In mostra allo Spazio Solferino Arte, in via Marsala 1, all’angolo, appunto, con via Solferino, fino al 7 maggio, sono esposti acquerelli che spiccano tra gli altri perché hanno per soggetto la bicicletta.
Di ottima fattura, con dimensioni intorno ai 45×60 cm, rappresentano bici con una storia, ritratte con amore e dovizia di particolari come portraits di belle signore, immortalate nel loro attimo migliore.
La tecnica, antichissima, molto popolare nel Rinascimento, usata da Dürer, da Rubens, piuttosto che da Salvator Rosa, prevede l’utilizzo di pigmenti finemente macinati, mescolati con un legante e diluiti con acqua e, a differenza della gouache che si avvale di gesso o biaca, mira ad effetti di trasparenza, di leggerezza e di luminosità. L’artista, maestro di questa tecnica, proviene da una piccola località peruviana dove l’arte dell’acquerello, favorita dai pochi sbalzi della temperatura locale, è in gran auge, da sempre.
Lasciata l’Università Nazionale di Sant’Agostino in Perú, dove si è diplomato in arti plastiche, e approdato in Europa, dopo aver soggiornato in Bretagna legato al progetto per artisti “Ateliers du Plessix-Madeuc”, Christian Flores Saavedra sceglie di vivere e operare a Milano dove diventa membro dell’Associazione Italiana degli Acquarellisti Italiani (AIA).
Tra i motivi ispiratori che caratterizzano la sua produzione artistica nei vari periodi, c’è appunto la bicicletta, che, impavida, porta il proprio cavaliere ad affrontare il traffico. Quasi un eroico destriero d’acciaio, simbolo di libertà e felicità. Da scoprire.
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Spazio Solferino Arte
Via Marsala 1
christianismo@gmail.com
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Testo di Maria Luisa Bonivento