L’impegno ZEISS nella promozione di iniziative volte a esaltare l’innovazione scientifica, la divulgazione e la scoperta è sempre attivo!
In continuità con quanto iniziato l’anno scorso in occasione del 50° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, ZEISS ha annunciato che sarà sponsor della quarta edizione del Festival dello Spazio di Busalla che si svolgerà a Villa Borzino (Busalla-Ge) dal 3 al 5 luglio 2020.
L’edizione 2020 svilupperà il tema de “La vita nel cosmo”, un argomento che da sempre appassiona l’uomo: si dialogherà di tutte le esperienze, ricerche e meccanismi che caratterizzano la vita nel cosmo come, ad esempio, l’esobiologia, gli esopianeti e la dinamica biochimica della nascita della vita.
Sempre nel rispetto delle normative vigenti in merito alla sicurezza e al distanziamento, durante tutti i tre giorni si susseguiranno incontri, keynote, e mostre guidate che tratteranno dalla “New Space Economy” al 50° anniversario dell’Apollo 13 fino una mostra interamente dedicata agli Exoplanets, prestata dal Meeting di Rimini (www.meetingmostre.com) e realizzata dall’associazione di Astronomia e Astrofisica Euresis. Proprio per questa mostra, ZEISS ha fornito il proprio microscopio in luce polarizzata con telecamera studiato appositamente per la didattica e eventi di divulgazione scientifica.
All’interno di questa mostra i visitatori potranno scoprire come si scoprono gli esopianeti, quali missioni spaziali hanno raccolto immagini e dati di questi mondi, come si formano i pianeti e quali meccanismi astro-chimici possono portare alla complessità della vita.
All’interno di questa mostra i visitatori potranno scoprire come si scoprono gli esopianeti, quali missioni spaziali hanno raccolto immagini e dati di questi mondi, come si formano i pianeti e quali meccanismi astro-chimici possono portare alla complessità della vita.
Non mancheranno, anche quest’anno, i momenti di intrattenimento.
Tra questi, il venerdì sera al campo di rugby di Inagea, le osservazioni astronomiche guidate da Walter Riva dell’Osservatorio del Righi: alla descrizione scientifica di stelle e costellazioni e della Luna – la cui immagine verrà ripresa dal telescopio e proiettata su grande schermo – si alternerà la lettura di brani evocativi del legame ancestrale con il nostro unico satellite naturale.