WHITE Milano riparte e lo fa puntando i riflettori su aggregazione, supporto al Made in Italy e sostenibilità.
On show oltre 200 marchi presenti al salone, oltre ai progetti sulla moda sostenibile, come WSM FASHION REEBOT e New Awareness, Altaroma, con una selezione di designer provenienti dall’ultima edizione di Who is on Next? 2020 fino alla collaborazione con Afro Fashion per “Exquisite Beauty – We are made in Italy, and Italy is made of us”.
Massimiliano Bizzi: «Abbiamo avuto il coraggio e la visione di innovare partendo dal nostro DNA. La vera novità è l’aver creato un movimento realmente inclusivo per supportare Milano e la fashion week. Con Milano Loves Italy nasce anche il FuoriSalone della moda firmato White e Interni. La moda si apre alla città».
La nuova edizione di WHITE Milano – dal 24 al 27 settembre nelle due location Superstudio Più di via Tortona 27 e BASE Milano/ex Ansaldo al Tortona 54 – parte nel segno dell’aggregazione con un format e progettualità nuove. Già ad aprile, in pieno lockdown, Massimiliano Bizzi si era fatto portavoce del movimento INSIEME SIAMO PIU’ FORTI che ha raccolto 5000 adesioni tra retailer e marchi.
Da questa premessa è nato MILANO LOVES ITALY che include tutti i player del sistema moda, da Camera Nazionale della Moda, CBI-The Best Shops, Best Showroom, fino la neonata associazione Alined Network e NIAMNazionale Italiana Agenti Moda, che conta circa 800 agenti specializzati nel settore Moda sparsi su tutto il territorio.
Sotto l’egida di WHITE e MILANO LOVES ITALY tutte queste realtà si sono unite per supportare Milano ripartendo dalla fashion week di settembre. Da qui è nata l’idea dagli hashtag #insiemesiamopiuforti e #iovadoamilano, che esprimono bene la volontà di valorizzare tutte le sinergie che Milano può mettere in campo per tornare a essere un punto di riferimento e destinazione internazionale per gli operatori del settore.
E proprio grazie a questa visione è nata una progettazione più forte e inclusiva che parte dal salone nel cuore del Tortona Fashion District – patrocinato dal Comune di Milano – e si diffonde aprendosi alla città con un calendario di eventi nei multi brand milanesi.
Un primo FuoriSalone della moda che vede la collaborazione e supporto di INTERNI. Un’iniziativa pensata per rendere Milano più vitale e dinamica durante la fashion week e per supportare le aziende italiane e quelle che producono in Italia.
Oltre ai 200 marchi presenti al salone in Tortona 27 Superstudio, dal 23 al 27 settembre sono previsti i primi eventi che coinvolgono già diversi store tra moda e design.
Tra i partecipanti sono: 10 Corso Como che ha scelto di supportare Vièn, Special Guest di WHITE, che presenterà la nuova collezione SS21 dove unirà moda e musica, da sempre mondi di riferimento di Vincenzo Palazzo, creative director del brand.
Milaura, concept store fondato da Laura Poretti lo scorso settembre, ha scelto il marchio milanese JEJIA che sarà presente al salone con una speciale installazione; DAAD DANTONE presenterà una nuova capsule di Giovanna Cavagna, mentre Biffi Boutiques – una delle istituzioni del retail italiano – dedicherà una vetrina al brand di accessori Maissa.
Il percorso continua negli spazi di Bel che punta sulla maglieria di Avant Toi, Acca Kappa (azienda di fragranze e di nata a Treviso nel lontano 1869 grazie al fondatore Herman Krüll alle cui iniziali si deve il nome) ospita il brand Yekaterina Ivankova, Special Designer di White, con la sua moda sostenibile, fino al Magna Pars l’Hotel à Parfum che presenta negli spazi di LabSolue un percorso olfattivo all’insegna dei profumi “white”
Commenta Massimiliano Bizzi, founder di WHITE e promotore del movimento MILANO LOVES ITALY: «La vera novità è l’aggregazione e l’aver finalmente pensato a una progettualità comune.
