Al Teatro Carcano di Milano nella settimana della Festa della Donna è di scena il teatro al femminile.

Dal 3 all’8 marzo 2020, infatti, nella settimana della Festa della Donna, il Teatro Carcano ospiterà tre spettacoli di teatro al femminile riuniti sotto il titolo “DONNE SCATENATE. Punti, appunti e spunti al femminile”: un piccolo ma meditato contributo, un’occasione per guardare alla nostra realtà e anche al passato per ri-scoprire talenti, promuovere inclusione, favorire consapevolezza, combattere con decisione violenza e pregiudizi con le armi della cultura, del dialogo, dell’ironia.

Tre gli appuntamenti tra impegno e leggerezza, affidati a cinque donne di spettacolo, attrici/autrici di grande spessore, creatività e popolarità
In VERGINE E MADRE e MAGNIFICAT, lavori di cui è autrice e interprete, Lucilla Giagnoni, voce tra le più intense e spirituali del nostro teatro, compie un poetico e sorprendente lavoro di scavo nei grandi testi – dalla Divina Commedia alla Bibbia, da San Francesco alle filosofie orientali – a svelare il principio del “Femminile”, forza armonica, salvifica e rigeneratrice che muove il mondo e tutto può; mentre in APPUNTI G le attrici Lucia Vasini, Alessandra Faiella e Rita Pelusio e la giornalista Livia Grossi guidano il pubblico in un personalissimo viaggio nell’universo sessuale femminile che informa e fa pensare, ma anche diverte.

Martedì 3 marzo 2020 ore 20.30
Lucilla Giagnoni
VERGINE MADRE
Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Collaborazione ai testi Marta Pastorino | Musiche originali Paolo Pizzimenti
Scene e luci Lucio Diana, Massimo Violato
Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa
Ogni spettacolo di Lucilla Giagnoni è il tentativo di dare risposte lasciate aperte dallo spettacolo precedente.
Un filo rosso lega tutti i suoi lavori, da quando, nel 2001, diede vita a Vergine Madre – il primo della Trilogia della Spiritualità – fino a Magnificat, che chiude la Trilogia dell’Umanità.
In Vergine Madre Giagnoni legge e commenta sei canti della Divina Commedia, probabilmente i più noti; sei tappe di un pellegrinaggio “nel mezzo del cammin di nostra vita” che parlano del Viaggio (il primo canto dell’Inferno), della Donna (Francesca, il V), dell’’Uomo (Ulisse, il XXVI), del Padre (Ugolino, il XXXIII), della Bambina (Piccarda, il III del Paradiso), della Madre (Vergine Madre, il XXXIII del Paradiso).
Da questo percorso costeggiato da figure “parentali”, ricco e confortante come una preghiera, si compone il disegno di una famiglia. Tutte le storie che da esso scaturiscono – il lato oscuro di Ulisse; l’aspetto meraviglioso e terribile del padre; la santità dei bambini; la lussuria di tutte le donne; la grandezza della madre – concorrono a delineare il principio del “Femminile”, che Dante spiega bene nella terzina dedicata alla Vergine nell’ultimo canto del Paradiso: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura …”.
Una forza che può l’impossibile, unisce gli opposti, armonizza i contrari.

