Avere labbra perfette per sempre senza dover ricorrere a continue iniezioni di filler, costose e dolorose è finalmente possibile. L’ultima frontiere della chirurgia plastica sono le protesi definitive, di un soffice silicone solido, con una superficie liscia per ridurre al massimo la formazione di cicatrici e retrazioni e con una forma assottigliata alle estremità per dare la massima naturalezza all’impianto. La scelta della protesi viene eseguita in base all’esame visivo e alla comprensione dei desideri del paziente.
La novità – “L’intervento è semplice e dura mezz’ora circa: si esegue una incisione di circa 5 mm in corrispondenza di ciascuna commissura e si esegue un tunnel che percorre il piano sottomucoso” spiega il dottor Carlo Macro, Dirigente della Divisione Maxillo Facciale dell’Ospedale San Camillo di Roma “Nel tunnel viene inserita una ‘guida’ utile al corretto posizionamento della protesi e le incisioni suturate con filo riassorbibile. Il risultato quindi è immediatamente visibile e il normale gonfiore è destinato a scomparire in 7 giorni. Certo come qualsiasi intervento chirurgico, e questo lo è, esistono rischi di infezione, errori nella scelta della protesi e lo sviluppo di una capsula intorno alla protesi. Altrettanti i vantaggi da mettere sul piatto della bilancia: un aspetto estetico eccellente ed estremamente naturale, il costo (l’intervento per entrambe le labbra si aggira intorno ai 2500 euro) e, in caso di ‘pentimento’ la possibilità di rimuovere la protesi in maniera completamente sicura e senza conseguenze estetiche”.
Gli errori – La tendenza attuale vuole labbra morbide, piene ma non enormi e quindi sono sempre meno quei volti deformati da labbra troppo grandi, con una proiezione eccessiva (quindi troppo prominenti verso l’esterno). Per un certo periodo infatti era di moda ingrandire solo il vermiglio del labbro superiore con uno strano effetto ‘a papera’ che nascondeva completamente i denti, oppure un riempimento eccessivo che strabordava dai bordi naturali con un effetto ‘cordone’, molto frequente nelle donne più adulte che intervengono quando le labbra magari già sottili hanno subito un riassorbimento fisiologico dei tessuti. Determinante quindi è una valutazione generale del volto che tenga conto anche della regolarità della dentatura. Spesso infatti consigliamo un approccio combinato: anche le labbra più belle perdono tutto il loro fascino se si aprono su una dentatura trascurata o affollata. Le labbra devono scoprire i denti quando si sorride, ma alcuni soggetti hanno quello che viene chiamato ‘sorriso cavallino’ in cui la retrazione delle labbra è eccessiva e scopre non solo i denti ma anche le gengive con un effetto antiestetico: problema che aumentando il volume delle labbra potrebbe peggiorare. In questi casi bisogna invece agire sul frenulo labiale allentandolo in modo che il labbro possa scendere a coprire la dentatura. Un intervento semplice che offre risultati incredibili di grande soddisfazione.
Filler sempre più specifici per le labbra – La medicina estetica ha creato possibilità incredibili con la messa a punto di filler sempre più specifici per questa zona, sempre più morbidi, malleabili, a medio peso molecolare. L’acido ialuronico è la vera star dei trattamenti riempitivi per le labbra. Obiettivo: dare volume, perfezionare il contorno, dare proiezione e migliorare la forma. Ma anche correggere difetti come una asimmetria di volume tra il labbro superiore e quello inferiore o cancellare quelle brutte rughe che si formano intorno alle labbra chiamate ‘codice a barre’ e tipiche dei forti fumatori.
Filler alle labbra senza dolore – “Il limite dei filler riassorbibili è unicamente la necessità di ripetere periodicamente il trattamento e quindi rivivere il disagio dell’infiltrazione in una zona molto sensibile che rende il trattamento doloroso e il costo ripetuto per mantenere il risultato desiderato” continua Macro “Per il dolore personalmente preferisco lavorare in una condizione di confort assoluto del paziente e quindi eseguo una anestesia locale del nervo infraorbitario per la correzione del labbro superiore e di quello mandibolare per quello inferiore. In questo modo il paziente non percepisce alcun dolore e l’unico fastidio è quello di una difficoltà nel parlare nell’ora successiva al trattamento. Diverse le tecniche iniettive: personalmente preferisco la ‘retrolineare’ in cui l’ago viene inserito e poi tirato all’indietro rilasciando poco prodotto per volta, mentre altri preferiscono creare dei micro ponfi di prodotti che modellano poi con le dita. Ritengo che ogni chirurgo possa scegliere la tecnica che lo lascia più soddisfatto sia nell’esecuzione che, soprattutto, nel risultato”.
Mai più filler permanenti – Per fortuna abbiamo superato la fase dei trattamenti pericolosi che hanno lasciato una lunga scia di danni: il silicone liquido è vietato da almeno un decennio, i filler permanenti sono usati sempre meno per la loro attitudine a indurre reazioni di rigetto, infezioni, migrazioni e dolorosi granulomi. “I prodotti utilizzati attualmente in tutto il mondo sono riassorbibili, sicuri, malleabili e offrono la possibilità, se utilizzati correttamente, di dare un risultato estremamente naturale. Alcuni prodotti a base di acido polilattico a mio parere non sono adatti alle labbra perché non hanno un effetto riempitivo ma servono a stimolare la produzione di collagene ed elastina nel derma” prosegue il chirurgo.
Lipofilling – Una alternativa più duratura è invece il ‘lipofilling’ ossia l’impianto di grasso autologo prelevato da addome o glutei del paziente, sottoposto ad un trattamento di purificazione e poi iniettato nelle labbra. Con alcuni limiti che devono essere discussi col paziente nell’ambito del colloquio clinico: parte del grasso viene naturalmente riassorbito dall’organismo in una percentuale variabile che non è possibile quantificare in anticipo e questo pone di fronte ad una scelta: effettuare una correzione in eccesso, tenendo conto che parte del grasso sarà riassorbito, oppure prevedere un secondo trattamento quando necessario per ripristinare la quantità di grasso perduto. Una scelta da fare insieme al paziente.