[dropcap]I[/dropcap]l Trento Festival giunge alla 64° edizione. Dal 28 aprile all’8 maggio è previsto un ricco programma di proiezioni cinematografiche, di serate evento, mostre, incontri letterari e attività per i più piccoli animerà la città di Trento. I protagonisti di quest’anno saranno: La grande avventura, l’alpinismo, la tutela dell’ambiente e il Cile
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Programma 2016 particolarmente ricco di appuntamenti di richiamo, sia per i temi trattati, sia per la partecipazione di tanti nomi celebri del mondo dell’alpinismo, del cinema, della cultura e dello spettacolo.
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I numeri: 108 film in programma provenienti da 31 nazioni; 10 sezioni, 4 schermi, 8 giorni di proiezioni; 23 film a concorso; oltre 500 opere cinematografiche iscritte; più di 100 appuntamenti tra spettacoli, mostre, incontri letterari e “Parco dei mestieri”; quasi 100 volontari tra ragazzi e ragazze.
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Dal 30 aprile fino all’8 maggio le proiezioni
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Grandi avventure, rapporto tra generazioni, storie e futuro della montagna: 108 film in programma tra tradizione e nuovi sguardi
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Proiezione speciale di chiusura l’anteprima mondiale di I nostri passi, opera prima del giovane regista italiano Mirko Pincelli, girata tra Londra e il Trentino, con protagonista Francesca Neri che proprio a Trento è nata.
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È il festival degli anniversari: 30 anni di MontagnaLibri; 60 anni del Servizio “Sicurezza e Soccorso in montagna” della Polizia di Stato di Moena; 70 anni della nascita dei Ragni di Lecco; 60 anni della prima scalata del Monte Sarmineto, in Cile; 100 anni della spedizione dell’Endurance di Shackleton; 400 anni della prima traversata di Capo Horn; 150 anni da quando è stata coniata la parola ecologia. Tutte ricorrenze di cui si parlerà al festival.
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Il Cile, rappresentato dall’ambasciatore del Cile in Italia, Fernando Ayala, “ospite d’onore” della serata di apertura con la proiezione del film di Alberto De Agostini Terre Magellaniche (28 aprile, alle 21, Sala della Filarmonica).
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Sei grandi serate evento che vedranno tra i protagonisti Luca Mercalli, don Luigi Ciotti, Neri Marcorè, Reinhold Messner, Simone Moro, Tamara Lunger e i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo, Fabio Palma.
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Festival dedicato anche ai più piccoli con il “Parco dei mestieri”
I numeri del festival
I film in programma quest’anno sono 108, provenienti da 31 nazioni, divisi in 10 sezioni; 8 i giorni di proiezioni su 4 schermi (tra Supercinema Vittoria e Multisala Modena); 23 i film a concorso; oltre 500 le opere cinematografiche iscritte alla rassegna (numero che ha superato il record dello scorso anno); più di 100 gli appuntamenti tra spettacoli, mostre, incontri letterari e “Parco dei mestieri”; quasi i 100 volontari tra ragazzi e ragazze.
Un festival di anniversari
La 64. edizione del Trento Film Festival coincide con diversi anniversari, ai quali la rassegna dedicherà particolare attenzione. Per i 30 anni di MontagnaLibri, la kermesse letteraria, diventata uno degli appuntamenti più attesi e seguiti del Trento Film Festival, ospiterà numerosi autori, giornalisti, editori, per presentare le opere di maggiore successo, alcune delle quali in anteprima. Tra gli ospiti della rassegna parteciperanno Wu Ming 2, Martin Pollak, David Bellatalla, Giorgio Daidola, Andrea Bianchi, John Porter, Stefano Ardito, Franco Brevini, Matteo Righetto, Anna Sustersic, Filippo Zibordi, Gianpaolo Margonari, Heinz Steinkoetter, Francesco Cappellari, Giuliano Dal Mas, Dante Colli, Diego Leoni, Quinto Antonelli, Anna Iuso Renzo Maria Grosselli.
Per i 60 anni del Servizio “Sicurezza e Soccorso in montagna” del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena, si svolgerà, il 4 maggio alle 11, a Palazzo Geremia, una conferenza stampa (su invito) durante la quale, oltre alla presentazione nazionale de i dati consuntivi del Servizio per la stagione invernale 2015/2016, sarà proiettato un filmato sul 60° anniversario del Servizio.
I 70 anni della nascita dei Ragni di Lecco e i 100 anni della spedizione dell’Endurance di Shackleton saranno al centro, come descritto più sotto, di due straordinarie e avvincenti serate evento; così come i 60 anni della prima scalata del Monte Sarmineto, in Cile, i 400 anni della prima traversata di Capo Horn e i 150 anni da quando è stata coniata la parola ecologia saranno tra i temi dell’altrettanto affascinante serata evento con Neri Marcorè.
Il Cile: il paese ospite
«In collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia – ha spiegato Luana Bisesti – saranno dedicati al Cile, “Paese ospite” della rassegna, numerosi eventi, tra i quali, nell’ambito della sezione “Destinazione…”, un itinerario cinematografico con opere in gran parte inedite in Italia, soprattutto documentarie. In collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna Cai-Torino e il Muse, si svolgeranno altresì mostre, incontri letterari, spettacoli come quelli del 3 maggio, all’Auditorium Santa Chiara, con Neri Marcorè e lo spettacolo teatrale dell’8 maggio, alle 21, al Teatro Cuminetti dal titolo “La narratrice di film”, con la celebre attrice cilena Patricia Rivadeneira ».
