Quali prodotti consumare di più a Natale , per nutrirsi bene risparmiando? Ecco i consigli dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano!
Per imbandire la tavola degnamente d’inverno e durante le festività natalizie, cercando nel contempo di risparmiare, gli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano consigliano un maggior ricorso a prodotti come: legumi, uova, pesce congelato, polenta di mais; tutti alimenti con spiccate qualità nutritive e costo contenuto.
Gli esperti hanno prima voluto valutare le abitudini alimentari nei mesi di dicembre 2013 e gennaio 2014. Dalla ricerca, svolta su un campione di 1500 persone adulte tra i 18-65 anni risulta, tra l’altro, che il 20% degli intervistati non utilizza i legumi, e il 40% non mangia piselli.
I legumi, invece, andrebbero consumati almeno due/tre volte alla settimana, sono facilmente reperibili, presenti in commercio sia freschi che secchi, si conservano per lunghi periodi e soprattutto hanno un basso prezzo rispetto alle altre fonti proteiche. E’ ottimale consumarli in associazione ai cereali per comporre un piatto unico (come riso e piselli, pasta e fagioli, pasta e lenticchie, ecc.). Non dimentichiamo che, oltre a pasta e riso, anche gli altri cereali, come ad esempio orzo e farro, sono ideali da consumare con i legumi. Per la tradizione ricordiamoci il classico piatto di lenticchie per la fine anno!
“I legumi – spiega la Dott.ssa Michela Barichella, responsabile medico della struttura di Dietetica e Nutrizione dell’ICP Milano e membro dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano – andrebbero consumati non come contorno, ma come alternativa al secondo piatto cioè in sostituzione di pesce, carne, affettati, formaggi o uova perché, pur provenendo dal mondo vegetale ,non possono essere considerati come verdura, perché sono una fonte di buone proteine”.
Altri alimenti consigliati sono le uova, altra fonte di ottime proteine a basso costo (ne andrebbero consumate un paio alla settimana), che possono essere utilizzate in tantissimi modi, per guarnire un piatto, per preparare uno sformato per esempio con verdure e patate, oppure strapazzate o sode. Da consumare spesso anche il pesce, eccellente secondo piatto, che può essere acquistato anche surgelato, abbattendo così i costi pur mantenendo le proprietà nutrizionali e garantendo lunghi tempi di conservazione. Un consiglio che vale per tutto il banco del surgelato, dal pesce alle verdure.
Passando ai carboidrati semplici (zuccheri), l’indagine alimentare dell’Osservatorio nutrizionale evidenzia che nei mesi invernali si consuma circa la metà della quantità consigliata di frutta, che dovrebbe essere tra i 350 e i 400 grammi al giorno. Il consumo prevalente è di agrumi e mele, ma tutta la frutta di stagione è consigliabile, anche per i suoi costi più contenuti.
La biscotteria e le merendine confezionate rimangono alimenti molto utilizzati (90% degli intervistati), sia per la merenda che per la prima colazione. Non si rinuncia a dolci tradizionali come panettone e pandoro, piuttosto calorici (circa 400 calorie ogni 100 grammi di prodotto). Il pandoro contiene più burro e uova del panettone, ma le differenze non sono sostanziali. La grande varietà dell’offerta di questi dolci, sia artigianale che industriale, consente di limare un po’ i costi. E lo stesso discorso si applica allo spumante italiano, che spesso non ha nulla da invidiare al più costoso champagne francese.
Se non si è ancora pensato ai regali di Natale, una buona idea è regalare gli alimenti più apprezzati della tradizione italiana: dal sacchettino di lenticchie portafortuna ai tradizionali prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) diventati anche un bel regalo di Natale. Non a caso il Grana Padano è il DOP più consumato al mondo, un vero concentrato di latte, fonte di vitamine e minerali oltre a proteine ad alto valore biologico che hanno un costo per grammo simile alle uova.
OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO
Indagine sugli errori nutrizionali e gli stili di vita
L’Osservatorio nasce nel 2004 grazie all’impegno del Consorzio Tutela Grana Padano in collaborazione con FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Dall’inizio del 2005 sta fotografando gli stili alimentari della popolazione italiana con appositi questionari somministrati dai Medici e Pediatri di libera scelta ai loro assistiti, ai quali nel 2007 si sono aggiunti Dietisti e altri Medici Specialisti. L’indagine non è svolta da intervistatori ma da professionisti della salute che svolgono sui loro assistiti delle anamnesi alimentari a favore della loro salute e a scopo educativo. I dati raccolti con le anamnesi vengono elaborati per dare informazioni di carattere osservazionale-epidemiologico che periodicamente sono diffusi alla società civile.
AD OGGI.
Ha coinvolto 1.440 Medici di Medicina Generale, 671 Pediatri, 362 Dietisti che hanno somministrato 26.896 anamnesi alimentari (interviste) di cui 7.251 in età pediatrica e 19.645 adulti.
GLI OBIETTIVI.
Educare l’intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma “Guadagnare Salute” del Ministero della Salute.
Ottenere una stima qualitativa dell’assunzione di nutrienti e delle abitudini quali fumo e attività fisica.
Fornire al medico un pratico strumento operativo per somministrare l’anamnesi nutrizionale.
Identificare i principali errori nutrizionali degli italiani e diffondere la cultura della corretta alimentazione.
METODOLOGIA.
Ogni medico, pediatra, dietista e operatore sanitario, effettua l’anamnesi in un’area riservata online dove risiede il software. L’anamnesi è somministrata solo a soggetti che non soffrono di importanti patologie ed è effettuata come una ricerca osservazionale (il medico intervista il suo assistito, o il genitore nel caso di minori) l’intervista è guidata da un questionario elettronico che raccoglie: età, sesso, peso e altezza per calcolare il BMI, la circonferenza addominale, lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e l’abitudine al fumo.
La parte alimentare valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile dei più importanti e diffusi alimenti consumati in Italia, i dati dichiarati vengono elaborati dal software che calcola il contenuto in macronutrienti e micronutrienti e di conseguenza quanti se ne sono assunti con la dieta abituale. Il software elabora e somma i nutrienti assunti e li paragona al fabbisogno giornaliero di ogni individuo, distinto per età e sesso, per valutarne lo scostamento rispetto ai valori standard. Le eccedenze e deficienze di nutrienti significative vengono evidenziate per correggere l’errore nutrizionale emerso dall’anamnesi. Gli scostamenti dei nutrienti vengono poi riclassificati in cibi da assumere più o meno frequentemente. Oltre a ciò il software permette, solo al medico, di suggerire comportamenti personalizzati a seconda del quadro clinico dell’intervistato. I risultati e i suggerimenti vengono consegnati all’intervistato.
COMITATO SCIENTIFICO OGP:
Prof.ssa Maria Letizia Petroni: coordinatrice del board, Medico specializzato in medicina interna ed esperto di alimentazione, nutrizione clinica ed obesità, coordinatore di ricerche finalizzate per il Ministero della Salute e Docente incaricato di dietetica e nutrizione presso diverse Università italiane. Responsabile scientifico del centro obesità dell’ospedale Villa Igea di Forlì.
Dott.ssa Michela Barichella: Medico specializzato in scienza dell’alimentazione, Responsabile medico del Servizio dietetico ICP dell’Ospedale di Milano, Presidente di Brain and Malnutrition Association.
Prof. Claudio Maffeis: Medico Pediatra, esperto di nutrizione e obesità infantile, Docente di metabolismo e nutrizione in età evolutiva dell’Università di Verona, Direttore della UOS nutrizione clinica e obesità dell’Ospedale Borgo Roma, Verona.
Prof. Sergio Coccheri: Medico specializzato in cardiologia e angiologia Ordinario di Malattie cardiovascolari dell’Università di Bologna.
Prof. Davide Festi: Medico specializzato in gastroenterologia, Ordinario di Gastroenterologia Direttore della Scuola di specializzazione e Preside del corso di laurea in dietetica dell’Università di Bologna.
Prof. Alessandro Lubisco: statistico, Docente di scienze statistiche dell’Università di Bologna
sito web: http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it