Da un momento particolarmente difficile è nata l’opportunità di innovare il salone stesso, partendo dal suo DNA di ricerca con i diversi special, senza tralasciare il supporto alle realtà italiane. MILANO LOVES ITALY deve sbocciare in un grande progetto per la nostra Milano, che ha una potenzialità ancora inespressa.
Per questo guardando la vivacità di Milano durante il Salone del Mobile e pensando ai cambiamenti di questi anni penso che la moda per parlare alle nuove generazioni deve trovare un nuovo format.
Durante il design Milano riesce a essere una città coinvolgente e inclusiva che sa ospitare tantissime persone per vivere una settimana super energica.
Da qui l’idea di chiamare Gilda Bojardi, direttore di INTERNI, che ha subito capito la potenzialità del progetto. Oggi per realizzarlo chiediamo l’aiuto di tutti gli imprenditori per rendere questa settimana della moda molto più dinamica e aperta alla città. Come il design la moda può raggiungere un pubblico più ampio e per gli imprenditori è un’opportunità incredibile.
Credo molto in questo format aperto al pubblico che da sempre mi appartiene e che ho già sperimentato con eventi come la sfilata in Piazza Duomo fino al percorso per scoprire le Chiese nascoste di Milano».
Racconta Gilda Bojardi, Direttore di INTERNI: «Ho accettato con entusiasmo l’invito di Max Bizzi e di Milano Loves Italy promossa da White per un progetto che renda sempre più vitali e connessi il mondo della moda e quello del design nei periodi topici per entrambi i settori.
Il FuoriSalone, progetto nato grazie a INTERNI trent’anni fa è stato un laboratorio di idee, creatività, spontaneità, entusiasmo da parte di molti attori: aziende, gallerie, show-room, musei che ha generato un format oggi riconosciuto nel mondo come il più importante per il design a livello internazionale, irrinunciabile per chiunque voglia occuparsi di creatività. Siamo felici di condividere la nostra esperienza in modo che le settimane della moda diventino un momento vitale aperto e vissuto dall’intera comunità della città di Milano e dal popolo del design».
Il progetto vedrà il coinvolgimento di Beppe Angiolini (Sugar e membro di CBI- THE BEST SHOP) come direttore artistico che partirà dalla fashion week di febbraio 2021.
«Sono certo che Milano accoglierà con entusiasmo questa iniziativa – spiega Angiolini -. Una vetrina diffusa in tutta la città, ideata per mettere in mostra il meglio della nostra produzione made in Italy, con particolare attenzione ai brand più giovani e innovativi. Sono realtà come loro che in questo momento hanno bisogno di momenti di aggregazione nei punti vendita, in modo da farsi conoscere al grande pubblico».
E proprio per raccontare questo ambizioso progetto Massimiliano Bizzi, Gilda Bojardi e Beppe Angiolini saranno protagonisti il 24 settembre 2020 alle ore 17.00 del talk FASHION MEETS DESIGN che esplora le possibili sinergie creative tra moda e design attraverso testimonianze, case history, progettualità portati da alcuni dei protagonisti più rappresentativi del mondo della moda e di quello del design.
Al talk intervengono Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano), Gilda Bojardi, direttore di INTERNI, Massimiliano Bizzi, fondatore di WHITE Milano,Beppe Angiolini, Consigliere con la delega al Marketing & Comunicazione per Camera Buyer Italia, Emiliano Salci, fondatore di Dimore Studio, Andrea Incontri e Massimo Giorgetti, founder di MSGM. Modera il panel Cristina Morozzi.
