Al Teatro Carcano, il 6 dicembre, in scena Malefici, il musical per famiglie dedicato ai cattivi delle fiabe.
Il testo è dell’umorista Dario Vergassola, con il quartetto di performer I Muffins, produzione Associazione Atti, Fondazione Aida e il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
Com’erano, da bambini, i cattivi delle fiabe? E perché sono diventati così?
Il comico, scrittore, attore e cantautore Dario Vergassola approda per la prima volta al teatro ragazzi, ponendosi queste domande: nasce così “Malefici”, musical per famiglie, dai 5 anni, in programma mercoledì 6 dicembre al Teatro Carcano di Milano in doppia replica: ore 14.00 (per le scuole) e ore 19.30 nell’ambito della rassegna Family Show.
La regia è di Manuel Renga, già autore, regista e curatore di progetti didattici legati alle opere liriche, andate in scena su palcoscenici internazionali, come le Théâtre des Champs Elysées a Parigi, l’Opéra de Rouen e la Royal Opera House di Muscat.
È sua anche l’elaborazione drammaturgica, scritta a quattro mani con l’autrice teatrale Elisabetta Tulli. Le musiche originali sono della pianista e compositrice Eleonora Beddini e le coreografie di Giuseppe Brancato.
I cattivi delle fiabe al Tetaro Carcano
Adatto a bambini da 5 anni in su, lo spettacolo non vuole giustificare i celebri antagonisti delle fiabe per le loro azioni, ma nemmeno darle per scontate.
I protagonisti sono la Regina cattiva, il Gran visir, La strega del Mare e il Lupo delle fiabe. Tutti personaggi che si rifanno all’immaginario collettivo dei cattivi più celebri.
La Regina cattiva è ossessionata dall’idea di essere bella: se un tempo c’era lo specchio a testimoniare la sua bellezza, oggi si fa direttamente i selfie con lo smartphone.
Il Gran visir è il personaggio più antipatico e scorbutico di tutti, ma non c’è spigolo caratteriale che non possa essere smussato e accettato.
La strega del Mare finalmente può fare a meno di avere una voce potente, perché oggi ci sono i microfoni a dare manforte. Approfittando della sua presenza, si riflette anche sull’inquinamento dei mari, deturpati dalla plastica e dai rifiuti.
Infine c’è il Lupo delle fiabe, storicamente cattivo, che in realtà è vegano, ma si vergogna ad ammetterlo in pubblico. Ognuno racconta il suo disagio nel sentirsi cattivo o addirittura nel fingersi più cattivo di quello che è».
I quattro anti-eroi si trovano nell’ascensore di un palazzo, senza sapere di essere diretti tutti nello stesso posto, ovvero dall’analista.
«Ogni piano svela le difficoltà e i problemi che si porta dietro ognuno di loro – spiega Dario Vergassola–. L’amicizia che s’instaura diventa una terapia di gruppo.
I miei amici di oggi sono gli stessi che venivano con me alle elementari e alle medie, perché con gli amici di vecchia data non si deve far finta di essere qualcun altro: è una fatica in meno, che trovo terapeutica.
Quando si diventa grandi, si ha voglia di capire quello che c’è dietro le cose, anche dietro un comportamento strano, frutto magari di un disagio che non è stato espresso e trattato, di qualcosa che non è andato nel verso giusto.
Probabilmente se fossero stati sorvegliati e guidati meglio, i cattivi delle fiabe sarebbero cresciuti bene e oggi vivrebbero anche loro felici e contenti».
Eppure nessuna etichetta è per sempre e, in fin dei conti, non è mai troppo tardi per interrogarsi, conoscersi, saltare dalla realtà virtuale a quella concreta, salutare i social network e abbracciare gli amici, ed essere felici davvero.
A firmare la locandina dello spettacolo è Daniel Cuello, illustratore e fumettista della scuderia Bao Publishing (la stessa di Zerocalcare), con cui ha pubblicato l’ultimo libro di graphic novel “Le buone maniere”.
Lo spettacolo è prodotto da Associazione Atti, Fondazione Aida e il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino e il sostegno della Fondazione Caritro.
Interpreti d’eccezione sono I Muffins, quartetto artistico formato da: Stefano Colli, Maddalena Luppi, Giulia Mattarucco e Riccardo Sarti. La compagnia si è formata nel 2015 e lavora stabilmente con Fondazione Aida.
Testo: Dario Vergassola
Regia: Manuel Renga
Aiuto regia: Lucia Messina
Voce dell’ascensore: Dario Vergassola
Illustrazione: Daniel Cuello
Musiche, liriche e vocal coach: Eleonora Beddini
Adattamento e dialoghi: Elisabetta Tulli e Manuel Renga
Ideazione scenografica: Luca Altamura realizzata da Claudia Stefani in collaborazione con Gloria Gandini, dipinta da Paolino Libralato e Ilenia Da Ros
Coreografie: Giuseppe Brancato
Costumi: Antonia Munaretti in collaborazione con Gilda Li Rosi
Light Designer: Manuel Garzetta
Tecnici: Mario Gottardi, Mattia Cunico, Domenico Danilo Margherita, Chiara Tommasini.
Produzione: Associazione ATTI, Fondazione AIDA, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento con la collaborazione del Coordinamento Teatrale Trentino e il sostegno della Fondazione Caritro
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Età: dai 5 anni