-
L’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato, da venerdì 20 a domenica 22 maggio, l’undicesima edizione del Festival delle Scienze, dedicato, quest’anno, alla relatività. Il Festival delle Scienze è prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura e con la partnership scientifica di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Il tema chiave è stato la Relatività, filo conduttore di un viaggio che non si è limitato a ricordare l’importanza storica della teoria einsteniana, ma che si estende all’intreccio con le scienze umane (psicologia, sociologia, filosofia), fino a raggiungere i settori più innovativi della ricerca contemporanea (fisica quantistica, Big Data).
Venerdì 20 maggio, il Festival è stato inaugurato in Sala Petrassi da Aurelio Regina, Presidente della Fondazione Musica per Roma, José R. Dosal, Amministratore Delegato, Vittorio Bo, co-direttore scientifico del Festival, Barbara Negri, responsabile dell’ASI Esplorazione e Osservazione dell’Universo e Fulvio Ricci, responsabile dell’esperimento VIRGO dell’INFN. La prima lectio è stata tenuta dal cosmologo João Magueijo, introdotto da Giovanni Amelino Camelia: portoghese, professore di fisica teorica all’Imperial College di Londra, noto soprattutto per la teoria della velocità variabile della luce, ma anche autore di una biografia sulla vita di Ettore Majorana e di una provocatoria raccolta dei vizi della popolazione inglese. Magueijo ha spiegato al pubblico quali saranno le nuove sfide della scienza del XXI secolo: in particolare, proprio cosa ci attende Oltre Einstein.
Nella stessa giornata i visitatori del Festival delle Scienze hanno anche potuto scoprire la storia del progetto Xenon1T – la gigantesca nuova macchina costruita all’interno dei Laboratori Nazionali dell’Istituto di Fisica Nucleare, nella pancia del Gran Sasso, ed entrata in funzione a fine 2015 nell’ambito dello Xenon Dark Matter Experiment – raccontata della sua fondatrice, Elena Aprile, milanese di nascita, ma da ormai trent’anni professoressa di fisica alla Columbia University di New York. Per la prima volta l’obiettivo di studio sarà una massa di una tonnellata, coinvolgerà ben 126 persone di 10 nazionalità diverse e 21 istituti di ricerca per scovare le WIMP (“weakly interactive massive particles”), le particelle di cui pensiamo sia composta la materia oscura.
Particolarmente ricco ed interessante poi è stato il programma sia di sabato 21 maggio che di domenica 22 maggio, arricchito da vari incontri, anche a più voci, in cui – partendo sempre dalla lezione di Einstein – si è entrati in contatto con molteplici aree e discipline della ricerca scientifica, tecnologica e umanistica, dimostrando come la scienza sia parte rilevante della nostra vita quotidiana: nelle esperienze e nel pensiero, nelle certezze e nelle paure.
Alle conferenze dei grandi ospiti nazionali e internazionali, il Festival ha affiancato anche un ricco ed interessante programma di eventi in cui i temi della ricerca scientifica sono stati presentati in un intreccio di parole, suoni, visioni ed altre suggestioni.
Info: Festival delle Scienze – Auditorium, Parco della Musica, Viale Pietro de Coubertin, Roma – promozione@musicaperroma.it – www.auditorium.com – www.exlibris.it