[dropcap] A[/dropcap] Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano, i dieci giorni del XXIV Compasso D’Oro si sono conclusi con Pensiero e Azione, un convegno promosso da ADI che ha affrontato il tema della creatività nei suoi aspetti organizzativi ed economici.

Imprenditori e ricercatori si sono riuniti per fare il punto sull’inscindibile legame che unisce cultura, organizzazione ed economia all’interno delle aziende di design.
Gli interventi hanno riguardato diversi argomenti tra cui: le dimensioni globali della progettazione e della produzione, gli aspetti organizzativi delle imprese (il cui ammodernamento è indispensabile), il cambiamento culturale che il design propone per il miglioramento della qualità dei prodotti e la crescita delle industrie.

Luciano Galimberti, Presidente ADI, ha dichiarato: “Troppo spesso nel mondo del design si assiste a percorsi in cui la ricerca del successo economico determina il modello organizzativo,che cerca una giustificazione a posteriori attraverso un modello culturale. ADI promuovendo questo convegno intende contribuire alla definizione di un modello culturale riconoscibile per il design, capace di orientare un modello organizzativo di sviluppo che genera poi un modello economico”.

Durante la mattinata sono state esposte anche tre case history relative ad altrettante aziende leader del design italiano: Fratelli Guzzini, Officine Tamborrino e Carrozzerie Castagna.

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Fratelli Guzzini

La storia di Fratelli Guzzini inizia tra il 1911 e il 1912, quando Enrico Guzzini, tornato da un viaggio in Argentina, inizia a produrre articoli in corno di bue come pettini, tabacchiere, calzascarpe e posate da insalata.
Pierino e Mariano, figli di Enrico, entrano in azienda nel primo dopoguerra e danno il via a una serie di innovazioni indispensabili per lo sviluppo dei prodotti, come la prima meccanizzazione della lavorazione del corno, realizzata da Pierino nel 1925.
Nel 1934 viene costituita formalmente la società Fratelli Guzzini, che nel 1938 introduce il metacrilato, meglio conosciuto come plexiglass.
Nel 1953 l’azienda acquisisce una tecnologia in grado di produrre delle lastre colate e dal monocolore si passa al bicolore. È proprio nei primi anni cinquanta che Giovanni e Raimondo Guzzini creano l’attuale serie Vintage. Nel 1958 l’azienda deposita il brevetto internazionale denominato Doppiato
Le presse ad iniezione automatizzate degli anni sessanta permettono la stampa dei granuli termoplastici, tecnologia che porta la Guzzini ad abbandonare gradualmente una cultura semi-artigianale per orientarsi verso la produzione seriale su vasta scala.
Negli anni ottanta l’azienda si dedica principalmente a sviluppare il progetto sul bicolore e negli anni novanta compie il salto verso l’iniezione assistita da gas, che consiste nell’introduzione di un gas inerte all’interno della massa fusa precedentemente iniettata in uno stampo. 
Con l’arrivo del terzo millennio Guzzini approda all’attuale ricerca sui nuovi materiali plastici e sulle loro infinite potenzialità, con l’abbinamento proficuo dei futuristici acrilici ai più classici elementi della tradizione, come la porcellana, il vetro, l’acciaio e il legno.

Domenico Guzzini, attuale AD e pronipote dello storico fondatore Enrico Guzzini, ha dichiarato: “Fratelli Guzzini è un’azienda che investe molto nella tecnologia al servizio del design. Recentemente ci siamo dedicati a molti progetti di food design e abbiamo avuto modo di scoprire che la cultura gastronomica e quella del design sono strettamente legate”

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Officine Tamborrino
È un giovane marchio produce arredi in metallo per uso residenziale e per spazi aperti alla condivisione.
La sua storia inizia nel 1957 a Ostuni (BR) quando la famiglia Tamborrino aprì il primo laboratorio artigianale in cui produceva arredamenti in metallo per l’ufficio. Successivamente l’azienda crebbe fino a diventare una realtà industriale come Scaff System.
Nel 2012 la famiglia Tamborrino decise di guardare ad una nuova dimensione di artigianalità e di sviluppare una linea di design che unisse la tecnologia più moderna e la cura manuale del dettaglio. 
E così nacque il primo prodotto Officine Tamborrino, la libreria modulare PRIMA che diede origine ad un nuovo modo di progettare e realizzare oggetti di design in metallo.
Il brand esprime una sensibilità estetica e progettuale ispirata alla semplicità e alla linearità che ha caratterizzato il design italiano degli anni ’50. La ricerca sui materiali ruota intorno alle applicazioni nell’interior design dell’acciaio, materiale estremamente versatile grazie alle proprietà di solidità e leggerezza allo stesso tempo.
Tradizione del Made in Italy, continuità dell’impresa familiare e dinamismo di chi fa innovazione a partire dalla propria identità sono gli elementi guida di Officine Tamborrino. 

Licio Tamborrino, AD di Scaff System e Officine Tamborrino, racconta: “Design in italiano significa progettazione, quindi tutte le aziende in realtà si occupano di design, perché tutte le aziende progettano; ciò che fa la differenza è il fatto di esserne più o meno consapevoli. La nostra avventura nel mondo del design ha avuto una svolta nel 2013, quando abbiamo deciso di venire a Milano durante il Fuorisalone. Quando siamo entrati nello spazio espositivo di Ventura-Lambrate ci sembrava di essere su un altro pianeta. Questa esperienza ci ha cambiato completamente, perché ci ha permesso di elaborare un nuovo concetto di arredamento più giovane e più pratico, a cui l’acciaio, nostro materiale da sempre, si adatta perfettamente”.

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Carrozzeria Castagna
La Carrozzeria Castagna è una carrozzeria storica di Milano, nata nel 1849 quando Carlo Castagna rilevò la prestigiosa bottega “Ferrari”, erede dell’ancora più famosa Mainetti & Orseniga, nella quale si producevano, da oltre un secolo, carrozze per molte famiglie aristocratiche e reali europee. Verso la fine dell’Ottocento, grazie alla collaborazione con la ditta Ottolini e Ricordi, importatori per l’Italia dei quadricicli Benz, la Castagna fu una delle prime aziende a realizzare carrozze mosse da motori a scoppio, che successivamente avrebbero preso il nome di automobili. 
Negli anni quaranta e cinquanta la carrozzeria si avviò verso un graduale declino. Con la chiusura della Isotta Fraschini Automobili la Castagna perse il suo miglior mercato ed il telaio su cui era abituata a creare le proprie carrozzerie. Anche la Milano automobilistica non era più quella di un tempo: tra le case automobilistiche sopravvissero soltanto l’Alfa Romeo e la Bianchi. Nel 1954 la carrozzeria cessò l’attività.
Oggi Gioacchino Acampora, architetto con la passione per le automobili, ha rilevato la storica carrozzeria Castagna di Milano e vi ha creato un’azienda specializzata in servizi di personalizzazione dell’auto dal punto vista degli interni, della carrozzeria e del motore. I progetti sono uno diverso dall’altro e vengono realizzati su misura, a seconda delle esigenze del cliente.
Quella della nuova “Carrozzeria Castagna” è quindi una storia di rinascita. Un’azienda che, come l’araba fenice, è risorta dalle sue ceneri, percependo in anticipo una nuova tendenza del mercato e cavalcandone l’onda.

Al termine del convegno sono stati consegnati gli attestati di riconoscimento di Regione Lombardia ai protagonisti lombardi del XXIV Compasso d’Oro
Pensiero e Azione ha avuto il patrocinio di: Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Borsa Italiana e Confindustria Lombardia