Al talk sarà svelato il progetto pilota con il calendario eventi che parte il 24 settembre e il prossimo FuoriSalone della moda che partirà a febbraio 2021 con la collaborazione di INTERNI e Beppe Angiolini
LE NOVITA’ DI WHITE | 24 -27 SETTEMBRE
L’edizione di WHITE a settembre vuole lanciare un segnale di vitalità e positività, in cui l’esposizione fisica sarà amplificata grazie all’interfaccia digitale. Un evento che vede il supporto di MAECI e ICE – Agenzia, grazie alla partnership con Confartigianato Imprese. On show oltre 200 marchi in Tortona 27 Superstudio Più con un’attenzione particolare alle eccellenze italiane o che producono in Italia, protagoniste dell’area Focus on Italy. Tra le aziende italiane di questa area speciale sono marchi come Salar, Dieffe Kinloch, Blue of a kind, Edithmarcel, Federico Cina, Michele Chiocciolini, Gilberto Calzolari fino agli occhiali di // DELIRIOUS EYEWEAR e The Bespoke Dudes Eyewear, fino a Maison Flâneur, un marchio “Made in Veneto” diretto da Valeria Cremonese, tanto per citarne alcuni. Sempre all’insegna saper fare italiano sono presenti a WHITE (Superstudio Più) aziende di rilievo e presenze consolidate come Faliero Sarti, Attic and Barn, Oof, Roberto Collina, Transit par-such e Pierre Louis Mascia: tutte realtà Made in Italy che hanno scelto di investire su Milano e sul salone per continuare a sviluppare il loro business.
E nel segno dell’inclusione è la collaborazione con Altaroma che porta a WHITE, con un evento dedicato nei giorni del salone, designer provenienti dal contest Who is On Next?, format di scouting internazionale nato in collaborazione con Vogue Italia. Parteciperanno: Francesco Murano, Gall, Dima Leu, Des Phemmes,Vaderetro, Zeroundici Eyewear, Roi Du Lac, Dalpaos.
Grazie alla collaborazione con CBI-The Best Shops sarà dato un premio a uno dei designer Altaroma che potrà tornare a White a febbraio 2021.
Commenta Brenda Bellei, CEO di WHITE: «Molti hanno rinunciato a organizzare eventi e rassegne a causa del Covid, mentre WHITE ha rischiato e scommesso mettendo in campo tutte le proprie forze e coinvolgendo associazioni, show room, tantissime collaborazioni con soggetti quali associazioni, altre fashion week come Altaroma e siamo riusciti a far ripartire il motore della fashion week per essere di supporto alle nostre aziende e fidelizzarle.
Abbiamo dato un segnale di rilancio, fondamentale in questo momento. E siamo sicuri che tutta l’economia dovrà trovare nuovi canali e nuove formule per fare tesoro di questo momento».
Altra collaborazione importante è quella con l’associazione AFRO FASHION (associazione no profit fondata nel 2015) che presenta il progetto “EXQUISITE BEAUTY – We are made in Italy, and Italy is made of us”.
Un format culturale tra moda e arte dove si racconta una storia meno conosciuta dell’industria moda italiana, presentando e promuovendo i migliori talenti del mondo Afroitaliano nella sua spettacolare diversità di stili ed espressioni.
Nella sala speciale al Tortona 27 Superstudio Più sono le collezioni di Joy Meribe, Frida Kiza ( brand lanciato nel 2016 da Fabiola Manirakiza, stilista originaria del Burundi, ma fabrianese d’adozione che rende omaggio a Frida Kahlo nel nome del suo marchio), Karim Daoudi, giovane talento di San Mauro che ricerca materiali e tecniche di cucitura diverse per calzature eleganti, ma sempre funzionali. Il designer sarà presente a White con una collezione di borse e pochette. E infine alcune creazioni del talent emergente GisFab Design.
Lo spazio sarà inoltre arricchito dalle opere dell’artista Christopher Veggetti Kanku.
Commenta Michelle Francine Ngonmo, Presidente di Afro Fashion: «Essere un designer afroitaliano significa vivere e creare attingendo da tale diversità. Le creazioni afroitaliane, fondono colori, consistenze, stoffe diversi, frutto di diverse tradizioni e ricchezze culturali, dando voce a qualcosa di unico, un connubio nuovo e contemporaneo: un nuovo “Made in Italy”.
