TUTTOFOOD riporta Milano e l’Italia al centro dell’universo del cibo. E per la prima volta, TUTTOFOOD week, palinsesto di eventi diffuso in città in collaborazione con Mondadori Media.
A fare la differenza sono i numeri. Per questa edizione di Tuttofood saranno presenti 4.700 realtà aziendali distribuite su 10 padiglioni,, oltre il 25% provenienti dall’estero, dal Nord America alle Filippine, dalla Spagna all’Egitto. E 3.000 top buyer internazionali, 90mila visitatori e centinaia di giornalisti da Italia ed Estero.
A TUTTOFOOD le ultime tendenze del food e del beverage
Alla manifestazione saranno presenti di tutti i settori del food, inclusa l’offerta beverage di spirits e il mondo contemporaneo della mixology. Grazie a partnership come quella con Koelnmesse (la fiera di Colonia) e le recenti acquisizioni di Fiere di Parma nel canale del Fuori Casa. Con l’ingresso nel capitale del Roma Bar Show e l’integrazione in fiera dell’appuntamento milanese di Mixology Experience.
Per i buyers, inoltre, è stato studiato uno speciale Buyers Program in collaborazione con ICE-Agenzia. Un programma di ospitalità e di percorsi guidati a tema, in fiera e fuori, che intercetta le reali esigenze delle aziende espositrici. E le attese dei grandi compratori del cibo da Europa, Nord America, America Latina, Middle East, Asia ed Estremo Oriente, Australia e Sud Africa.
Incontri, eventi e convegni per conoscere tutte le nuove tendenze F&B
Per conoscere le nuove tendenze e le diverse culture dell’alimentazione sono previsti convegni, talk, degustazioni, premi e show cooking (consultabile al link https://www.tuttofood.it/convegni-2025/), che affronta i temi chiave del settore: le prospettive di sviluppo delle filiere dinanzi agli avanzamenti delle tecnologie e alla proliferazione di nuovi trend di consumo, le opportunità internazionali aperte nel segmento della private label, i modelli alimentari del futuro, la lotta agli sprechi, la riduzione degli impatti produttivi, gli ESG – terreno fertile per trovare nuovi spunti di collaborazione tra industria e distribuzione.
In programma anche i tradizionali premi “BETTER FUTURE AWARD” (il 5 maggio), e ALIMENTANDO AWARD (il 6 maggio).
Gli eventi volti a valorizzare il beverage, invece prevedono incontri (al Pad.14 nell’area Mixology) su no & low alcohol, il food pairing, la“coffee mixology”e le contaminazioni tra spirits e alta ristorazione (vera frontiera per sdoganare il consumo di prodotti alcolici di qualità in contesti diversi dai bar).
Dal 3 all’8 maggio TUTTOFOOD Week, il “fuorisalone” in città
TUTTOFOOD Week – Nutrire il futuro è il primo “fuori salone” dedicato al mondo food, organizzato in collaborazione con Mondadori Media.
Dal 3 all’8 maggio, gli eventi avranno il fulcro nell’ADI Museum, attraverso talk, degustazioni ed esposizioni.
Tra gli appuntamenti di spicco, la mostra “Essenziale e Quotidiano – Scenari e Rituali del Cibo Contemporaneo”, promossa da Mondadori Media, Fiere di Parma e ADI Design Museum, curata da Carlo Branzaglia e Giulio Iacchetti. Che esplora tematiche come il rapporto tra cibo e design, individuo e collettività, anche attraverso tavole rotonde con esperti del settore, chef e ospiti illustri (ADI Design Museum, ingresso libero, dal 28 aprile al 25 maggio).
Tra le altre novità TUTTOFOOD MAG, il primo magazine ufficiale della TUTTOFOOD Week. Una riflessione sul futuro del cibo e della nutrizione. Chef stellati e giovani chef, nutrizionisti, scienziati, artisti, filosofi, operatori del settore agroalimentare e della cucina, professori universitari, realtà impegnate nel sociale e votate all’inclusione propongono le loro soluzioni per affrontare un futuro sempre più difficile. Che vedrà nel 2050 dieci miliardi di persone sulla terra senza le risorse alimentari sufficienti a sfamarle tutte.
Pillole dal Mondo in anteprima
Ci sarà tutto il mondo a Tuttofood. E alcuni Paesi presenteranno delle vere prelibatezze.
L’Irlanda sarà presente con le sue eccellenti carni di manzo e di agnello.Mentre il Belgio esporrà alcune delle sue più celebri specialità: le gaufres (gli irresistibili waffles); i macarons, con il famoso cioccolato locale nelle ganache; le frites, le doppie patatine fritte, croccanti all’esterno e morbide all’interno.
