Al Teatro Filodrammatici, in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio va in scena CELESTE,  la storia della “pantera nera”, una delle più belle ragazze del Ghetto di Roma che aiutava i nazisti a riconoscere ebrei da deportare.

Uno spettacolo su una pagina di storia poco nota che vuole sottolineare come la guerra spinga le persone a fare azioni abiette per danaro e con grande sprezzo della vita altrui. Una sorta di una drammatica “mors tua vita mea”. 

Sinossi dello spettacolo CELESTE 

Nel 1925 a Roma, nel Ghetto ebraico, nacque da Settimio ed Ersilia, Celeste di Porto. Non si sa molto di lei, ma alle cronache, su qualche articolo di giornale, qualche ancor non troppo logora memoria tira fuori questa vecchia, impolverata ma spietata storia.
La storia della “pantera nera”. Di quella bellissima e fatale ragazzina di diciotto anni che, dopo il rastrellamento del ghetto romano ad opera dei tedeschi guidati da Kappler, decide di diventare una delatrice. Di vendere gli ebrei. I suoi correligionari.
Inizia così un vero e proprio periodo buio per gli ebrei del ghetto italiano; coloro i quali venivano “salutati” con un cenno della mano da colei la quale era riconosciuta come una delle più belle ragazze di Roma, non aveva scampo.
Per ogni “capo”, lei guadagnava cinquemila lire.
E non importa, quindi,  se a finire nelle mani delle camicie nere fossero donne, bambini o uomini. No.
La “pantera nera” era indifferente al genere, alle età. Solo la sua famiglia, doveva essere risparmiata.

Al TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
IL 27 GENNAIO 2025 – GIORNO DELLA MEMORIA

CELESTE

drammaturgia e regia Fabio Pisano

con Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Claudio Boschi

produzione Liberaimago

Teatro Filodrammatici di Milano 
via Filodrammatici 1, 20121 Milano – tel 02 36727550

 

Miriam Lofaro

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