OffiCine-IED presentano VIOLA E 2054,  cortometraggi che vedono tra i protagonisti Marina Massironi, Gigio Alberti, Angela Finocchiaro ed Eleonora Giovanardi.

Realizzati in collaborazione con Sammontana affrontano il tema della violenza economica sulle donne in  occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Progetto Officine- IED in collaborazione con Sammontana 

Dopo aver realizzato tre cortometraggi nella prima parte del 2024, OffiCine-IED realizza quindi un nuovo progetto con la preziosa collaborazione di Sammontana e dedicato a un tema molto importante quale la violenza economica.

L’argomento, quanto mai attuale e troppo poco raccontato, vede la luce nel corto Viola e in 2054, presentati in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in esclusiva su iodonna.it e prossimamente nei più importanti festival internazionali.

Come tutte le esperienze di OffiCine-IED, anche i cortometraggi Viola e 2054 sono il frutto di un percorso in cui giovani talenti sono incoraggiati alla professionalizzazione grazie al lavoro con esperti del cinema e a nuove forme di mecenatismo culturale che permettono il finanziamento dei percorsi formativi.

 I cortometraggi VIOLA e 2054 

Viola, che vede protagonisti Marina Massironi, Gigio Alberti, Francesco Buttironi e Laura Martinelli, affronta il tema della violenza economica attraverso le dinamiche di controllo e sminuimento esercitate dagli uomini sulle donne.
Viola e Carlo (Massironi e Alberti) sono una coppia sposata da molti anni, felice, benestante, con un unico figlio, Ascanio (Buttironi), da poco laureato ma già con una carriera avviata. È lui che ha organizzato la cena per presentare ai genitori Elena (Martinelli), la sua fidanzata.
Qualcosa a cui brindare Ascanio lo ha in serbo, anche se non è quello che tutti, e in particolare Elena, prevedevano.
Sarà proprio questo a scatenare un gioco incrociato di alleanze e contrasti guidato, inaspettatamente, da Viola che, stupefatta da un figlio che non conosceva davvero e intuendo il pericolo che corre Elena, sceglie di stare al suo fianco.

Il corto 2054 è ambientato nel futuro, appunto nel 2054 e racconta la storia di Michela, calciatrice di successo e del suo rapporto con l’avatar di sua madre Lina, un’intelligenza artificiale programmata per mantenere viva la sua presenza.
Improvvisamente e inaspettatamente, visto il passato da femminista della madre reale, il suo Avatar inizia a criticare Michela per le sue scelte di vita.
Sconvolta dalle accuse maschiliste, insieme a Marco, suo marito, porta Lina da Santo, un tecnico specializzato. Santo sembra voler allontanare l’attenzione dal problema del malfunzionamento e congedarli facendo loro credere che sia un comune bug nella memoria dell’avatar che non dà segni di miglioramento.
All’ennesima critica maschilista di Lina verso la figlia, Michela la zittisce, risvegliando inaspettatamente la vera personalità della madre: indipendente, forte e militante.
Santo invece, rimasto solo, dovrà fare i conti con la Seele s.r.l, l’azienda produttrice degli avatar.
Quanto è coinvolta in una possibile manipolazione dei ricordi digitali con implicazioni inquietanti per i diritti delle donne faticosamente acquisiti negli ultimi 30 anni?
Nel ruolo di Michela e di Marco, Eleonora Giovanardi e Dario Leone, nel ruolo della madre avatar Angela Finocchiaro, del tecnico Santo Fabio Zulli.

 Partnership con Fondazione Libellula

 Viola e 2054 godono della partnership istituzionale di Fondazione Libellula che dal 2020 promuove la cultura per prevenire e contrastare ogni forma di violenza sulle donne e di discriminazione di genere e la media partnership di iO Donna, il settimanale femminile di Corriere della Sera diretto da Danda Santini da sempre impegnato a sostegno delle donne.I cortometraggi hanno, inoltre, l’importante sostegno di Fandango.

Le colonne sonore, originali, sono realizzate grazie alla collaborazione del Conservatorio Cimarosa di Avellino, con la supervisione artistica di Antonio Fresa.

IED scommette sui giovani 

Progetto culturale di IED, Istituto Europeo di Design, Società Benefit dal 2022, nei suoi oltre dieci anni di attività, OffiCine IED – diretto da Cristina Marchetti – si è adoperato per costruire una rete di soggetti interessati a scommettere sui giovani e la loro formazione nel mondo del cinema.

OffiCine-IED si pone come spazio di sperimentazione che combina creativamente formazione e promozione dell’arte e dei mestieri del cinema e stabilisce relazioni di committenza artistica preziose per la crescita e la maturazione professionale di chi muove i primi passi in questo settore.

Con il sostegno e il coinvolgimento di aziende, enti e istituzioni, si attivano e coltivano, inoltre, nuove forme di mecenatismo culturale fondate sull’incoraggiamento del talento, dei giovani, e della loro professionalizzazione, e orientate al finanziamento dei percorsi formativi.

Tra le attività, insieme a FilmLab, OffiCine-IED conta corsi di approfondimento sulle diverse professioni, lezioni aperte con ospiti speciali, e laboratori pratici guidati da grandi autori, interpreti e maestri del cinema.

Personalità importanti nel Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico è composto personalità di rilievo come Paolo Mereghetti, Piera Detassis, Silvio Soldini, Pierfrancesco Favino e Paolo Sorrentino e si estende a professionisti del settore che hanno collaborato e continuano a collaborare con OffiCine.
Tra gli altri, Alba Rohrwacher, Silvia D’Amico, Anna Ferzetti, Matilde Gioli, Jasmine Trinca, Angela Finocchiaro, Gigio Alberti, Vinicio Marchioni, Lino Guanciale, Antonio Catania e Giuseppe Battiston.

Viola: regia Marco Masante, sceneggiatura Raffaele Di Bello, aiuto Regia Marta Capossela, dop Antonio Capra, montaggio Eleonora Rossini, Produzione Federico Salvetti, produzione Giulia Destro.

2054: regia Alice Gnech ed Edoardo Maione, sceneggiatura Veronica Tinnirello, produzione Davide Secchi, ass. produzione Francesco Ippoliti, ass. produzione Davide Finocchiaro, dop Matteo Corti, operatrice Vittoria Rossini, montaggio Valentina Sarogni.