Maurizio Crozza definirlo imitatore e comico sarebbe riduttivo.
Le sue imitazioni satiriche dei personaggi della politica, della televisione, dello spettacolo, dello sport, che esibisce nel suo “onemanshow” del venerdì sera su LA 7, furoreggiano da alcuni anni.
Uno spettacolo che va oltre la satira, è un vero e proprio monologo politico-sociale in cui il comico l’eclettico e poliedrico attore genovese manifesta i suoi ideali, le sue ideologie politiche.
Quasi nessuno dei “potenti del globo terracqueo” è immune dalle sue salaci caricature.
I suoi monologhi sono stilettate “velenose” che cercano di colpire i punti deboli delle sue illustri vittime.
Quasi nessuno.
E sì, perchè alcuni “potenti” a lui simpatici non vengono nemmeno sfiorati dalle sue caricature.
Argomenti non confacenti alle sue convinzioni non vengono caricaturati.
Nulla di nulla.
Niente da eccepire, ovviamente, perchè ognuno è libero di professare la propria convinzione politica e ideologica con ogni mezzo e in qualunque modo (art. 21 Costituzione, art 19 Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo).
Un esempio dei due pesi e due misure lo si è udito anche nel corso delle ultime puntate della sua trasmissione televisiva.
Crozza dileggia, con una esilarante imitazione, Simone Salvini chef vegano protagonista di un programma culinario in onda su Gambero Rosso Channel, celiando gli estremismi che la scelta vegana imporrebbe.
Evidentemente Maurizio Crozza ha una certa antipatia per coloro che hanno deciso di non cibarsi di alimenti di origine animale, oppure una mancanza di conoscenza inerente le ragioni, il fine, che hanno indotto milioni di persone a effettuare tale scelta.
Una scelta che “i bizzarri e oltranzisti” vegani e vegetariani hanno liberamente e consapevolmente effettuato, e che si fonda sulla convinzione ideologica ed etica dettata dal rispetto nei confronti di esseri senzienti come gli animali che vengono letteralmente e drammaticamente considerati unicamente come oggetti produttori di reddito, costringendoli ad una vita (vita è un vocabolo che non si addice alla condizione in cui sono costretti a trascorrere la loro esistenza, questi esseri viventi) caratterizzata da crudeltà indicibili e innaturali, oltre che sulla volontà di salvaguardare l’ecosistema del Pianeta devastato dagli allevamenti intensivi di animali da carne.
Una convinzione, una mancanza di conoscenza, che è stata suffragata anche ieri sera nel suo monologo allorché ha “difeso” la scelta operata dal parroco di Tempio Pausania, cittadina ubicata nel nord est della Sardegna, Don Antonio Tamponi che ha barattato un orologio Rolex in cambio di 20 agnelli che costituiranno il pasto pasquale da offrire ai poveri che il sacerdote assiste, dalle invettive degli animalisti e di alcuni fedeli che hanno criticato aspramente l’operato del reverendo.

……….Hanno fame, belin, sono poveri, come si fa a criticare il parroco; cosa gli doveva dare del tofu ? (in sintesi le parole pronunciate da Crozza).

E allora mi permetto, molto sommessamente di declamare un piccolo monologo che ha come bersaglio-vittima l’illustre Maurizio Crozza.
” Maurizio, belin, sei un antirazzista, un anti sessista, un anti capitalista (anche se il tuo cachet è a sei zeri…..), un anti clericale, sei un anti-potere, un anti regime mediatico, sei un ANTI per eccellenza, però gli animali che finiscono in pentola e poi sul piatto quelli no, non sono “la parte debole” della nostra Terra meritevole di una satira che li difenda; loro che non hanno voce, che non possono urlare per i soprusi, le violenze, le crudeltà che subiscono quotidianamente; loro che non hanno nessuna caricatura che si faccia beffe dei loro carnefici.
Belin Maurizio, ma la golosità che ti pervade, ti ha accecato la vista, ti ha obnubilato il tuo “senso critico”, ti ha reso un doppio pesista razzista, xenofobo, intollerante, uno “dei tombini di ghisa”, uno come Donald Trump (che se diventasse il nuovo presidente degli USA a scapito della tua ben amata Hillary Clinton che , invece, non è sostenuta dalle lobbies finanziarie, no, no……, ti indurrebbe a trasferirti su Marte), a cui la tintura dei capelli gli ha pervaso la massa grigia tanto da farti apprezzare gente come Alfano, Verdini, Brunetta (anzi no, Brunetta, proprio no).
Maurizio, a-e-o-u-e-i partecipa ad una imprescindibile maratona eeee televisiva su You-tube a vedere i filmati che mostrano la vita in un allevamento intensivo così potrai capire che per Pasqua si possono sfamare i poveri anche con cibi più sani, meno costosi, più “ecologici” di 20 agnelli.
Ah Maurizio, questo mio monologo è satira; sono parole di un “giullare animalista vegetariano”.
Senza rancore, belin.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)