Le tragiche notizie sulla strage di anziani nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistite) durante la recente pandemia hanno richiamato l’attenzione degli italiani su queste strutture, con servizi giornalistici e televisivi che spesso, oltre a trattare i focolai Covid, mostravano l’arretratezza e l’inadeguatezza di molte RSA.
Inoltre, come noto, esiste in Italia un grande problema demografico con l’età media della popolazione sempre in aumento per il basso ricambio generazionale, e d’altro canto questo crescente numero di anziani trova sempre meno disponibilità a trovare ospitalità ed assistenza nelle case dei figli, con conseguente crescente richiesta di strutture collettive dove le persone in età avanzata possano essere adeguatamente collocate.
Una joint venture per gli anziani
Per tutte queste ragioni nello scorso mese di marzo il fondo svedese EQT Real Estate ed il consorzio ravennate Ar.Co. Lavori hanno costituito una joint venture da 300 milioni di euro proprio al fine di progettare e costruire strutture residenziali per anziani, di cui c’è sempre più richiesta sul mercato
Alle porte di Massalengo, piccolo comune a pochi chilometri da Lodi, sono appena iniziati i lavori della prima di queste nuove RSA, per anziani non autosufficienti con bisogni assistenziali di diversa intensità (disturbi comportamentali, disabilità severe e moderate), che dovrebbe essere realizzata nel giro di 15 mesi.
Si tratta della prima di una serie di strutture analoghe (saranno cinque in una prima fase, a cui dovrebbero aggiungersene numerose altre) che verranno realizzate da Ar.Co. nei prossimi anni nel Nord Italia. Si tratta di strutture di dimensioni medio-grandi (quella di Massalengo avrà 200 posti letto, suddivisi fra varie tipologie di ospiti, fra cui una specifica sezione riservata ai malati di Alzheimer) e di nuovissima concezione, costruite in classe A e in modo da ottenere certificazioni energetiche di sostenibilità come LEED e WELL, oltre che conformi a specifici criteri ESG.
Per la RSA di Massalengo Ar.Co. utilizzerà tecnologie green di ultima generazione, con la presenza sul tetto di un impianto fotovoltaico da 80 Kwp. All’interno della stessa RSA, gli operatori implementeranno politiche e attività relative alle procedure di prevenzione per il Covid-19 e per altri rischi legati alla salute.
I benefici della struttura Ar.Co. a Massalengo
La struttura lombarda – progettata dagli architetti Gianpiero Pirazzini e Sergio Tadi, su una superficie totale di quasi 8 mila mq e su tre piani – avrà un impatto significativo anche sul piano urbanistico: sorgerà su un’area oggi pubblica, accanto alla quale saranno realizzati anche interventi di riqualificazione del verde e della pavimentazione, inserendo nel progetto una serie di elementi a corredo (parcheggi per gli operatori e per gli ospiti, passerelle pedonali sulla roggia che costeggia il nuovo edificio, aree giochi) che vanno a vantaggio della comunità.
Anche dal punto di vista economico, l’operazione di Ar.Co. sarà certamente significativa per Massalengo e per le località limitrofe (considerando fra l’altro che non ci sono spese a carico dell’Amministrazione, e quindi della collettività): la RSA prevede a regime un coinvolgimento di nuovo personale ipotizzabile in circa 150 operatori, e un prevedibile ulteriore indotto sul territorio.
Per informazioni sui partner dell’iniziativa: https://eqtgroup.com/ – http://www.arcolavori.com/
Ugo Dell’Arciprete