Apre a  Milano un locale dall’atmosfera unica, dove  è possibile respirare e assaporare i sapori della cucina lombarda, forse dimenticati o sopraffatti dalle tante cucine di ogni tipo presenti in città. Un luogo dove il design e la tradizione della Milano degli anni ’50 e ’60 si uniscono, offrendo un raffinato ristorante, un caffè letterario, un luogo di design, un salotto con angolo libreria dove poter acquistare una particolare selezione di  libri d’immagine.

E’ l‘arabesque cafè!

L’ARABESQUE CAFE’nasce dalla creatività di  Chichi Meroni e si  inserisce  accanto agli spazi dedicati alla moda e al design già esistenti e creati da Chichi qualche anno fa. Luoghi di rara bellezza dove chi entra si ritrova proiettato nella Milano degli anni ’50, circondato da abiti, accessori, oggetti e profumi sofisticati e allo stesso tempo unici.

Quella di Chichi Meroni è una storia personale affascinante e creativa, che influenza e caratterizza ogni dettaglio dei suoi spazi; figlia d’arte, infatti, fin da ragazza ha frequentato le personalità più creative e gli intellettuali più brillanti della Milano degli anni ’50 e ’60.

Nel 1999 Chichi Meroni pubblica un libro, per quegli anni unico e meraviglioso: C’era una volta a Tavola, una raccolta di immagini e ricette che raccontano la cucina della tradizione familiare attraverso una ricerca estetica elegante e raffinata.

Da questo libro e dalla sua storia nasce “l’arabesque café” , del quale è responsabile uno dei figli, Leopoldo Meroni.

 La cucina si avvale di due maghi dei fornelli, lo  Chef executive Luciano Tona  e la Chef Tania Ghedini,  e si   ispira ai piatti tipici milanesi, al territorio lombardo e ai suoi prodotti,  rivisitati in chiave moderna in fatto di leggerezza, senza nulla togliere al gusto e ai sapori di una volta, spesso dimenticati.

I menu traggono ispirazione anche dal libro di Chichi Meroni pubblicato nel 1999.

Particolare attenzione è dedicata alla ricerca delle materie prime, tutte volutamente provenienti dalla Lombardia; come il pesce di acqua dolce, per il quale è stata riservata un’attenta cura al fine di farne riscoprire i sapori e le particolarità uniche.

Lo chef ama paragonare l’arabesque café ad un cerchio il cui fulcro è Milano con tutta la sua storia e i suoi sapori, intorno si diramano i raggi delle specialità lombarde spesso dimenticate, dei piatti vegetariani o vegani per soddisfare anche le tendenzepiù attuali, delle nicchie gastronomiche che neanche i milanesi ricordano, dei vini sempre del territorio e delle materie prime a km 0.

 L’offerta dei vini è ricercata e pur non essendo molto ampia in fatto di numeri di etichette, contiene un’accurata selezione di cantine del territorio lombardo: dalla Valtellina, alla Franciacorta, all’Oltrepò Pavese, includendo anche qualche piccolo produttore di vino biologico.

L’ampia zona bar offre una piacevole occasione per un intermezzo gradevole durante le varie ore del giorno: dalla prima colazione fino ad un raffinato tè e all’aperitivo prima di cena. Piccola pasticceria, freschissimi smoothies, le madeleines e torte con il vero sapore di una volta.

 Il tutto in un ambiente elegante e al  contempo moderno, ideato e scelto dalla stessa  Chichi Meroni, che si inserisce perfettamente nella cornice degli stores attigui di moda e design, nei quali si respira la stessa atmosfera di unicità e raffinatezza.

Ogni dettaglio è studiato e ricercato nei minimi particolari,come per esempio il servizio di piatti di porcellana, fatto realizzare appositamente da Villeroy&Boch su ispirazione di uno storico decoro; tutto è il frutto di una ricerca accurata per riportare  un angolo di Milano agli anni ’50.

Il pavimento, resiliente in linoleum e gomma, è realizzato su disegno originale di Gio Ponti con motivo fiammato bianco su fondo nero,  mentre la tappezzeria che copre le pareti è pailletressée, ovvero carta paglia tessuta con armatura a righe di bambù.

Particolare attenzione è stata data anche al banco della caffetteria, realizzato riprendendo un particolare di un mobile di Paolo Buffa eseguendo le tecniche degli anni Cinquanta, in legno biondo, con scanalature sagomate; di fronte stools di ispirazione Fifties.

Una luce molto calda e soffusa illumina l’arabesque cafè grazie alle lampade Bubble di George Nelson, evocative delle lanterne di carta cinesi; nella sala i tavolini, disegnati da Chichi Meroni, anch’essi d’ispirazione Fifties, sono neri con  base di ferro epiano in vetro, circondati da poltroncine e panche in tessuto blu navy e velluto ruggine, il tutto realizzato sempre  su disegno della stessa Chichi.

 

L’ANGOLO SALOTTO – LIBRERIA

Attiguo alla zona ristorante è presente un vero e proprio angolo salotto, circondato da una libreria, dove si possono acquistare pubblicazioni davvero preziose e  le più importanti riviste di lifestyle, moda, fotografia, design, arredamento e cucina (World of Interiors, Apartamento, Cabana, Vogue, L’Officiel, Numero). Direttamente da New York, in consultazione e in vendita, la più prestigiosa rivista d’arte contemporanea mondiale, ARTFORUM INTERNATIONAL. La scelta dei libri spazia dai testi appena usciti a quelli dimenticati, dalle pubblicazioni di piccoli editori ai libri branché più venduti.

Uno spazio perfettamente inserito all’interno del locale con poltrone e divani originali degli anni cinquanta, rivestiti con tessuti dell’epoca, un tavolo ripreso da un disegno di Buffalampadari Foscarini “Couchin” in vetro soffiato verniciato che ricordano le forme delle lanterne giapponesi.

Un raffinato angolo dedicato a chi, nella frenetica Milano, ama ritagliarsi un momento di relax leggendo un buon libro o una rivista particolare. 

 

l’arabesque café

via Francesco Sforza angolo Largo Augusto,  20122 Milano

l’arabesque café  tel: +39 02 781104

orario: h. 7.30 – 00.00

l’arabesque La  Librairie tel: +39 02 76341477

orario: h. 10.00 – 22.00

www.larabesque.net