La Spagna porterà un mix tra terra e mare. I profumi delle cozze galiziane DOP, vongole e delle ostriche, oltre alle acciughe galiziane (atlantiche) e del Cantabrico (Anchoas del Cantábrico). Inoltre, il queso Manchego, formaggio di pecora originario della Castiglia-La Mancha, e il prosciutto iberico (Jamón Ibérico), ottenuto dalle zampe posteriori dei maiali di razza iberica.
Il Portogallo è rappresentato da specialità da forno come il bolo do caco e il bolo de mel, tipiche dell’arcipelago di Madeira, così come la birra locale famosa nel mondo, assieme ai dolci più conosciuti, i Guardanapo e i Pastel de Nata o i biscotti tipici suspiros e areias.
Dalla Polonia arriveranno specialità come il Kielbasa (salsiccia polacca), l’Oscypek, formaggio tradizionale a base di latte di pecora, il Twaróg (formaggio fresco), la Vodka artigianale, prodotta tradizionalmente con grano, segale, patate o altri cereali e i dolci tradizionali come il Piernik (pan di zenzero).
La Grecia presenterà i suoi sapori mediterranei, a partire dall’olio extravergine d’oliva, Poi la feta, a base di latte di pecora o una miscela di latte di pecora e capra, le olive Kalamata, dal classico colore violaceo scuro. Infine, i tradizionali biscotti Koulouri a forma di anello, noti per il loro sapore leggermente dolce e speziato. E il baklava, a base di strati di pasta fillo, ripieni di noci tritate e zucchero o miele.
L’Austria racconterà la ricca tradizione casearia delle Alpi con l’Alpenkäse, dal sapore aromatico e variegato, l’Emmental. E il Bergkäse, dal sapore intenso e piccante.
Anche dalla Romania arriveranno prodotti caseari tra cui il Telemea (un formaggio bianco in salamoia) e il Cașcaval (formaggio a pasta semidura che deve il nome al nostrano “caciocavallo”). Spazio, inoltre, al tipico salame stagionato, il Salam de Sibiu, prodotto con carne di maiale, a volte mista a carne bovina. Non mancherà il Cozonac (dolce lievitato ripieno di noci).
Dall’Europa all’ Asia, in particolare in Corea del Sud per gustare il Kimchi, uno dei piatti più iconici della cucina coreana a base di verdure. Un piatto che unisce piccantezza, acidità, sapidità e dolcezza leggera. E il tradizionale tè coreano, composto da foglie di tè, frutti, radici, semi e cereali. Oltre al Bubble Tea (originario di Taiwan ma molto diffuso in Corea del Sud, dove ne è stata modificata la ricetta originaria). E gli snack di riso, con sapori che spaziano dal dolce e leggero al ricco e speziato.
Da Taiwan arriveranno dei pratici piatti surgelati, già pronti per essere riscaldati in padella o microonde, ideali per pasti veloci e saporiti. E quindi, fried noodles e rice (i famosi noodle e riso saltati), precotti, i dumpling (ravioli ripieni, noti come potstickers o guotie). E le frozen soups, con brodi ricchi e saporiti.
Le Filippine presenteranno prodotti derivati dal cocco. Tra questi, la farina di cocco, ottenuta essiccando e macinando la polpa del frutto, lo zucchero di cocco. Oltre a varie bevande che evocano i sapori esotici di queste isole.
La presenza degli Stati Uniti, consentirà un’incursione nelle filiere tipiche del continente americano, prima fra tutte la carne di manzo, nei suoi tagli più famosi: ribeye, T-bone, sirloin e brisket. Oltre all’immancabile salsa BBQ, condimento iconico della cucina a stelle e strisce. E poi i frutti di mare, tra cui le vongole, le capesante, le ostriche (anche le varietà più particolari, come la Blue Point di New York e la Kumamoto dalla Costa Ovest), i crostacei come il granchio blu e l’astice. Avranno spazio anche le preparazioni influenzate dalla cucina messicana, come le chips con salsa piccante, il taco e il chili.
Il Sud America sarà ben rappresentato, tra gli altri, dall’Ecuador, che porterà in fiera le sue mazzancolle tropicali (o gamberi tropicali). Altra eccellenza ecuadoriana è il tonno, dal sapore delicato. Non mancheranno il Cacao Nacional, varietà autoctona chiamata anche “Arriba” e apprezzata per il suo profilo aromatico con note floreali, fruttate e speziate. Oltre agli snack di platano (banano da cottura), nelle versioni dolce e salata.
Stefania Lupi