Non sono quello che sono, il nuovo film di Edoardo Leo, sarà nei cinema dal 14 novembre. Ispirato all’Otello di Shakespeare, il film trasporta l’azione nel mondo contemporaneo, mettendo in luce l’attualità del tema della gelosia e le drammatiche conseguenze a cui può portare.
SINOSSI di Non sono quello che sono
L’Otello di Shakespeare non ha bisogno di essere raccontato. Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente.
Iago, Otello, Desdemona sono purtroppo ancora tra noi.
La cronaca attraverso un grande classico. Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia.
NOTE DI REGIA
L’idea di lavorare all’Otello di Shakespeare nasce quindici anni fa da un articolo letto su un quotidiano.
Un uomo, accecato da una folle gelosia, uccide sua moglie e poi si suicida. È allo stesso tempo la sinossi di una delle opere teatrali più famose nel mondo e triste cronaca dei nostri giorni.
Da lì è partita una lunga ricerca per pensare un adattamento contemporaneo che fosse il più possibile rispettoso dell’originale.
Dal confronto tra le numerose traduzioni italiane della tragedia, fatte in epoche diverse, è maturata la convinzione che per restituire la ‘parola’ di Shakespeare, il dialetto (romano e napoletano) fosse paradossalmente il più vicino a rappresentare la forza di quel linguaggio.
Un lavoro di traduzione che è durato molti anni e mi ha permesso di filmare Otello senza ‘toccare’ il testo che è stato, tranne per i tagli necessari, integralmente riportato.
Razzismo, violenza, invidia sociale, maschilismo, femminicidio, un’indagine sul male di una modernità sconcertante per una drammaturgia che ha più di 400 anni.
Racchiusa nella frase di Iago che più di tutte suggerisce la profondità dell’analisi psicologica che questo testo opera sui suoi personaggi e ancora su di noi indagando nelle nostre contraddizioni. E che dà il titolo a questo film. “Non sono quello che sono”.
Edoardo Leo
EDOARDO LEO
Attore, regista, sceneggiatore. Nel 2010 esordisce con “Diciotto anni dopo”, candidato al David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Seguono “Buongiorno papà”, “Noi e la Giulia”, vincitore del David Giovani, Ciak d’Oro, Nastro d’Argento, Globo d’oro e “Che vuoi che sia”.
Protagonista di “Smetto quando voglio” di Sibilia, “Perfetti Sconosciuti” di Genovese e “La dea fortuna” di Ozpetek.
A gennaio 2022 esce su Sky Cinema “Lasciarsi un giorno a Roma” seguito da “Power of Rome” di Giovanni Troilo.
Realizza poi il docufilm “Luigi Proietti detto Gigi”, presentato alla Festa del Cinema di Roma, “War” di Gianni Zanasi, e nel 2023 escono “I migliori giorni”, co-diretto insieme a Max Bruno, “Era ora“ di Alessandro Aronadio, primo per settimane su Netflix mondo, e “Mia” di Ivano De Matteo.
Seguiranno “I peggiori giorni”, “Non sono quello che sono”, suo ottavo film di regia, e “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani.
VISION DISTRIBUTION, GROENLANDIA e
ITALIAN INTERNATIONAL FILM
presentano
Non sono quello che sono
un film di Edoardo Leo
con
Edoardo Leo, Jawad Moraqib, Ambrosia Caldarelli, Antonia Truppo, Matteo Olivetti, Michael Schermi
e con Vittorio Viviani
durata: 115 minuti
Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film
Matteo Rovere e Sydney Sibilia per Groenlandia
in collaborazione con Edoardo Leo per Alea Film
Una produzione
VISION DISTRIBUTION, GROENLANDIA e ITALIAN INTERNATIONAL FILM
In collaborazione con SKY
AL CINEMA DAL 14 NOVEMBRE