Mercoledì 4 marzo 2020 ore 20.30
Lucilla Giagnoni
MAGNIFICAT
Collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè | Musiche Paolo Pizzimenti
Luci e video Massimo Violato
Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa | Centro Teatrale Bresciano
“Femminile” e “Maschile” sono degli archetipi, stanno cioè all’origine di ogni pensiero conscio e inconscio. Iscritti nel nostro codice più profondo, sono il substrato di tutta l’umanità, di tutta la vita. Le fiabe che ci sono state narrate da bambini sono scrigni di archetipi. La bella addormentata, in cui la fanciulla circondata dalle benedizioni e maledizioni delle fate si punge col fuso e cade in un sonno lungo cento anni, parla di un archetipo del femminile addormentato, nascosto, coperto da rovi.
Anche gli antichi miti sono depositi di archetipi: Demetra, dea della Terra e delle messi, vaga piangendo il rapimento della figlia Persefone, prigioniera nel mondo dei morti, ma viene risvegliata dal suo dolore e ride solo quando una vecchia contadina si denuda.
A questa Terra che custodisce dentro di sé la forza generatrice del “Femminile”, fanno riferimento le ultime parole di un’antica, straordinaria preghiera/poesia, il Magnificat contenuto nel Vangelo di Luca: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. Proprio perché Serva, è Signora e Regina. Vergine, Madre.
Magnificat è un viaggio avvincente attraverso la storia e gli archetipi del pensiero umano – dalla Bibbia a San Francesco, dai miti classici a Dante – alla (ri)scoperta del principio femminile come armonia e forza rigeneratrice del mondo. Diversi e complementari, “Femminile” e “Maschile” sono state messi in contrapposizione, facendo sì che il secondo prevaricasse sempre il primo, creando una condizione destinata alla distruzione e al conflitto perenne, spacciato per inevitabile e connaturato all’essere umano.
“Solo se dalla Terra riemergerà il “Femminile” – osserva Lucilla Giagnoni – ci sarà una possibilità per tutti di futura convivenza, non solo nella sopravvivenza, ma nella beatitudine, cioè nella felicità. Ho usato verbi al futuro perché forse anche io sono ancora legata a una logica maschile. Ci sono “fanciulle/principesse” invece, che, come ci dice la cronaca quasi ogni giorno, in tutto il mondo già si stanno svegliando, già scuotono i potenti dai troni, già lavorano per salvare la Terra con la cura e il governo di mani e menti femmine. Finalmente”.

Da giovedì 5 a domenica 8 marzo 2020
Lucia Vasini Alessandra Faiella Livia Grossi Rita Pelusio
APPUNTI G
Scritto e diretto da Collettivo ApPunti G | Collaborazione ai testi Francesca Sangalli
Progetto fotografico Laila Pozzo | Costumi Pamela Aicardi
Sound designer Luca De Marinis | Light designer Paolo Casati
Direzione tecnica Domenico Ferrari
Produzione Nidodiragno / Coop CMC, Collettivo ApPunti G, Sara Novarese
Orari: giovedì 5 e sabato 7 marzo ore 20.30 | venerdì 6 marzo ore 19.30 | domenica 8 marzo ore 16.00
ApPunti G è un ironico e dissacrante spettacolo sulla sessualità, protagoniste tre note attrici comiche di generazioni differenti – Lucia Vasini, Alessandra Faiella e Rita Pelusio – e la giornalista del Corriere della Sera Livia Grossi.
Quattro donne per uno spettacolo che, tra monologhi e pezzi corali, un’irresistibile ricetta afrodisiaca e una pagina di cronaca, s’interroga su pregiudizi e luoghi comuni; un viaggio nell’universo sessuale femminile dove risate e informazione diventano la miscela esplosiva per riflettere su un tema dalle mille sfaccettature e implicazioni: dall’accettazione di sé ai ruoli imposti, dal poetico mito della “prima volta” alle sperimentazioni erotiche over 60, ma anche la nuova frontiera dei sex robots e dei chirurghi plastici, prostituzione e diritti negati.
Nessun “monologo (corale) della vagina”, piuttosto un‘escursione nelle nostre viscere perché a distanza di cinquant’anni dalla rivoluzione sessuale la deriva conformista è in agguato, e forse una lucida e consapevole risata la seppellirà.
Ph. Laila Pozzo
PREZZI DEI BIGLIETTI posto unico numerato € 18,00 | over 65 € 15,00 | under 26 € 13,50
PRENOTAZIONI 02 55181377 | 02 55181362
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