” che potrebbe essere creduta da neofiti clienti/tifosi/omologati/fidelizzati, non dai vecchi tifosi del calcio, quello vero, chiamato football, che sanno discernere i reali pericoli di fallimento, i proprietari con progetti duraturi e ambiziosi, e coloro che vivono di plusvalenze, minusvalenze, e indice borsistici.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)