Lo spettacolo di premiazione si svolgerà al teatro delle Rose di Piano di Sorrento il 27 ottobre
Il “Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito” è stato fondato nel 1996 dal poeta Arturo Esposito come concorso letterario-poetico .Organizzato e diretto da Mario Esposito, è una rassegna a vocazione nazionale che si estende a più luoghi d’Italia con diverse sezioni. Dal 2013 l’Assessorato al Turismo della Regione Campania lo ha inserito nel cartello regionale degli Eventi di risonanza nazionale ed internazionale. Per l’alto valore istituzionale ed il prestigio nazionale raggiunto è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nell’albo d’oro spiccano nomi illustri della cultura e dello spettacolo: Francesco Cossiga, Walter Veltroni, Giancarlo Giannini, Nicola Piovani, Lino Banfi, Alberto Bevilacqua, Edoardo Sanguineti, Luigi De Filippo, Paul Sorvino, Fred Murray Abraham, Roberto Vecchioni, Bianca Guaccero, Alessandro Sallusti, Giuliano Gemma, Iva Zanicchi, Leo Gullotta, Luca Barbareschi, Pippo Baudo.
Al Teatro Eliseo di Roma, in via Nazionale, sono stati resi noti i vincitori della 23esima edizione del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, in programma al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento il prossimo 27 ottobre.
Nel corso della presentazione, Il patron del Premio, Mario Esposito, ha consegnato in tale occasione il Premio alla carriera alla attrice Sandra Milo. Insieme con il direttore del Premio sono intervenuti il direttore artistico dell’Eliseo Luca Barbareschi – da quest’anno presidente della sezione teatro del “Penisola”- Anna Prisco, scrittrice figlia del celebre scrittore napoletano Michele Prisco, e Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento.
Questi i vincitori dell’edizione 2018: Bianca Atzei e Jonathan Kashanian (“artisti dell’anno”, premio musicale Lino Trezza), Francesco Branchetti e Debora Caprioglio (per Deboras Love, migliore opera di spettacolo dedicato alla donna), Anna Capasso e Michele Cucuzza (per Gramigna, opera etico-civile sez. speciale Vincenzo Russo), Alfonso e Livia Iaccarino (sezione “genius loci”), Jorit (sezione arte visiva), Antonio Loffredo (beni culturali), Hiromi Maekawa (premio speciale relazioni Italia-Giappone), Maurizio Micheli (premio Dino Verde), Federico Paciotti (premio giovani), Povia (poeta outsider), Danilo Rea (premio alla carriera), Valentina Romani (fiction), Paolo Ruffini (teatro sociale), Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana (regia), Laura Valente (cultura).
Il Premio è stato fondato nel 1996 come appuntamento legato alla poesia: tra gli storici vincitori Maria Luisa Spaziani (la celebre “Volpe” del Nobel Eugenio Montale), Michele Sovente (Premio Viareggio), Giovanni Raboni ed Alberto Bevilacqua. Oggi il Premio è un evento “intermediale” e uno spettacolo culturale, riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “di rilevanza nazionale ed internazionale”, con utilizzo del logo di Stato. Si premiano attori, interpreti, ma anche filiere, prodotti culturali, progetti dedicati all’Italia della cultura.
Il focus che il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” 2018 intende offrire all’appuntamento di Matera 2019 recupera il rapporto tra i microcosmi del sud, i centri e le periferie di un mondo che ha avuto in questi anni un fortissimo impulso partendo dal nulla.
Anche la TV pubblica ha inteso riconoscere l’importanza di un progetto speciale del Premio, denominato “Lettere dal Cinema”, che pone la fiction come strumento pedagogico e di divulgazione etico- civile tra i ragazzi. Si tratta di un concorso di scrittura critica, riservato alle scuole superiori ed ai giovani della Penisola Sorrentina. Base di partenza per il concorso sarà la docu-fiction “Aldo Moro il Professore”, prodotta dalla RAI per i 40 anni dalla morte dello Statista ed inserita tra le nomination dell’edizione 2018 per il settore cinematografico ed audiovisivo.
Due città ferite si incontreranno al Premio: Torre del Greco e Genova, colpite ad agosto dalla tragedia del ponte Morandi. Un momento dedicato alle vittime, con le esibizioni di Bianca Atzei e Jonathan Kashanian.
Ogni anno il Premio segnalerà il talento di un giovane rappresentante dell’arte visiva, attivo in campo internazionale. Quest’anno il protagonista sarà Jorit, graffitista famoso nel mondo salito alla ribalta mediatica internazionale dopo l’arresto avvenuto la scorsa estate in Palestina. L’artista dovrà rappresentare la “copertina d’autore” del Premio, progetto coordinato da Giuseppe Leone.
La sezione per lo spettacolo è dedicata a Dino Verde, storico autore Rai e papà di trasmissioni di successo come “Scanzonatissimo”. Nel palmares di questa sezione del Premio, giunta al primo lustro e guidata da Gustavo Verde e Gino Rivieccio, si annoverano i nomi di Pippo Baudo, Lino Banfi, Leo Gullotta e Giancarlo Magalli. L’edizione 2018 è stata assegnata a Maurizio Micheli.
Al Premio ha aderito anche l’Ambasciata del Giappone. La manifestazione esalterà il binomio letteratura-paesaggio con un omaggio al poeta Nobel Kawabata Yasunari e la premiazione di un progetto dedicato alla diffusione nel paese del Sol Levante della canzone italiana, curato da Hiromi Maekawa. Alle radici di questo scambio culturale con la Penisola Sorrentina ci sono il gemellaggio tra Sorrento e Kumano e la partnership che il Premio ha istituito con il Museo Correale di Terranova, che custodisce le preziose porcellane che i due nobili fondatori, Pompeo ed Alfredo Correale, collezionarono durante i loro viaggi in Oriente.
Il Premio speciale cinema è quest’anno promosso in collaborazione con la Fondazione MATERA 2019 Capitale Europea della Cultura e viene assegnato ai registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi che hanno ottenuto un magnifico successo con “Metti la nonna in freezer”: commedia esilarante, che unisce cronaca a sorriso, dei due giovani registi materani, che ha letteralmente sbancato al box office, prodotti in esclusiva dalla Indigo Film (la casa produttrice del premio Oscar “La Grande Bellezza”).
Il Premio per la promozione culturale e la danza va alla direttrice artistica di Ravello Festival, Laura Valente. 1968-2018: sono passati cinquant’anni da un periodo di rivoluzioni, di battaglie civili, dalle disparità di genere. A quel genere, a quello spirito che ha influenzato artisti e coreografi, Laura Valente presidente del “Museo Madre” e direttrice artistica della sezione danza, mostre, tendenze e nuovi linguaggi del prestigioso Festival ha voluto dedicare l’edizione 2018 della kermesse internazionale.
Harry di Prisco