Afro fashion non è un trend ma la testimonianza di un’identità proveniente da un incrocio culturale di ricchezza, creatività e innovazione. Vi invitiamo di immergervi in queste collezioni e soprattutto, siamo orgogliosi come Afroitaliani di potere affermare: We are made in Italy, and Italy is made of us».
E proprio per promuovere ulteriormente il talento di questi giovani designer afroitaliani Stella Jean e Edward Buchanan hanno deciso di partecipare a Exquisite Beauty con una selezione di loro look iconici, diventando inoltre ambassador del movimento Black Lives Matter in Italian Fashion che presenterà un collettivo di creativi in calendario di Camera Nazionale della Moda.
Ricerca a e innovazione sostenibile sono protagonisti – sempre dal 24 al 27 settembre, insieme a WHITE Milano, con WSM FASHION REBOOT al BASE Milano/EX Ansaldo Tortona 54 in partnership con Confartigianato e col supporto di ICE Agenzia e Maeci.
Un evento unico nel suo genere e con un obiettivo preciso: fare da ponte tra la cultura della sostenibilità e gli stakeholder coinvolti.
La S (come Sostenibilità) di WSM Fashion Reboot diventa oggi protagonista, con un messaggio volto a incoraggiare l’innovazione e ricerca finalizzate allo sviluppo sostenibile. WSM Fashion Reboot è curato dal team di WHITE insieme a Matteo Ward, co-founder del brand Wråd e già direttore artistico di GIVE A FOKus, l’hub sostenibile di WHITE, che continua a sviluppare questo asset anche nelle edizioni donna.
La nuova edizione di WSM FASHION REBOOT si concentra su una mostra dal titolo Health in Fashion e una serie di talk e workshop con focus sul mondo del retail, oltre alla sezione Focus on Italy dedicata alle aziende italiane e a quelle che producono in Italia.
Commenta Matteo Ward: “Il design responsabile deve essere in grado di rispondere alle reali esigenze dell’umanità, bilanciando sistematicamente necessità ambientali, sociali e individuali. Per questa edizione di WSM Fashion Reboot ci siamo concentrati principalmente sulla dimensione personale, ragionando su quali fossero le nostre nuove e rinnovate esigenze contemporanee alle quali anche il prodotto e/o il servizio tessile possono rispondere. Project Re_Tail (re-tailoring the fashion industry) è il macro tema di questa edizione, che porta in scena strumenti, punti di ispirazione, tecnologie e servizi per ridefinire assieme un nuovo punto di partenza, continuando un percorso avviato nelle edizioni passate e quanto mai rilevante oggi”.
La mostra dal titolo Health in Fashion svela come gli indumenti possano diventare un ulteriore scudo contro i batteri e virus. Un tema di grande attualità che racconta come grazie alle nuove tecnologie in materia di sviluppo responsabile si possa preservare la salute delle persone.
E per scoprire i nomi più interessanti del panorama sostenibile a WSM è il focus su 10 designer tra cui sono: BEHNO (fondato tre anni fa da Shivam Punjya che offre impeccabili borse atemporali), Mozh Mozh (fondato nel 2015 da Mozhdeh Matin) Joao Maraschin ( stilista brasiliano che mette al centro del suo brand community e artigianalità), Nous Etudions dell’argentina Romina Cardillo, che fonda la sua estetica sul minimalismo monocromo e oversize più rigoroso.
E ancora Chitè linea di underwear milanese fondata da Federica Tiranti e Chiara Marconi che vuole valorizzare le donne di qualsiasi taglia, regalando loro una sensazione di benessere fisico e psicologico; dal Perù D.N.I brand nato a Parigi nel 2019, Documento National de Indentitad, aka D.N.I, lanciato dai gemelli Paulo e Roberto Ruiz Muñoz, peruviani di nascita e parigini di adozione. Sostenibilità anche in Superstudio Più Tortona 27 dove WHITE punta su un brand mix che valorizza il saper fare italiano e l’attenzione alla sostenibilità.
