Durante la manifestazione Futuro Remoto, sarà possibile vedere il robot da Vinci in piazza del Plebiscito a Napoli dal 7 al 10 ottobre
In occasione della manifestazione Futuro Remoto, tutti i cittadini napoletani – non solo i pazienti e gli addetti ai lavori – potranno conoscere da vicino il robot da Vinci, ad oggi l’unica tecnologia disponibile per accedere a una reale chirurgia robotica, prodotto dall’azienda americana Intuitive Surgical Inc. e distribuito in Italia da ab medica.
L’edizione 2016 di Futuro Remoto ha come tema principale il “Costruire” e, dopo il successo dello scorso anno che ha visto coinvolti tutta la Città con le sue Università, i centri di ricerca e i musei, registrando più di 150.000 visitatori, vuole riaffermare il suo carattere di vera e propria Festa della Scienza. Nella piazza simbolo di Napoli sarà allestito il Villaggio della Scienza che avrà 9 isole tematiche in cui si potranno osservare fenomeni scientifici, fare esperimenti e parlare direttamente con gli scienziati e gli esperti presenti.
Il robot da Vinci sarà visibile in uno spazio espositivo situato davanti al dome 4 dedicato al “Corpo”. Alcuni esponenti del GRIO, il Gruppo Robotico Inter-Ospedaliero formato dai chirurghi dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli, dell’Azienda Ospedaliera Federico II, dell’Ospedale Monaldi e dell’Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS “Fondazione Pascale”, illustreranno funzionamento e vantaggi della chirurgia robotica a tutti i visitatori, anche attraverso dimostrazioni live in programma ogni due ore durante tutto l’arco della giornata. Tra le diverse finalità, GRIO ha l’obiettivo di promuovere ed avviare un percorso di formazione e ricerca condiviso sul tema della chirurgia robotica.
Moltissimi sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo del robot da Vinci. Oltre alla maggiore precisione del gesto chirurgico, grazie alla facilità di accesso anche nel caso di anatomie difficoltose, l’utilizzo della chirurgia robotica da Vinci consente infatti di ridurre il dolore post-operatorio e i rischi di infezione, i tempi di degenza e recupero dei pazienti, nonché l’impatto estetico delle incisioni.
In regione Campania, entro la fine del 2016, si prevede una crescita nell’utilizzo del sistema da Vinci– in tutte le specialità – pari al 200% rispetto al 2015.