«Con la sezione “Destinazione…” – ha aggiunto Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico della rassegna – si andrà alla scoperta del Cile attraverso opere in gran parte inedite in Italia, sopratutto documentarie, che raccontano il Paese in primo luogo attraverso il suo territorio, secondo la tradizione e lo specifico del Trento Film Festival. Al festival l’appuntamento con le proiezioni di “Destinazione… Cile” sarà quotidiano, secondo un format che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. Sono quindi attualmente otto, come i giorni di programmazione cinematografica del festival, le proiezioni previste in cui saranno presentati insieme documentari e cortometraggi recenti, più una con un lungometraggio di fiction
Le serate evento
Il calendario fitto e variegato delle serate evento avrà come filo conduttore il Cile, la grande avventura, l’alpinismo, il rapporto uomo-ambiente.
Reinhold Messner aprirà lo straordinario programma delle serate evento con “South! The last trip” (regia di Sandro Filippini) il racconto della più grande avventura di ogni tempo: la spedizione dell’Endurance in Antartide di Ernest Shackleton (29 aprile, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Luca Mercalli e don Luigi Ciotti parleranno di “Crisi ambientale e crisi etica: due facce dello stesso problema” (30 aprile, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Neri Marcorè ci condurrà “Ai confini del mondo”, nelle terre della Patagonia e della Terra del Fuoco, insieme a Michele Lanzinger, Ferdinando Boero e Christian Casarotto: uno spettacolo avvincente durante il quale si parlerà di Charles Darwin, Padre Alberto De Agostini, ecologia e alpinismo, della storica scalata al Monte Sarmiento, con le coinvolgenti coreografie di Seydi Rodriguez Gutierrez che ballerà con il corpo di ballo della Scuola di danza “Ritmomisto” e l’esibizione del Gruppo folk cileno Hueñihüen (3 maggio, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Marco Albino Ferrari ci farà rivivere la straordinaria avventura di Bill Tilman sulle Dolomiti” (4 maggio, alle 21 Sala della Filarmonica).
Due grandi serate alpinistiche: “Nanga Parbat 2016”, con Simone Moro e Tamara Lunger (5 maggio, alle 21, Auditorium S. Chiara); “Ieri, oggi e… Ragni”, con i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo, Fabio Palma, a cura di Sandro Filippini (6 maggio, alle 21, Teatro Sociale).
Nell’ambito del programma “Destinazione… Cile”, l’8 maggio, alle 21, al Teatro Cuminetti, andrà in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “La narratrice di film”, con Patricia Rivadeneira, per la regia di Donatello Salamina. Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia è un adattamento teatrale del romanzo “La bambina che raccontava i film” di Hermàn Rivera Letelier. Patricia Rivadeneira è una delle più celebri attrici cilene. Vive e lavora tra Italia e Cile ed considerata musa dell’avanguardia artistica in Cile. Lavora nel cinema, teatro e televisione dal 1986. Ha fatto parte della cosiddetta Resistencia cultural che negli anni ottanta si oppose alla censura del regime militare di Augusto Pinochet, aprendo nuovi spazi di libertà, denunciando la repressione culturale e dando il via all’esplosione dell’avanguardia artistica degli anni ottanta e ’90, in un contesto emarginato ed isolato dai mezzi di comunicazione ma con una grande partecipazione del pubblico.
Il Parco dei mestieri
Quest’anno il festival ha dedicato una particolare attenzione ai più piccoli e agli alunni delle scuole elementari e medie della provincia, organizzando, nel bellissimo giardino dell’Arcivescovado, un vero e proprio programma di appuntamenti e attività, in collaborazione con una Vita Trentina, Radio Trentino in Blu, Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, Croce Bianca di Trento, Guide alpine del Trentino, Museo degli usi e costumi di San Michele all’Adige, Muse, Parco naturale Adamello Brenta e Wwf Trentino Alto Adige. Hanno collaborato anche l’Istituto “Tambosi”, l’Istituto Pavoniano “Artigianelli” per le Arti Grafiche e l’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.
Il Parco è stato trasformato per l’occasione in una vera e propria cittadella della montagna, con gazebi e casette di legno, dove i vari partner dell’iniziativa descriveranno agli alunni delle scuole elementari e medie del Trentino, nel corso di percorsi guidati, le loro rispettive attività svolte in montagna, con dimostrazioni, laboratori e giochi. Sono state programmate le visite di circa 1.200 studenti, con più di 60 classi tra elementari e medie provenienti da tutta la provincia.
Come di tradizione, il Trento Film Festival propone un percorso di avvicinamento al cinema dedicato agli studenti delle classi elementari e medie della Provincia di Trento, che anche quest’anno si sono prenotati numerosi, creando due programmi: uno per ragazzi di età 6-9 anni e l’altro per quelli di età 9-12 anni. Per i film in lingua originale sarà presente anche una lettrice in sala. Il Parco, oltre che per le scuole, sarà aperto al pubblico per tutta la durata del festival, proponendo una serie di appuntamenti, attività, laboratori adatti ai bambini e alle famiglie, come, per esempio, la realizzazione di un mini orto, imparare a suonare e costruire i fischietti, produrre il formaggio di malga, a capire se e quali fiori sono commestibili, a conoscere le condizioni meteo, costruire i muretti a secco. Il programma prevede anche un incontro con l’autore del manifesto del 64. Trento Film Festival, Michele Tranquillini che insegnerà ai bambini come costruire le bandierine del festival.