Per questo come Special Designer è stata selezionata YEKATERINA IVANKOVA, designer nata in Kazakistan che si forma in Italia, lanciando il suo brand di upcyling fondato sul concetto di “riutilizzo” un mix tra tecniche di confezione moderne, sartoria italiana e riferimenti al vintage.Lontano dall’essere un mero trend, la sostenibilità si riconferma tra i topics centrali di White.
Dalla tracciabilità ai materiali bio, dal riuso alla circolarità alla responsabilità sociale, gli argomenti per riflettere (e fare innovazione) sono molti.
Regenesi è tra i pionieri del settore: dal 2008 prende materiali post consumo e dà loro nuova vita trasformandoli in oggetti di design dalle linee minimali. Borse e gioielli per lei e lui, ma anche accessori per la casa e l’ufficio: ogni pezzo ha l’ambizione e la pretesa di cambiare il mondo, e in effetti è così. Sono i buyer e gli insider che possono, attraverso le loro scelte, cambiare la percezione del lusso.
Icona di questo nuovo modo di concepire la moda, la borsa Re-Flag nasce dal riciclo e dalla rigenerazione delle bottiglie di plastica. Blue of a Kind, è un label recente, nato nel 2016 ha rivoluzionato il modo di fare i jeans: con il progetto “revolution of existing” li produce partendo solo da capi riciclati, e rifinendoli poi con particolari di alta qualità.Ridare nuova linfa creativa a dei capi o materiali già in circolazione: questa la filosofia di Fanfulla Bags: tracolle, zainetti, shopping, persino valigie patchwork dove ogni pezzo di tessuto ha una storia (precedente) da raccontare. De Siena Shoes combina nelle esotiche calzature, filati di rafia naturale e lavorazioni handmade a ritmo lento. A partire dal tessuto greggio al punto di finitura, per Pierre_Louis Mascia ogni passaggio testimonia abilità tecniche e cura dei dettagli, guidati da una grande passione per un prodotto fatto a mano rigorosamente made in Italy. Roberto Collina si distingue per la selezione di materiali di pregio e l’impiego di fibre nobili, dal mohair al cashmere, dall’alpaca all’angora, dal cammello ai merinos super light, dalla seta all’ice cotton , rispettando le proprie origini artigianali. Nel segno del buon umore Red Sox Appeal è la linea di calze moda del gruppo Rede pensata e prodotta in Italia, che punta su colore e cotone biologico. La scelta dei materiali è per la sostenibilità uno dei fattori chiave.
Gilberto Calzolari ne utilizza di ogni tipo: di scarto, rigenerati, certificati, di laboratorio. Più sono anticonvenzionali, più danno una nota poetica ai suoi abiti. Ma per trovare idee di valore non serve andare lontano, il primo step per risparmiare acqua, energia e materie prime è azzerare gli sprechi delle produzioni già in essere.
Come fa Il brand di maglieria Miakyu, nato nel 2017 recuperando gli scarti del cashmere italiano.
A White non manca l’attenzione ai processi: quelli chimici, si sa, sono tra i più impattati.
Le colorazioni atossiche certificate fanno dei calzini di Antidoto 45 un accessorio importante che si indossa con piacere; il marchio 100% made in Italy rilancia il colore facendo sì tesoro delle tecniche manifatturiere dello storico Calzificio Bonadei (nato nel 1945) ma riaggiornandole con l’impiego di tecnologie.
Infine, nel brand Made For A Woman meravigliose borse intrecciate a mano – le migliori pratiche incontrano i migliori propositi. Succede tutto in Madagascar, dove tra rafia prodotta a km zero e pigmenti naturali, tante donne con un presente vulnerabile possono aspirare a un futuro migliore, per sé e per la loro prole, grazie a programmi educativi e di empowerment.
Il marchio israeliano Sabina Musayev debutta per la prima volta in Italia come Special Project @ WHITE. Originaria di Baku (Azerbaigian) e di base a Tel Aviv, Sabina Musayev fonda il brand nel 2011 con il marito Meir Moyal.
