Ambientato a Selma – Alabama, il film Selma racconta della marcia di protesta che nel 1965 vide i cittadini afro americani manifestare per protestare contro la segregazione razziale e la mancanza di parità di diritti.
A guida della marcia – che viene ricordata come “Bloody Sunday” (Domenica di sangue), poiché 600 dimostranti furono attaccati dalla polizia con manganelli e gas lacrimogeni – c’era il leggendario Marthin Luther King, che si comportò in modo combattivo ma ossequioso delle leggi, al fine di cercare di evitare qualsiasi spargimento di sangue o violenza.
In seguito a questa marcia il Congresso degli Stati Uniti, su proposta del presidente Lyndon Johnson, approvò il Voting Rights Act, la legge sul diritto di voto e prima norma federale che avrebbe dato una base giuridica sicura ai cittadini neri degli Stati del Sud contro soprusi e razzismo.
Selma è un film emozionante, che ci ricorda che il razzismo solo pochi anni fa imperava nella civilissima America e che qualsiasi forma di estremismo è comunque da condannare, anche in ricordo di personalità come quella di Marthin Luther King, che sacrificarono la vita per un ideale di fratellanza ed uguaglianza.
Nelle sale dal 12 febbraio