Il suo stile nasce dalla fusione armonica tra un passato colto di citazioni artigianali (tra tappeti, ricami e architetture locali) e un presente metropolitano pieno di vita.
L’eleganza che ne deriva è agile e rilassata, sublimata per la s/s 21 da motivi floreali e stampe dipinte a mano, i drappeggi ispirati all’antica Grecia e i tessuti laminati ultra leggeri. Il marchio è rappresentato da DMVB showroom che ne segue lo sviluppo a livello internazionale.
Così definisce il marchio la stessa Sabina: «Femminile e romantico, moderno e pratico. È particolarmente importante per me trovare sempre l’equilibrio giusto: non voglio che i miei abiti prendano il sopravvento ma piuttosto incoraggino l’espressività di ogni donna. Il mio stile si caratterizza per l’uso di tessuti audaci la cui tridimensionalità è data dall’utilizzo di diverse tecniche e grazie a silhouette classiche riaggiornate. La combinazione tra i due crea abiti accattivanti e piacevoli da indossare».
WHITE GOES DIGITAL CON IL B2B MARKETPLACE
Dal 24 settembre parte anche il progetto digital WHITE B2B marketplace, un progetto che vuole mettere in rete e connettere, aziende, showroom, brand e buyer, nato grazie anche al supporto di MAECI e ICE – Agenzia e alla partnership con Confartigianato Imprese. L’attività del B2B non si esaurisce nel mese della fashion week ma continua tutto l’anno per permettere alle aziende di interagire con un ampio network di retailer anche esteri, entrando in contatto con nuovi potenziali clienti da tutto il mondo.
I brand presenti al salone di settembre avranno a disposizione dei set fisici e virtuali per raccontare le collezioni ai buyer e una piattaforma web che permette non solo le attività di networking, ma anche la gestione di ordini B2B in tempo reale.
Un evento digitale a supporto del trade-show fisico che sarà fruibile sia all’interno del salone tramite ledwall e schermi sia in streaming.
“Digitale, sostenibilità e Pmi caratterizzano questa edizione di White e sono il comune denominatore della nostra attività – afferma Carlo Ferro, Presidente di ICE Agenzia. “Lo scenario è cambiato, sono cambiati gli stili di consumo e dobbiamo aiutare le Pmi a cogliere le opportunità che il digitale offre sui mercati internazionali.
Col Patto per l’export siamo impegnati su 14 iniziative, molte delle quali nel campo del digitale e dell’innovazione, tra cui il progetto Fiera smart 365, la formazione di digital export manager, le iniziative sull’e-commerce con 24 marketplace in 16 paesi e una grande campagna di Nation brand.
Per questa edizione speciale del Salone la collaborazione con Confartigianato e White prosegue dunque sia attraverso l’integrazione della fiera in presenza e della nuova piattaforma virtuale WHITE B2B Marketplace, sia attraverso il focus sulla sostenibilità e l’ampio spazio dedicato alla creatività dei giovani designer e alle start-up.
In sintesi, abbiamo messo in campo un ampio ventaglio di strumenti, dando largo spazio a social e digitale, al fine di rispondere con reazione e visione alla sfida posta dalla ripresa post-emergenza sanitaria e al rilancio di Milano e dell’Italia sui mercati internazionali.”
«Grazie al supporto di Confartigianato Imprese, Maeci e ICE Agenzia- aggiunge Federico Poletti, direttore marketing e comunicazione della manifestazione – abbiamo dato vita a un progetto web inclusivo che vuole dare voce a differenti operatori del settore che avranno una loro vetrina online, ma allo stesso tempo potranno accedere a diversi servizi, senza scordare il dialogo con il mondo fisico.
Sono già arrivati numerosi brand sulla piattaforma B2B e grazie alla partnership con VELVET Media stiamo organizzando anche vere e proprie digital room all’interno del salone, disponibili per tutti i marchi.
La sala attrezzata in modo professionale permette di organizzare presentazioni video delle collezioni, anche in streaming o tramite appuntamenti mirati con buyer che non saranno presenti a Milano».
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